lunedì 31 gennaio 2011

insegnare a seguirci

Abbiamo visto fin ora a cosa serve il guinzaglio, ma come facciamo ad insegnare al cane a seguirci senza tirare in ogni direzione?
Il primo passaggio è insegnare al nostro cane un richiamo "sonoro", ad esempio schioccare la lingua, un colpetto sulla nostra coscia, un tipo di fischio, qualsiasi cosa ci risulti facilmente riproducibile a patto che non sia chiamare il cane per nome o un suono che già è utilizzato per altri esercizi.
Muniamoci di premi ed esercitiamoci in un luogo tranquillo: in casa o in giardino, perchè ancora non stiamo camminando al guinzaglio.
Iniziamo a premiare ogni qualvolta emettiamo il tipo di richiamo di attenzione e il cane si gira a guardarci o viene verso di noi.
Dopo qualche ripetizione il cane avrà imparato che il suono che sente è un messaggio positivo e che soprattutto ci stiamo rivolgendo a lui.
(consiglio di non usare il clicker, perchè questo non va inteso come richiamo d'attenzione, ma il suono che emette è già un premio)
Una volta che vi accorgete che il cane ha capito che al suono deve portare l'attenzione su di voi, iniziate a spostarvi, sempre senza guinzaglio e in un luogo tranquillo e protetto da eventuali pericoli, e premiate quando camminate a fianco, inizialmente saranno soltanto qualche passo insieme, ma aumenteranno quando il cane avrà chiaro che il premio arriva solo quando siete vicini.
Con questo non intendo dire che arrivete a costruire il classico "piede": il cane a sinistra inchiodato alla gamba, anche perchè questo dal mio punto di vista non è passeggiare! piuttosto avrete un cane che vi cammina a fianco senza allontanarsi troppo.
Il passaggio successivo infatti saranno i cambi di direzione.
Sempre senza guinzaglio, nel posto sicuro che avete scelto, inizierete a cambiare direzione segnalandolo al cane col richiamo d'attenzione, quando vi seguirà e cambierà con voi darete il premio.
Quindi, ricapitolando:
- iniziamo ad insegnare un richiamo d'attenzione;
- premiamo quando il cane arriva verso di noi quando emettiamo il suono;
- muoviamoci per qualche passo e premiamo quando il cane ci sta vicino;
- con il richiamo d'attenzione insegnato iniziamo a cambiare direzione e premiamo quando il cane ci segue senza partire nelle sue esplorazioni.
E' importante non perdersi d'animo, avere tanta pazienza e non mettere suito il guinzaglio, infatti il nostro oiettivo è insegnargli a non tirare, quindi se impara a seguirci bene da libero sarà più facile anche da "legato"!!!!

venerdì 28 gennaio 2011

IL GUINZAGLIO


A CHE COSA SERVE IL GUINZAGLIO?

soprattutto va considerato come un gancio di sicurezza, come il prolungamento del nostro braccio, come un legame tra cane e proprietario.
Quindi va da sè che NON serve per trascinare il cane, NON serve per costringere il cane a seguirci, NON serve per obbligare il cane a eseguire certi "comandi".
Se vediamo il guinzaglio come una semplice cintura di sicurezza iniziamo già a muoverci in modo differente e soprattutto iniziamo a dare al cane sensazioni diverse quando facciamo una passeggiata insieme o quando facciamo attività.
Nell'addestramento classico il guinzaglio è un oggetto costrittivo e punitivo, mentre le teorie contemporanee di educazione lo propongono più in una prospettiva collaborativa.
In base a questo il guinzaglio non è una catena per punire il cane! al contrario deve essere usato con il massimo rispetto dell'animale, che già è in una posizione di diffoltà perchè non è naturale per il cane camminare legato! (in realtà è così anche x i cavalli, ma questa è un'altra storia).
Vedere il guinzaglio, prenderlo in mano e proporlo al cane deve essere per lui motivo di gioia ed entusiasmo perchè fa leva sulla sua voglia di partecipare alle nostre attività.
Come animale altamente sociale il cane ama (o dovrebbe amare) stare con noi e se il suo guinzaglio è una sola cintura di sicurezza, perchè dovrebbe temerlo? o perchè non dovrebbe amare seguirci e uscire insieme?
Molto spesso quando i clienti mi dicono che il loro cane non ama uscire o ha paura o si blocca per strada, è perchè gli strumenti usati dal proprietario non sono corretti e soprattutto sono usati in modo controproducente ad un rapporto di serena comprensione e convivenza.
Quindi CHE COSA E' IL GUINZAGLIO? è un oggetto che stimola alla collaborazione!

