domenica 19 agosto 2012

Come ristabilire l'ordine dopo un'aggressione del cane.

Sei tranquillamente a passeggio col tuo cane. Improvvisamente subisce un' aggressione da parte di un cane libero.
Cosa fai?


Per esperienza diretta, posso dirti francamente che la prima cura da mettere in atto dopo scene di aggressività (anche le zuffe tra cani alle volte possono causare forti momenti di disagio, soprattutto in alcuni soggetti) è alleviare la condizione di stress.
Dopo aver attentamente osservato il proprio cane bisogna capire quali situazioni vadano temporaneamente sospese e quali altre invece siano necessarie per allentare la tensione.


Poi bisogna ripartire, piano piano, senza pretese di tornare subito al "come era prima" e rimettersi ancora nel mondo: insieme, uniti e rispettosi dell'individualità.





Erinni ed io, regole chiare, costanza e coerenza aiutano il cane a fidarsi di noi e quindi a farsi guidare




Anche a me in prima persona sono capitate esperienze di aggressione quando avevo Dorian, alcune ferite sono rimaste a me in prima persona e mi hanno preso tempo per essere superate e rimarginate.
Quando la ferita è recente, fresca e ancora non è ben rimarginata necessita tempo e attenzione.
Tutta la famiglia deve fare la propria parte e insieme deve riuscire ad andare avanti e ristabilire nuovi equilibri.
Ovviamente dopo un'aggressione o un episodio di aggressività tutto appare distorto, la realtà sembra filtrata attraverso un cristallo: prismatica, evanescente e suggestiva e per questo tanto spaventosa.
Ci sono momenti, anche i più banali, che sotto quella luce tutto prende toni completamente al di fuori del reale: un rumore in giardino può sembrare l'invasione dei barbari!
Ed è proprio in quei momenti che la famiglia si stringe unita e compatta per ritrovare la dimensione adeguata.
Ed è bellissimo poterlo fare insieme.

In quei momenti si capisce chiaramente il valore relazionale del cane e quanto il cane sia in grado di stabilire legami profondi e differenti con ogni componente della famiglia.


Io sono diventata il referente magistrale: quell'esempio da seguire perchè affidabile al 100 per 100. 
Perchè sempre presente nel momento del bisogno, perchè coerente in ogni situazione, perchè sicura di se stessa e perchè protettiva verso tutto il gruppo. 
Ho saputo intervenire al momento giusto, dopo tanti anni, finalmente ce l'ho fatta a non nascondermi dietro a nessuno e ho tirato fuori tutta me stessa per difendere la mia famiglia.
Mio marito, agli occhi del cane, è sicuramente il vice-coordinatore, che va ascoltato e rispettato come se fosse il mio sostituto; i bambini sono diventati i compagni di gioco e non più gli esseri indifesi da proteggere.
Finalmente tutto ha un senso e una logica di gruppo, ma  in ogni caso, dopo un'aggressione, subita o volontaria, anche un cane risente dello stress.
Il punto è proprio questo: ogni essere vivente patisce lo stress e ogni individuo ha i propri tempi di recupero che non possono essere prestabiliti da nessuna terapia di recupero comportamentale o terapeutica.
Bisogna lasciare il TEMPO e lo SPAZIO necessario al soggetto per recuperare la propria serenità ed il proprio equilibrio interno, non c'è nessun esercizio specifico che possa accelerare quel processo.
Una volta fatto ciò sarà possibile iniziare il lavoro vero e proprio di ripristino di tutte le funzioni e di valutazione del cambiamento dopo l'episodio di aggressività.
Nel mentre ci sono tanti accorgimenti per poter aiutare il cane almeno a togliersi dagli occhi quel prisma di osservazione della realtà che ne falsa la visuale.
Uno dei primi è sicuramente eliminare quanto prima tutte le fonti che potrebbero essere elementi stressogeni: come ad esempio far riposare il cane in un luogo assolutamente tranquillo ed indisturbato e se necessario spostare la cuccia o brandina in un angolo remoto della casa; uscire solo in momenti e posti assolutamente rilassanti e poveri di stimoli, magari frequentare quei luoghi legati a ricordi piacevoli per aumentare lo stato di benessere; fare attività conosciute, quindi facili, e gratificanti per il soggetto; non assillare il cane con la confusione quotidiana che si crea all'interno della casa: bambini che giocano, ospiti che entrano ed escono da casa, ritmi frenetici, urla...infine, accarezzare e massaggiare secondo alcune tecniche ben specifiche per aiutare la produzione di serotonina e noradrenalina, che aiutano ad aumentare il senso di piacere.
Ma la cosa fondamentale quando si decide di aiutare qualcuno nella ripresa da una condizione di disagio/stress è ASCOLTARE il ritmo delle esigenze.
Ho potuto osservare questa volta in prima persona quanto sia stressante il comportamento aggressivo e ho capito quanto sia importante cercare di vedere in modo oggettivo quello che sta succedendo.
Non ci si può lasciar prendere nè dal pietismo nè dalla paura.
Bisogna mantenersi lucidi e presenti se veramente si vuole superare il momento di difficoltà.
Il comportamento di aggressione induce alla lettura del mondo attraverso la vigilanza: quindi tutto ciò che succede sicuramente sarà un problema e soprattutto ogni cosa sarà interpretata in una prospettiva negativa.
Il proprietario deve essere consapevole che da quel momento il proprio cane potrebbe vedere le cose come sempre negative (potrebbe, sono esseri viventi non macchine programmabili!) quindi anche cose che fino a quel momento non erano messe in rilievo dal cane, d'ora in poi potrebbero essere interpretate come negative.
Esempio: passeggiando si incrociano sul marciapiede delle persone. 
Se fino a quel momento non era mai successo niente di strano, dopo potrebbero diventare un problema per il cane, che potrebbe iniziare ad abbassare le orecchie verso l'avanti, portare la coda ad altezza del dorso, potrebbe scartare di lato e cercare di schivarle, potrebbe ringhiare....insomma il corpo potrebbe predisporsi a difendersi anche senza essere minacciato apertamente, perchè nella testa rimane accesa la lampadina della minaccia (subita o fatta, non importa).
Oppure, un altro esempio, se prima non dava fastidio al cane essere toccato all'improvviso da dietro, ora potrebbe causargli un'alta reattività, sempre dettata dalla paura scatenata dall'aggressione.
Tantissimi esempi di questo tipo.



