lunedì 30 dicembre 2019

Botti di Capodanno e cane: cosa fare se il nostro amico a quattro zampe ha paura?

alano arlecchino
Alano Arlecchino


Sei un proprietario di un cane? Periodo difficile a causa dei petardi e botti di capodanno? Stai leggendo il post giusto per te.

Lo scoppio di petardi e simili sono rumori che per i nostri amici a quattro zampe sono una problematica di non poco conto.
Molti animali infatti, e non solo i cani, sono terrorizzati da colpi improvvisi.
Quindi è chiaro che fuochi di artificio, petardi e bombette possono scatenare, su alcuni, reazioni di panico.
Ma come conciliare con la nostra tradizione di far "scoppiare" artifici?
Ma noi umani invece abbiamo come tradizione di far brillare in cielo quei bellissimi puntini colorati che ricadono sulle nostre teste lasciandoci sempre a bocca aperta.
Quel fumo che avvolge l'attesa delle strisce luminose che di li a poco compariranno e quelle fontane sbrilluccicanti: sono irresistibili, ci emozionano e ci regalano quei dieci minuti da sogno, dove possiamo dimenticarci di avere i piedi per terra.

Allora, chi ha ragione: botti sì? o botti no?

Alcuni cani riescono tranquillamente a convivere con questi rumori improvvisi e fastidiosi. 
Come fanno a restare indifferenti allo sparo?
Sono stati esercitati durante il periodo sensibile, da cuccioli.
L'indifferenza allo sparo viene gratificata ed allenata.
Nessun mistero: tanta selezione dei riproduttori migliori e tanto esercizio da cuccioli.

Cosa vuol dire abituare il cucciolo a tanto rumore?

Vuol dire creare situazioni in cui il cane senta lo sparo, ma non sia il suo focus principale.
Facciamo un esempio.
Andate al campetto dell'educatore, giocate felici col vostro cane e improvvisamente si esplode il colpo di pistola.
Continuate a giocare tranquillamente e il cane non farà neanche caso al rumore.
Pensate ad esempio, che ci sono cani che partecipano negli scontri a fuoco.
Come fanno?

Cosa facciamo se il cane adulto ha una fobia del rumore?
 

Per prima cosa dovremmo fare in modo che si sentano protetti in casa con noi. 

Ricaviamo per loro uno spazio dove in momenti di difficoltà estrema possano trovare conforto: la cuccia.

Insegniamo al cane a sentirsi protetto nella sua cuccia in condizioni normali, quindi quando non ha paura.
Lavoriamo sul suo stato di calma durante l'anno per essere pronti per il Capodanno.
Se vuoi sapere come fare leggi l'articolo apposta LAVORARE SULLA CALMA DEL CANE.

Inoltre potremmo pensare di portarlo magari in zone più tranquille dove non si sentano tanti scoppi di fuochi d'artificio.
Per questo ti consiglio l'articolo COME SCEGLIERE LA PENSIONE GIUSTA per il tuo cane.

Infine, se abbiamo a casa un cane che si terrorizza potremmo pensare di trascorrere il Capodanno con lui, magari in un luogo lontano da tutta questa fonte di stress.

Ricordate che ci sono bravi educatori e addestratori che possono aiutarvi a risolvere il problema delle fobie.


Non aspettate però l'ultimo momento: risolvere le paure del vostro cane richiede tempo.
Lavorate con lui e con un bravo insegnante durante tutto l'anno ne sarete sicuramente entusiasti!
Aiutate, con un professionista, il vostro amico a quattro zampe a capire che i botti non sono un problema.

offriamo un'alternativa al panico



Non arrendetevi alle paure del vostro cane.
Credete in lui, così lo aiuterete a superare le sue angosce.
Esistono esercizi studiati apposta che insegnano al cane a superare la crisi, ad accettare i botti improvvisi, ad avere sul proprietario la fiducia necessaria per affidarsi in momenti difficili.

Ci sono modi di vincere le paure, allora perchè non provare?