lunedì 17 gennaio 2011

Socializzazione del cane non è solo il gioco

Socializzazione non è solo gioco! 
è prima di tutto conoscenza!

La foto mostra chiaramente un aspetto della socializzazione, che non deve essere interpretata soltanto come il gioco tra cani.
Per socializzazione dobbiamo intendere fondamentalmente il processo che porta alla conoscenza: degli ambienti e dei partner sociali; questo processo a sua volta porterà alla costruzione di modelli relazionali corretti, di un buon vocabolario per esprimersi adeguatamente e per comprendere correttamente le forme espressive dei partner sociali, fondamentalmente gli altri cani e l'uomo. 
Non dobbiamo lasciarci confondere da un tipo specifico di forma comunicativa che fa parte del pacchetto "socializzazione", che è appunto la forma ludica.
Il gioco è una forma di interazione, un modo di stare insieme e anche una delle forme di apprendimento, ma che deve evolvere dall' infanzia all' età adulta in modo adeguato.
Facciamo un esempio pratico: i due cani in questione qui nella foto (uno è Dorian e l'altra è una Golden sua coetanea) riescono a restare compostamente vicini, da soli ad aspettare il ritorno di noi proprietari perchè hanno seguito tutte le fasi evolutive della socializzazione.
Hanno imparato che i cuccioli giocano sempre per comunicare tra loro o con gli adulti, ma hanno anche imparato che gli adulti per stare tra loro mettono in atto una comunicazione sempre più affinata e riflessiva, trattenendo l'esuberanza e modellandosi in base alle esigenze di ogni momento in modo diverso. 

Quindi ricordiamo che la socializzazione NON è soltanto il gioco sfrenato, ma è un lungo percorso che segue tutte le tappe evolutive della vita del cane.
La socializzazione ha bisogno di essere nutrita dalle esperienze.

martedì 11 gennaio 2011

Come socializzano i cani adulti?



Lei, una Golden di 4 anni, si mangia il suo bastone tranquilla e lui,  il mio Cane Corso di 5 anni, per poter attirare l'attenzione le si rotola vicino.
Però non va e disturbarla, si rilassa semplicemente al suo fianco.

Un buon processo di socializzazione gli ha insegnato:

  • a rispettare i tempi e gli spazi di un altro cane
  • a non essere invadente
  • a non rubare gli oggetti 
  • a giocare soltanto quando è il momento
  • a rilassarsi anche con altri cani
  • a chiedere il permesso di giocare all' altro cane
Nel linguaggio canino la proprietà di un oggetto si determina con le distanze (quindi il bastone che è in mezzo alle zampe non va rubato).

Per insegnare un buon processo di socializzazione bisogna trasmettere ai cani, che atteggiamenti competitivi ed antagonisti di sicuro non sono utili per stare bene insieme.

(questo dovremmo ricordarcelo anche noi ed applicarlo un pò più spesso nel nostro quotidiano!)

lunedì 3 gennaio 2011

Kong: a cosa serve e come si usa?

Kong: come si usa e a cosa serve

Il Kong è un giocattolo particolare, con una sua funzione specifica.
E' un modo alternativo di giocare col cane, rispetto a tutti gli altri giocattoli che si possono trovare nei negozi di animali.
Al kong è riservata una particolare funzione educativa o riabilitativa a seconda dell'utilizzo che vuoi farne.
E' un oggetto che serve a cani di tutte le razze  Cane Corso ed età Rottweiler 10 anni, per questo ne esistono tanti di diverse grandezze e consistenze.

