martedì 28 giugno 2011

Portare il Rottweiler in aula al master S.I.U.A.

( Paola a casa in relax)


Domenica e lunedì sono stata al master S.I.U.A. con Paola e abbiamo dormito via! che emozione!

Adoro condividere pienamente la mia via con i miei cani.
E alle volte è un sacrificio anche per loro.
Soprattutto quando stiamo via da casa un paio di giorni, in aula con tanti cani e tante persone.
Ma Paola è stata super anche in questo, anche se si vedeva la sua perplessitudine.
Perchè non torniamo a casa come sempre?
E' stata la nostra prima esperienza fuori casa in albergo e all'inizio l'ho vista disorientata.
Per questo, una delle prime cose che insegno ai cani, è il lavoro sulla copertina.

Lo conosci già?
Semplicemente è un ancoraggio emotivo.
Il cane individua nella sua coperta, nella sua cuccia o anche nel suo trasportino, un luogo di calma e di tranquillità.
Dove può rilassarsi e dormire indipendentemente da dove si trovi.
Vedi anche tu la sua funzione molto utile?
Praticamente il cane può imparare a dormire tranquillo in ogni luogo e torna molto comodo se sei una persona che viaggia col proprio cane.
A questo proposito, ho portato la cuccia morbida di Paola.
Lei non ha bisogno di stare in kennel.
Quando le ho sistemato il suo cuscino in angolo tranquillo della camera e ha visto che anch'io mi mettevo tranquilla sul letto, si è messa giù tranquilla anche lei a riposare.

Questo mi piace molto di lei: la capacità di osservare ed imitare.


Anche in aula ha fatto così tantissime volte: magari qualche cane partiva ad abbaiare o qualcuno le passava vicino alla copertina quando era sdraiata a coricare, ma lei sempre guardava quello che facevo io. Se stavo nella stessa posizione a scrivere o ad ascoltare l'insegnante, allora lei nemmeno si alzava.
Se mi sedevo, ma non mi toglievo il marsupio faceva fatica a mettersi giù, perchè voleva dire che saremmo rimaste poco.
Anche quando si è messa a dormire troppo in mezzo al passaggio, ha capito da sola di venire sui miei piedi perchè lì non l'avrebbe disturbata nessuno ed io non le ho mai detto di spostarsi!
Questa sua capacità di capire le circostanze mi apre il cuore tutte le volte e mi insegna sempre tanto. 
Soprattutto lei mi insegna la pazienza, la tolleranza e che la sicurezza in se stessi non è aggressività nei confronti del prossimo.
Sicurezza in se stessa ed equilibrio: quando si trova in difficoltà guarda sempre quello che faccio, ma non per questo si può dire di lei che tentenni. 
Credo che avere dei dubbi sia segno di intelligenza e non di insicurezza, chiedere il permesso di fare qualche cosa è segno di grosso rispetto, di maturità, di fiducia e di una buona intesa.
Facciamo un esempio: lei incontra un cane che le sfugge e che non vuole farsi annusare.
Per lei è "inaccettabile", ma ora sarebbe meglio dire "era inaccettabile", perchè ora guarda quello che le dico e se le chiedo di venire con me adesso lascia stare e ce ne andiamo felici insieme.
Lei è sicura di se stessa, come sempre, come quando l'ho conosciuta e il fatto che mi guardi e che decida di seguirmi è per me motivo di grande gioia, perchè vuol dire che mi tiene in grandissima considerazione e stima.
Per questo stiamo bene in tantissime situazioni, perchè io ho imparato a conoscere le situazioni che potrebbero metterla a disagio, ad esempio quando è stanca so che non vuole attorno cani che si muovano troppo o le danno fastidio i rumori forti, so che quando è stanca vuole solo tranquillità e quindi cerco di non esporla troppo di modo che non debba "incavolarsi" troppo ed essere eccessiva.
Ma allo stesso tempo lei è collaborativa nella relazione si lascia guidare nelle situazioni di modo che ci sia sempre equilibrio e mai tensione tra di noi, di conseguenza nemmeno nella relazione con l'esterno.
Insomma: i 2 giorni di corso insieme sono stati rigeneranti! abbiamo addirittura imparato ad usare il clicker per toccare un oggetto!!!