Credo che le paure debbano essere affrontate e possibilmente superate, questo per quadrupedi e bipedi.
Ebbene sì, ritengo importantissimo per una serena esistenza individuale cercare di vincere i propri fantasmi, per poter avere una vita serena il più possibile.
I botti di Capodanno per i cani sono un argomento delicato.
Alcuni cani hanno decisamente il terrore, altri invece sopportano il rumore.
Alcune persone sono desiderose dei fuochi d'artificio, altre preferiscono salvaguardare gli animali.
Difficile prendere una posizione.
Penso che tutto ciò sia civilmente realizzabile con il buon senso e l'educazione.

Insegnare ai nostri cani a:

  • non avere paura degli spari; 
  • tenerli in casa al sicuro; 
  • non lasciarli da soli in giardino dove potrebbero esasperare la situazione magari scappare e ferirsi;
  • passeggiare al guinzaglio nei periodi più a rischio;
  • insegnare alle persone a non lanciare petardi vicino ai cani; 
  • non sparare colpi inutili che niente hanno di romantico; 
Sono alcuni comportamenti che si potrebbero tenere per vivere nel rispetto di tutti.
Pensiamo di programmare un'educazione di base, che sia anche ambientale: ascensore, autobus, metro, treno, sono alcuni esempi.
Pensiamo a preparare il cane ad alcune fonti di stress: persiane che sbattono, rumori della folla, passaggi troppo stressi, altri esempi che spesso succedono.
L'adattamento fa parte di ogni processo evolutivo.
Quando acquistiamo o adottiamo un cane, pensiamo alla sua educazione.
Anche poche lezioni, possono migliorare la qualità della vostra vita insieme.
Per qualsiasi dubbio contattami senza problema.

Grazie per aver letto fino a qui. Lasciami un tuo commento qui sotto, mi fa piacere conoscere la tua esperienza o sapere se questo articolo ti è stato utile.






domenica 29 dicembre 2019

chi è il cane da guardia?

Oggi partecipando a una discussione, sarebbe meglio dire scambio piacevole di opinioni, in un gruppo dedicato alla razza Caucaso  caucasian shepherd, mi è venuta l' ispirazione di scrivere la mia visione del cane adatto alla guardia.

Quale razza dobbiamo scegliere?
Come dobbiamo allevarlo?
Maschio o femmina?
Come si educa il cane da guardia?

Spesso sono quesiti che mi sono stati posti dai proprietari quando ancora lavoravo come educatore cinofilo.
Mi chiedevano un' educazione adatta al loro cucciolo perché potesse essere un giorno un buon guardiano della proprietà oppure un buon difensore del padrone.
Ma qui abbiamo già qualcosa da chiarire: non parliamo degli stessi cani, le razze alle volte sono diverse per una mansione o l'altra.
Non è la stessa cosa difendere un luogo o una persona.
Alle volte capita che nel mentre il cane protegga l'abitazione o i terreni difenda anche chi ci abita, ma non è detto che chi fa la scorta a un umano possa badare a tutto il territorio.
Mi spiego meglio.

Io ho avuto Cane Corso, Rottweiler, Alano Arlecchino, Pastori belga malinois: tutti difendono la nostra casa e anche i suoi abitanti, ognuno in modi differenti e ognuno ha condotto vite quotidiane differenti.
I primi ad esempio sono sempre stati più sedentari rispetto ai Belgi, tanto per dire la prima caratteristica che mi viene in mente.
Noi non abbiamo grandi spazi da difendere, il cane quando sta in giardino segnale se c'è un intruso.

Ma se stiamo pensando a una grande proprietà abitativa con tanto terreno, anche fuori vista dalla casa, a mio parere, le razze sopra citate potrebbero non essere in grado di svolgere adeguatamente il compito assegnato, soprattutto se singoli individui o in gruppi di due.

Per uno spazio ampio considero migliori razze da Pastore Guardiano, come appunto Caucaso, Asia centrale, Maremmano e simili, perché la loro memoria di razza e la loro fisicità gli aiuta in questa mansione così difficile.

Il Cane Corso è stato certamente selezionato nelle masserie pugliesi come difensore, ma il suo lavoro era principalmente attorno al cortile e forse neanche da solo.
I ritratti in storia dell' arte raffiguarano certi soggetti in tante situazioni differenti, viene dipinto persino a caccia, ma sempre al fianco dell' uomo.

