sabato 20 agosto 2011

Come comunicare in modo adeguato?




L' arte di saper comunicare in modo adeguato, un argomento complesso, ricco e indispensabile per tutti coloro che intendono lavorare con gli altri: non importa se siano cani o persone.
In Internet ho trovato questa bellissima citazione di un Anonimo:

"Le cinque C di una buona comunicazione: 
chiarezza, completezza, concisione, concretezza, correttezza."


Nella comunicazione entrano in gioco tantissimi fattori:

Quale linguaggio dobbiamo adottare?  
In considerazione dell' ambiente in cui ci troviamo o del pubblico a cui ci rivolgiamo, dobbiamo tenere diversi registri linguistici, toni differenti e modalità espressive adeguatamente all' interlocutore sta conversando con noi.
Ad esempio, ci stiamo rivolgendo a un pubblico di professionisti in una grande sala conferenze? Oppure stiamo parlando con un singolo? 
Chiaramente l' argomento sarà della stessa qualità, ma sarà esposto con una terminologia adeguata.

Come dobbiamo interagire?
Entra in gioco la nostra personalità, che influenza quello che diremo e come lo diremo; dobbiamo avere grande conoscenza di noi stessi per comunicare correttamente con gli altri e poter essere veramente efficaci.
Facciamo un esempio pratico.
Se sono davanti a un cliente, che insiste per avere ragione su un prodotto, anche se so che non è la verità ciò che sostiene, NON posso e NON devo assolutamente perdere il controllo e sbottare!
Devo conoscere esattamente il mio carattere, come controllarmi nelle parole ma anche nei gesti, che non devono tradire il mio stato di rabbia.
Ho conosciuto tanti bravi professionisti, che nel momento di forte stress ed irritazione, perdendo il controllo della situazione, hanno anche perso la loro credibilità.
Su questo punto ho lavorato veramente molto sulle mie capacità di autoanalisi e di auto disciplina, sapendo quali sono i miei limiti, ho potuto affrontarli e superarli.

Conosciamo il potere delle emozioni nella comunicazione?
La comunicazione è fatta di parole, gesti ed emozioni: non è possibile scindere le cose come se fossero pacchetti diversi e staccati tra loro. I gesti e le parole sono spesso influenzati dalle emozioni che proviamo e che di conseguenza pervadono la comunicazione. Dobbiamo avere la consapevolezza sia di saperle riconoscere sia di sapere attivare quelle giuste per una buona riuscita della relazione.
Stando a contatto coi cani e con le persone ho potuto sperimentare tutta la gamma delle emozioni nelle più diverse sfumature, questo è oggi un gran vantaggio che applico ormai in modo molto spontaneo e naturale.

Avete mai sentito parlare di Intelligenza Emotiva? 

Vi incollo il link della definizione che potete trovare su Wikipedia

Negli anni di professione come istruttrice cinofila ho ideato e realizzato, in collaborazione con una formatrice di Intelligenza Emotiva, diversi corsi e seminari dedicati proprio allo sviluppo di questa particolare forma comunicativa.
Abbiamo strutturato degli incontri perchè i proprietari, grazie all' interazione col proprio cane, potessero "sentire" circolare le emozioni.
Il contatto con l'animale è uno strumento particolarmente indicato per potenziare questa capacità.




In questa foto sto facendo la parte del cane e la mia socia invece simula di essere la proprietaria.
L' esercizio è molto semplice: lo slalom.
Abbiamo voluto dimostrare ai proprietari come si sviluppa una dinamica di interazione e cosa si scatena durante un' incomprensione.
Si nota chiaramente che nel binomio c'è tensione: più l' uno tira da una parte, più l'altro cercherà di bilanciare tirando da quella opposta.



La tensione emotiva nella comunicazione determina lo stato di stress e disagio, che perdura fin quando l' attivazione emotiva di un soggetto non diminuisce, guidando l' altro verso il recupero della calma.
I corsi così strutturati permettono alle persone di imparare a riconoscere l' emotività che si scatena in una dinamica relazione e a saper gestire la propria emotività.
Il primo passo è riconoscere ciò che proviamo e ciò che provano gli altri, successivamente possiamo imparare a modulare le nostre emozioni per aiutare gli altri a regolarsi su di noi.

                                              




sabato 6 agosto 2011

LE EMOZIONI I



Le emozioni: cosa sono? come fa il soggetto a riconoscerle? come si possono gestire?
Un soggetto (uomo o animale che sia non importa) per vivere nel mondo serenamente deve imparare a gestirle, se questo non avviene il soggetto in questione sarà sempre vittima del turbinio interno che prova.
Facciamo un esempio: un cane quando vede un altro cane prova immediatamente qualcosa che lo porta ad avere una reazione dettata dall'emotività. Ma se questa emotività rimane allo stadio iniziale, quindi reagisce impulsivamente senza coordinare il proprio comportamento spesso il movimento che si manifesta è scomposto e disordinato. Pensiamo a quei cani privati di una buona socializzazione senza arrivare ai comportamenti di aggressività che sono l'estremizzazione della frustrazione (nella maggior parte dei casi), basta pensare ad un cucciolo! Il cucciolo vede un altro cane e subito inizia ad abbaiare, tirare al guinzaglio verso l'altro, magari si dimena o si alza sulle zampe posteriori, il respiro diventa affannoso e probabilmente aumenta la salivazione.
Questo esempio è quasi un classico: il suo comportamento manifesta gioia nell'incontro di un suo simile, ma l'emozione non è gestita dal soggetto e si libera attraverso il movimento senza essere coordinata adeguatamente. Quindi è facilmente comprensibile cosa accadrà in seguito: i due cani si incontreranno e l'adulto ringhierà al cucciolo per insegnargli a disciplinare la propria emotività.
Un altro caso, di altra natura, è la paura o la rabbia: anche queste sono emozioni "naturali" ma che vanno controllate correttamente nella loro espressione.
La rabbia non deve essere repressa, ma incanalata nella giusta direzione perchè nella sua esplosione altrimenti potrebbe travolgere tutto come una bomba atomica!
Quante volte abbiamo visto passando davanti ad un cancello un cane abbaiarci "contro" ed immediatamente dopo prendersi la coda e morderla? o mordere il compagno al fianco?
Bhè quella è aggressività ri-diretta, quindi rabbia di non poter mordere il passante che si scarica su qualcosa di raggiungibile.
Tutti hanno il diritto di esprimere tutto quello che sentono, ma bisogna trovare il giusto mezzo e la giusta modalità.
Per fare questo occorre però prima di tutto che al soggetto sia riconosciuta la possibilità di manifestare quello che sente nelle diverse circostanze e solo successivamente aiutarlo a capire la strada migliore sulle modalità adeguate.
Credo che le emozioni siano il motore di ogni individuo. Le emozioni fanno muovere gli individui, quindi se c'è movimento c'è per forza di cose comunicazione, se c'è comunicazione c'è relazione, se c'è relazione c'è la vita! Per questo sono fermamente convinta che nelle emozioni sia racchiuso tutto il senso della nostra esistenza, che per capirla e darle un senso dobbiamo capire le emozioni che proviamo.
Con questo intendo dire che il nostro cuore prova delle cose, ma che la nostra mente deve sempre intervenire per dare un senso al sentito per fare in modo che il nostro comportamento sia il più consapevole possibile.


(nella foto Blaise Pascal)