mercoledì 15 giugno 2011

In area cani: socializzazione di due Labrador




Può capitare che in area cani si facciano anche buoni incontri!
Molte volte ho scelto di fare lezione proprio al parchetto, perchè l'imprevisto è vero che non è calcolabile, ma è proprio la simulazione migliore di ciò che potrebbe accadere nel quotidiano, non vi pare?
Spesso su piccole difficoltà di carattere o per fare qualche verifica durante il percorso educativo ho deciso di lavorare proprio in area cani.
Oggi abbiamo incontrato un Labrador maschio adulto con il "nostro" educando Labrador maschio giovane, ma non cucciolo, il risultato si vede dal video.
Nessuna rissa anche se la partenza dell'incontro è stata gestita nel peggiore dei modi da parte dei proprietari: i cani si incontrano sul cancello, uno è legato e l'altro gli va incontro come una furia, nessuno ha il richiamo, i proprietari non accompagnano i loro cani...insomma tutto ciò di sbagliato che non si deve fare in realtà è stato fatto, ma i cani se la cavano alla grande!
Quando i retriver si incontrano nella socializzazione dobbiamo stare attenti all' alto livello di attivazione emozionale, che spesso, se non sono stati seguiti adeguatamente, non gli permette di gestire bene i propri movimenti e si perdono tanto della comunicazione più fine che gli aiuterebbe a non cadere in scontri accidentali.
Ciò che invece gioca a loro vantaggio è che sono talmente tanto socievoli che la voglia di stare insieme gli fa superare anche la comunicazione "sgarbata".
Se invece di un altro Labrador avesse voluto entrare un cane di una razza diversa sarei intervenuta in altro modo, perchè sono pochi i cani che tollerano una tale invadenza e che reagiscono male di conseguenza.
Quando programmate una sessione di socializzazione cercate di programmare anche se state improvvisando!

martedì 14 giugno 2011

come effettuare degli incroci corretti



Dopo i primi passaggi al guinzaglio siamo ormai giunti al momento in cui incrocio degli "imprevisti": altri cani o altre persone, auto, biciclette, passeggini...come faccio?



In primo luogo, per non avere eccessive difficoltà dovrò essere certo di avere dato al mio cane una buona socializzazione e che quindi il tirare sul guinzaglio non nasconda un deficit di conoscenza e di esperienze positive; in secondo luogo dovrò aver ben chiari i segnali comunicativi da mandare al mio cane ed infine dovrò conoscere alla perfezione quali sono le distanze che preferisce tenere rispetto a quell'estraneo che incontriamo sul nostro cammino.



Sembra tutto molto complesso, in realtà il guinzaglio lungo mi sarà di enorme aiuto, perchè potrò dare al mio cane la possibilità di scegliere come e se affrontare la novità e soprattutto avrà lo spazio per comunicare correttamente tutte le sue intenzioni! Togliamo il mito che quando incontriamo un altro cane dobbiamo tirare e accorciare il nostro guinzaglio, anzi è proprio il momento di dare tutta la lunghezza! per questo bisogna conoscere un minimo la comunicazione "canina" per avere almeno una vaga idea di che cosa stia per succedere e sapere quali sono le distanze dall'estraneo che il mio cane vuole tenere.

Il cane della foto non amava avere troppo vicino al tri cani e bambini, ma con una comunicazione chiara da parte mia non ho mai avuto problemi: quando incontrvamo l' "incognita" mi mettevo sempre in mezzo tra lui e l' "altro" e riuscivamo a passare anche su marciapiedi stretti ed affollati.

A lui piaceva sentire che non aveva bisogno di affrontare tutto da solo e siamo riusciti ad andare a passeggio tranquilli per tanto tempo, al bar in mezzo alle persone, al bar del parco, seduti a leggere su una panchina... avevo notato che il comportamento aggressivo non si manifestava se io ero attenta ai suoi disagi, se sapevo muovermi correttamente e se aveva la possibilità di tenere una 20tina di metri dagli altri cani.

Certo in centro città sembra complesso, infatti la proprietaria si sentiva più sicura nel fargli indossare la museruola, in pratica mi sentivo molto tranquilla che preso nel verso giusto non avrebbe mai fatto del male: infatti è stato aggredito da un altro cane, libero, senza motivo, sotto casa, ma anche questo non l'ha sconvolto, abbiamo solo dovuto rivedere ancora di un paio di metri le distanze di tolleranza...ma questa è un'altra storia.

P.S. ero ancora solo una dogsitter...