I pastori guardiani come anche il conosciuto Montagna dei Pirenei, ad esempio, o quelli prima nominati, sono di mole molto superiore. Sono stati selezionati per poter "lavorare" senza neanche l'uomo presente, per cui abituati ad agire senza dover avere riferimento su nessuno.
Il ruolo del Maremmano è chiaro: stai a difesa del gregge e se arriva un predatore (umano o animale) difendi, anche a costo della tua incolumità e senza aspettare il permesso di qualcuno.
I cani guardiani di greggi o armenti sono lasciati a difesa degli animali senza che il pastore resti per tutto il tempo del pascolo.
Sono cani che nel loro DNA hanno l'azione del proteggere senza che una persona debba dirglielo.

Invece, le razze che ho preferito scegliere come compagne di vita, sono legate alla presenza dell'uomo.
Il Rottweiler è stato chiamato cane del macellaio, perchè accompagnava il riscossore dei denari e interveniva a comando, ruolo ben diverso non trovate?
L' Alano o il Cane Corso sono stati anche cacciatori, quindi sempre a fianco di una persona, così come il Malinois, cane da pastore per antonomasia, con grande attitudine ad intervenire in caso di necessità.
Infatti trovo che siano degli ottimi aiutanti nel sorvegliare la casa e nel salvaguardare la mia persona, ma ciò che amo dei cani che ho avuto e che ho tutt'ora ho al mio fianco è che il primo referente resto sempre io.
Io sono per loro la guida, il punto a cui fare riferimento in qualsiasi caso, anche durante "un attacco nemico".
Diventano un po' come le guardie del corpo, presenti, attente, vigili, pronte ad intervenire, ma sempre disposte a seguire le regole stabilite dal proprietario.

Quindi rispondendo alla domanda: Come educare un cane da guardia?

In modo equilibrato sicuramente, da cucciolo come un cucciolo felice dovrebbe essere: gioco, socializzazione, regole sensate, rispetto, fiducia ed affetto.

Ma con tanta attenzione alla razza che abbiamo vicino, perché i Pastori Guardiani avranno bisogno di vederci tanto come loro referenti per sapere se, come e quando intervenire in una situazione, altrimenti potremmo cadere in ciò che dolorosamente spesso si vede e cioè in spiacevoli incidenti o in sfortunate rinunce di proprietà.

Invece le altre razze sopra nominate avranno già la loro tendenza a seguire maggiormente le indicazioni del proprietario, ma dobbiamo essere bravi a conquistare la loro fiducia e stima perché dobbiamo essere per loro credibili.

Ma allora voi mi direte: dobbiamo essere le figure di riferimento in ogni caso?
Certamente, ciò che cambierà saranno le modalità, le tempistiche della crescita e soprattutto i risultati finali.
Vorrei specificare, che non intendo assolutamente creare l' immagine di serie A per gli uni o serie B per gli altri, bensì cerco di sottolineare di non riporre le stesse aspettative per tutti.

Sarebbe sbagliato crescere un Malinois come un Caucaso e viceversa, avremmo infelicità nei due casi, soltanto per causa di nostre false prospettive.

Ciò che dico sempre è di avere ben chiaro il tipo di cane che vogliamo nella nostra vita, per essere tutti felici e soddisfatti: cane e noi.

Le razze ci sono e debbono essere conosciute per poter adottare quella più consona al nostro momento personale.

Io sono partita col Cane Corso, di cui resto profondamente innamorata e che forse un giorno, quando avrò esigenze diverse da adesso, avrò ancora la mio fianco, di cui cercavo la forza fisica che mi facesse sentire sicura e protetta (è un esempio in realtà Dorian è stato molto molto di più). il mio libro per Dorian

Athos dei Silvanbull, Dorian, 3 mesi e mezzo, naso sempre impolverato


Insieme a lui ho avuto Paola   adozione Rottweiler, perché era un'ottima cane tutor che mi ha aiutata tantissimo nelle lezioni di classi di comunicazione che facevo all'epoca, lei era una garanzia, tanti cani hanno imparato con lei e da lei.