Erinni incontra un piccola taglia


Dobbiamo soprattutto osservare ogni segnale comunicativo del nostro cane: tensione del corpo, cambiamento del respiro, variazione delle pupille o della forma dell'occhio.
Il comportamento di aggressione quando è scatenato da un evento improvviso provoca cambiamento a livello di ormoni e di conseguenza è anche per questo motivo che richiede tempo per essere smaltito.
Inoltre non dobbiamo ricordare che lo scatenarsi di un'emozione così forte provoca apprendimento in modo molto rapido e quasi "indimenticabile".

lunedì 13 agosto 2012

Esempi di attivazione mentale per il cane



Il labirinto






A cosa serve aumentare l'attivazione mentale del cane?
Scopriamolo insieme nel prossimo post attivazione mentale

La Mobility-dog: LA RUOTA

Bravissima! Questa femmina è riuscita a passare senza problemi anche con una placca al posteriore! La proprietaria si è messa dalla parte opposta a dove entrava il cane ed è bastato chiamarla! 

Questa è una cucciola di Cane Corso alla sua prima esperienza e non è stato possibile aiutarla ad attraversare la ruota, non era nemmeno interessata al cibo, alle feste delle proprietarie...Era molto in difficoltà per l'ambiente rumoroso e pieno di gente, di cani, di oggetti...molto diverso rispetto al suo contesto di vita quotidiano.
Inoltre non va dimenticata la particolare chiusura di alcune razze e per questo trovo che siano importanti eventi come questi: per aiutare i proprietari a capire le attitudini caratteriali del proprio cane e aiutare il cane a capire che non c'è niente di cui preoccuparsi quando c'è il proprietario vicino.
Trovo che attraverso esercizi di mobility si possa attuare una sana socializzazione: a 360°!


anche per questa cucciola qualche esitazione, ma poi superata!


L'ostacolo della ruota fa parte degli ostacoli in aria perchè richiede al cane di sollevare le zampe da terra  e la maggiore difficoltà è nel superare la paura di entrare dentro un qualche cosa, che un pochino ondeggia, è nel mettere la testa dentro qualche cosa.

La Mobility-dog: IL TAVOLO CON NASTRI

Questo ostacolo prevede un tavolo con ai bordi dei nastri leggeri che arrivano fin quasi a terra, ondeggiano e si muovono. Il cane deve attraversare il tavolo sotto con la regola di non poter uscire da dove è entrato. Ovviamente non può essere spinto o strattonato. Non si valuta l'esecuzione perfetta dell'esercizio, ma la fiducia nelle indicazioni del proprietario, nonostante il cane possa essere intimorito dai nastri che ondeggiando ostruiscono la visuale.




La Mobility-dog: barriere a terra

il lavoro su ostacoli a terra aiuta il cane a coordinare tutto il proprio corpo, soprattutto il treno posteriore, che spesso è più disorganizzato nel movimento rispetto a tutto il resto. Questo tipo di esercizio aiuta quindi il cane a conoscere il proprio corpo e di conseguenza ad acquisire maggiore sicurezza nei propri movimenti ed in se stesso.
Inoltre muovere la parte posteriore del corpo accende una serie di set neuronali molto importanti che altrimenti non si accenderebbero mai.

Esistono anche altri tipi di esercizi che riprendono questo meccanismo, come ad esempio le barriere a terra o la scala a pioli, tutto ciò che deve fare articolare un passo completo al cane utilizzando l'articolazione di tutte le zampe.