Quali kong ci sono in commercio?


Puoi trovare:

1. kong grandi e neri, che sono adatti alle bocche più grandi e più forti nella muscolatura delle mascelle
2. morbidi e più piccoli, che ben si adattano a cuccioli o taglie medie
3. rosa o azzurro acqua cani delicati
4. altri saranno di misura media in gomma resistente ma non ultra forte e questi sono quasi sempre quelli più utilizzati, perchè meglio si adattano alla maggior parte dei cani.

Quindi è facile dedurre che dovresti affidarti a qualcuno di esperto che possa consigliarti la consistenza adatta al tuo cane.
Essendo un giocattolo così speciale deve essere scelto in base alla tua situazione ed esigenza.


Vediamo insieme come insegnare al cane il gioco col kong vai al post utilizzo


Sicuramente il primo tentativo che farà Fido sarò quello di cercare rompere la gomma per arrivare facilmente al cibo contenuto all'interno.

Vediamo i passaggi che devi fare insieme al tuo cane

  • il primo passaggio da fare sarà quello di cercare il cibo appetibile, morbido e spalmabile per riempire il kong
  • una volta osservato quale cibo preferisce il cane possiamo passare alla seconda fase: ci sediamo comodi col cane di fronte e gli porgiamo il kong ripieno
  • se e qualora tenti di addentare il gioco bisognerà portarlo piano piano al petto per fargli capire che quella non è la soluzione desiderata per finire il cibo contenuto all'interno. Si continua con togliere e dare finchè il cane non capirà che deve vuotare lo strano oggetto solo leccando
  • è consentito ovviamente che lo tenga fermo con le zampe.
  • l' ultimo passaggio sarà di valutare se il nostro amico fido ha capito come si gioca
  • facciamo un tentativo e lasciamogli il kong qualche istante in nostra presenza

Se avrà appreso correttamente come si utilizza lo svuoterà senza cercare di distruggerlo, magari tenendolo fermo con le zampe.
A questo punto allora possiamo lasciarlo da solo col suo giocattolo.

Diventa un gioco solitario solo nel momento in cui è stato insegnato bene nel suo utilizzo.


Il nostro cane avrà così competenze nuove, quindi nuove abilità e conoscenze.
Come ad esempio a non mordere e distruggere per ottenere appagamento, il cane potrà sperimentare la sua bocca come mezzo alternativo al morso per ottenere ciò che vuole (in questo caso il cibo all'interno);
potrà imparare a restare calmo di fronte ad un problema nuovo e a saper trovare nuove soluzioni, imparerà quindi nuove euristiche che gli verranno in aiuto anche in altre occasioni, possiamo dire che inizierà a crearsi una cassetta degli attrezzi di pronto consumo quando si troverà davanti a piccoli problemi da risolvere.
Tutto questo perchè il kong aiuta essenzialmente a mettere in pratica una maggiore riflessività, che è una caratteristica molto importante per qualsiasi individuo (canino e non, provate ad immaginare quando qualcuno dimostra di agire in modo avventato!)
Il cane è un animale altamente sociale e collaborativo, deve per cui saper riflettere prima di mettere in atto un comportamento, perchè troppa reattività potrebbe produrre risposte comportamentali poco congrue con il contesto.

Facciamo un esempio pratico


Normalmente i cani sono attratti dalle palline in movimento, perchè nascondono uno stimolo predatorio.
Ma la stessa pallina lanciata in presenza di due cani può trasformarsi in uno stimolo competitivo, quindi un cane riflessivo saprà calmirare adeguatamente il suo comportamento per non sfociare in zuffa sulla palla con l'altro cane presente.
Questo non vuol dire che il kong sia la bacchetta magica, ma semplicemente che sia un giocattolo che aiuta ad esercitare comportamenti adattivi alla relazione sociale corretta.
Il kong come tutti i giochi solitari e le attività cognitive sono strumenti di insegnamento.
Evita quindi il fai da te perchè ogni cane è una storia a sè.