Paola, 15 anni


Poi ho adottato Erinni  adozione Alano, Alano Arlecchino, perché l'immensità dell'affetto che può distribuire un Alano è inimmaginabile e ne avevo bisogno in un momento di vuoto cosmico della mia vita, infatti di li a poco sapevo che avrei perso il mio Dorian.

Erinni


Poi ho scelto il Pastore belga malinois, Uri il primo e Ion dopo pochi anni, perché ho sentito il desiderio di uscire da casa, sperimentarmi e mettermi alla prova in ambito cino-sportivo.
I Malinois ti obbligano a rompere il tuo guscio e buttarti nella vita.
Era per me il momento di saltar fuori da casa e non c'è compagno migliore di loro per questo!

Ermione Chetan Soul,Ion a casa da pochi giorni

Winalmik's Discovery One, Uri


Amo i cani da guardia e da difesa personale, ma ogni momento della mia vita è stato guidato dal compagno giusto e fin ora nessuno di noi è stato infelice della convivenza.

sabato 14 dicembre 2019

Raduno pastore belga enci winner 2019


Ermione Chetan Soul ed io

Libretto delle qualifiche


Oggi Ion (Ermione Chetan Soul, il suo nome da pedigree su working-dog.com) ed io siamo andate al raduno dei pastori belgi all' Enci Winner per la qualifica in bellezza che poi servirà in lavoro.

Non sapete cosa sto dicendo?

Sito capb-club.com dove potete trovare tutte le informazioni necessarie ed aggiornate per le selezioni e altri regolamenti utili.

Il pastore belga (così come altre razze) deve affrontare e superare la prova di valutazione in bellezza perché bisogna che la sua conformazione sia nel rispetto dello standard di razza.
In questo modo potrà accedere a gare di importanza internazionale, mentre senza la qualifica in bellezza non potrebbe anche se con le vittorie sufficienti alle selezioni.

Tutto chiaro? Non tanto?
Facciamo un esempio.
Supponiamo che io riesca con Ion a passare in Igp3 le due gare che ci sono in un anno che servono per qualificarsi al mondiale.
Se non avessi fatto l'esposizione in bellezza non potrei partecipare.
Oppure la stessa cosa è uguale in agility o Obedience, il senso di tutto ciò è: anche se siete bravi nello sport che avete scelto il cane deve corrispondere allo standard di razza.

Così è più chiaro?

Ebbene, oggi siamo state bravissime a presentarci sul ring davanti al giudice!
Lei è sempre con me, quando siamo insieme il mondo attorno sparisce e riusciamo a fare tutto!
In mezzo a tanti cani è stata bravissima, serena e a suo agio.
È una "ragazza" solida ed equilibrata, che non si lascia mai prendere da strane ansie o preoccupazioni.
Quando ha un dubbio su qualche circostanza lei mi guarda e mi chiede cosa fare oppure mi guarda per sapere se sono tranquilla e allora si mette tranquilla anche lei.
Abbiamo ottenuto la nostra qualifica e adesso possiamo concentrarci sul nostro lavoro in campo.
Ho intenzione di impegnarmi molto con lei perché ha tante buone qualità che voglio tirar fuori.
Inoltre è una brava maestra: con lei ho l'opportunità di imparare tantissimo su come si conduce correttamente un cane in lavoro e non voglio perdere questa grande occasione.
E poi è la mia piccola Ion e le voglio un sacco di bene.

Grazie Ion di avermi scelta.


lunedì 9 dicembre 2019

Corso conduttori DEMIS BENEDETTI 2019

Ho scelto di partecipare al corso conduttori tenuto da Demis Benedetti per approfondire la relazione col cane in ambito sportivo. Tre punti fondamentali affrontati: disciplina, fiducia, rispetto.



Questo sabato sono andata al "corso conduttori" di Demis Benedetti a Sona centro cinofilo

centro cinofilo

Com'è il centro cinofilo?

L'atmosfera che mi accoglie è serena e rassicurante, perchè tutto è ben gestito.
Arrivando con i cani c'è la tranquillità che nulla di spiacevole possa accadere, come per esempio zuffe tra cani o gente che non sappia gestire il guinzaglio, avvicinamenti inconsapevoli...o cose così.
Allo staff non sfugge nulla.
Niente è lasciato al caso o all' improvvisazione dei partecipanti: gli accessi dove devono entrare e uscire i cani sono tenuti sgombri dalle auto, è presente l' area sgambamento e ci sono due campi per lavorare e fare esercizi.
La casetta è calda e confortevole.
Caffè al mattino, certamente!     Grazie!
Il parcheggio è ben adorno di alberi che danno una bella ombra sulle auto di modo che non si ha la preoccupazione di lasciare i cani al troppo caldo nel mentre si fa teoria o si guardano gli altri lavorare.
L' ombra desiderata da tutti i cinofili!
E chi viaggia o chi gareggia col proprio cane mi capisce benissimo!

Oggi è Uri ad accompagnarmi, perché ho bisogno di capirlo sempre di più, perché ci siamo quasi a costruire la nostra compliance ma ancora di lui mi sfugge qualche cosa, quella sensazione che siamo sulla strada giusta ma che c'è quel dettaglio in più che potrebbe fare la differenza.
Oggi siamo qui per questo, perché spero di portarmi a casa quel pezzetto del mio cane che ancora non riesco a comprendere.

Inizia il corso senza perdere tempo, le cose da fare sono tante.


Arrivano i partecipanti, si entra e si comincia.
A questi corsi non si perde tanto tempo, l' ho già visto al corso figuranti di primo livello corso figuranti, si fa una breve presentazione dei presenti e si comincia senza tante pause, il materiale da affrontare è tanto. 

  








A turno parliamo di noi e delle nostre esigenze o aspettative.
Qualcosa ci accomuna, abbiamo tutti un grande ed unico obbiettivo: 
comunicare con chiarezza e comprendere il nostro cane.







Ok mi dico, sono nel posto giusto!
Partiamo con un po' di teoria di addestramento classico, motivazione e spinta, rapporto armonico e comunicazione uomo/cane.
Tutto ciò in cui credo da sempre e che ho sempre cercato di portare avanti come meglio ho potuto e che ho anche raccolto nel mio libro Dorian ed i nostri amici.

Sono trattati argomenti dell'addestramento classico, ma in modo completamente innovativo.


Tutto diventa INASPETTATO!
Per questo non svelerò come tutto il corso si svolge, perché sarebbe come togliergli quella magia che fino alla fine lo accompagna.
Non è possibile descrivere soltanto con le parole come la giornata si sia svolta.
E' una commistione di cani, persone, addestramento, emozioni, respiri, il TUTTO talmente tanto legati assieme che ogni parola sarebbe di disturbo nello spezzare il laccio che unisce uomo-cane in quegli istanti.


Questo corso è stato una SORPRESA 



Fin dall' inizio è stato un crescendo di apertura sul mondo della comunicazione col cane vista con la lente delle emozioni, tutto ciò che amo e in cui credo, ma POI….

Anche di più!

L' addestramento e lo sport diventano il mezzo per realizzare tutto questo.

La direzione presa nella pratica è andata oltre la teoria.
La realizzazione di ciò in cui credo! Si può fare!
Gli esercizi sono il mezzo e non il fine!
Fantastico!
La bellezza dei corsi fatti qui con Demis Benedetti è proprio nella sua capacità di rappresentare attraverso la tecnica la teoria che ci sta dietro.

Ho partecipato a tanti corsi di diverso tipo e diversa origine anche al di là della cinofilia e purtroppo mi è capitato spesso di poter o recepire tanta buona teoria, che poi non ha potuto trovare applicazione nella pratica perché magari troppo filosofica, oppure al contrario tanta tecnica ma senza spiegazione teorica, che allora si vede risultato nell' immediato, ma non capendo il motivo una volta usciti dal corso non si sa più come continuare.

Sabato invece ho ascoltato con orecchie tese le parole ma che poi hanno trovato subito in campo applicazione, quindi tutto resta ben impresso nella memoria.
Per questo sono due giorni che vanno vissuti sulla propria pelle, perché ognuno di noi è talmente diverso con esigenze differenti che si porta a casa ciò di cui necessita.

In che modo?
seguite il post  aumentare la motivazione del cane in condotta


Certo, lui, il cane, è il nostro specchio e dovremmo imparare a guardarlo di più per sapere come stiamo e se la direzione dove stiamo andando è quella giusta per noi.
Dentro di noi tutto è scritto fin dall' inizio, ma poi ci perdiamo, ci lasciamo condizionare dagli altri e dal senso di colpa, cresciamo e disperdiamo tutto il nostro potenziale che ci è donato fin dall' inizio in inutili giri senza meta.
Dovremmo riuscire a tenere sempre lo sguardo dritto verso il nostro obbiettivo, che è unico ed irripetibile tanto quanto noi e proprio perché accompagna soltanto uno di noi.
Quella condotta di sabato mi ha ricordato questo.
Del perché sono qui.                   Di ciò che desideravo quando ero bambina.
Non è stato importante rivelarlo al mondo intero, ma è importante ricordarmelo tutti i giorni.

Chi sono? Dove voglio andare?

Dovremmo ricordare alla nostra mente ogni tanto di fare silenzio, perché dobbiamo dare spazio alle nostre sensazioni.
Il nostro cane vuole questo: che siamo onesti e sinceri con noi stessi e lui comunque ci accompagnerà senza giudizio.
E' stata una sorpresa sentire che ancora con Uri sono condizionata, pensavo di essermene liberata tanto tempo fa e invece un pezzettino ancora va cancellato.
Sono felice che nella mia vita siano presenti i cani, perché ho la possibilità osservandoli di sapere sempre come sto, di sapere sempre se le cose che sto facendo sono veramente le mie o fanno parte invece di un bagaglio che porto come un peso di cui non riesco sempre a liberarmi ma che non è la mia valigia.
Io stessa ho scritto
 "Vivere con un cane significa, secondo la mia prospettiva, superare le proprio difficoltà individuali, analizzare le proprie carenze ed accettare le divergenze di necessità per poter assaporare la soddisfazione di una sana relazione col proprio amico a quattro zampe" 
(tratto da "Dorian ed i nostri amici").

Partecipare a questo corso è stata una grande opportunità, perché è stato imparare a gestire la tecnica per metterla al servizio della relazione uomo-cane.
Ciò che cercavo!
Ritrovare l'identità di noi stessi attraverso la vicinanza col cane dove tutto il resto sparisce, dove non ci sono rumori e non c'è altro che il NOI.
Ecco che ho risposto alla mia domanda dell' inizio, perché alle volte ho una buona condotta?
Mentre assolutamente non ci siamo?
Quando si riesce ad impostare un esercizio col cane dove il mondo esterno non esiste più e ci si sente soltanto un TUTT'UNO è allora che la connessione tra il cane e noi è stabilita ad alta intensità.
Tutti i cani che mi hanno regalato la loro presenza nella mia vita mi hanno fatto da guida per imparare a vivere appieno di me stessa.
Dorian è stato il primo grande maestro, senza di lui non avrei mai capito chi sono.
Adesso fortunatamente si tratta soltanto di ricordarmelo ogni giorno.
Ho rivissuto in alcuni partecipanti di sabato tanto di ciò che sono stata anch'io.
Mi sono commossa e ringrazio che mi ha dato l' opportunità di commuovermi, perché mi ha regalato parte delle proprie emozioni.
Ma il ringraziamento più grande va sempre ai miei cani, che con pazienza, costanza e perseveranza mi accompagnano ogni giorno a realizzare ciò che sento di essere.

"Questo per me è il dono più grande che ci offre la vita insieme a un cane: la conoscenza di noi stessi"
(tratto da "Dorian ed i nostri amici")

Il corso conduttori di sabato è riuscito a mettere in pratica proprio questo.
Gli altri corsi chissà dove potrebbero portarmi!

Grazie a Demis Benedetti e a sua moglie Francesca per l' accoglienza e per gli insegnamenti che sempre terrò stretti a me.