giovedì 19 dicembre 2013

Erin va in città!




Ieri mattina siamo andate a fare la nostra prima gita esplorativa della città (Parma).
Non siamo riuscite ad arrivare al parco cittadino perché c'era troppo rumore, troppa gente, qualche cane e poi un signore ha chiamato Erinni per farle un complimento ed è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: oltre ad essere un ambiente molto ricco si è anche resa conto che qualche essere ignoto avrebbe anche potuto interagire!
Abbiamo scelto un orario ed un percorso ovviamente non troppo intenso, ma ugualmente abbiamo dovuto cambiare tragitto e dirigerci verso dei vicolini più tranquilli.
per fortuna abbiamo trovato un giardinetto con un cagnolino e un ragazzo tanto gentili che ci hanno aiutato a trovare un po' di piacevolezza nell'escursione! Addirittura Erinni ha preso dalle mani del ragazzo un frolic microscopico per le sua bocca, seduta a fianco del cagnolino del ragazzo!
Le foto sono il risultato della mattina!!!!!
Che grande cane: equilibrata, espressiva, riflessiva e fiduciosa di farsi guidare da me.....
Nonostante tutto il suo disagio ha saputo trovare la calma, osservare ed aprirsi al momento giusto.
E' importante ascoltare, osservare e reagire correttamente alle manifestazioni emotive del nostro cane.
Se lo vediamo in difficoltà è importante saper trovare la soluzione giusta per poterlo tranquillizzare: ieri ad esempio l'ho vista che iniziava a mettere sotto la coda, ad agitarsi al guinzaglio, a schiacciare le orecchie. Ho trovato subito un angolino dove si sentisse tranquilla, ci siamo coccolate e quando ho visto che "tornava" lei e che iniziava a guardarmi in faccia, ad alzare la coda, a spingermi per coccolarmi, allora siamo ripartite su una traiettoria più "isolata".
E' comprensibile che un cane della sua età, con la sua storia, abbia all'inizio difficoltà nel saper gestire il nostro mondo così caotico e rumoroso.
Bisogna sempre considerare che se veramente voglia essere LA BASE SICURA dobbiamo dimostrare al nostro cane che sappiamo capirlo, ascoltarlo e guidarlo in situazioni positive.
Credo che questo possa valere anche per noi: abbiamo più fiducia in qualcuno che dimostra di saperci accettare che non in qualcuno che sembra neanche si accorga delle nostre difficoltà.
Erinnina mia: sei uno spettacolo!

venerdì 29 novembre 2013

Principio di una relazione con il cane

L' approccio al mio lavoro come addestratrice cinofila sta cambiando e nel cambiamento sta assumendo una forma sempre più nitida, chiara, coerente e definita.
Non posso dire se sarà quella definitiva, anzi mi auguro proprio di no, perché altrimenti vorrebbe dire che non avrei più niente di nuovo da scoprire e questo mi farebbe sentire molto male.
Ormai quando lavoro con i cani cerco sempre di tenere presente le emozioni che sottostanno alla comunicazione e la comunicazione che può aprire alle emozioni che favoriscono il raggiungimento del mio obbiettivo per il recupero dell'equilibrio del cane, o perché no, della coppia uomo/cane.
Per noi esseri umani è molto difficile controllare volontariamente la comunicazione del corpo perché siamo molto concentrati sul viso e sulla voce.
E' importante invece ricordare che per comunicare correttamente con il cane è fondamentale sapere controllare la cinetica, le posture, la prossemica e la mimica: il cane osserva attentamente quanto alziamo le spalle, dove sono direzionati i nostri piedi, in che modo è reclinata la nostra testa, la direzione dello sguardo.
Avete mai fatto caso a che cosa 
osservate maggiormente nel vostro interlocutore?
Probabilmente lo fissate negli occhi, ascoltate le sue parole ed il tono della sua voce, poi, forse vi ricordate di dare uno sguardo a come tiene le mani, se gesticola, se è seduto o in piedi.........ma tanto per i fini della nostra comunicazione non sarebbero "notizie" rilevanti, perché in primo luogo noi ci fidiamo della voce, delle parole e dello sguardo.
I cani invece osservano ogni minimo dettaglio.

Allora siamo pronti a imparare qualcosa di nuovo nell'arte del comunicare?

Darwin si era accorto, durante gli anni elaborati a scrivere il suo trattato sulla teoria evolutiva, di quanto le emozioni si manifestino sui volti e nei gesti e noi non dovremmo dimenticarlo.
L' espressività del corpo è la chiave di accesso al mondo degli altri.
Esercitarsi all' empatia vuol dire rimanere in contatto continuo con se stessi, conoscersi intimamente per poter accettare le sfumature dell'altro. Implica inoltre avere un' ottima consapevolezza del proprio corpo per sapere in ogni momento quale muscolo stiamo muovendo e di conseguenza quale percezione sto trasmettendo al mio interlocutore.
Più diventiamo consapevoli delle nostre amozioni e dei nostri gesti, più avremo buone capacità comunicative.
Madre natura ci ha dotato di tutto il corredo necessario, cerchiamo di tenerlo a mente e ben spolverato, non chiuso nel cassetto, che non sarebbe di nessuna utilità. 



venerdì 25 ottobre 2013

Come facciamo ad inserire un nuovo elemento nel gruppo famigliare? come facciamo quando il cane arriva da canile?


Come funzionano gli inserimenti di un nuovo cane in un gruppo famigliare dove magari ci sono già altri soggetti?
Che cosa dobbiamo fare per cercare che le cose funzionino al meglio fin dal primo giorno?
Quali sono gli errori da evitare assolutamente per poter instaurare una buona convivenza tra tutti?
Effettivamente diventa difficile dare "la ricetta": non può esserci la formula magica per il semplice fatto che ogni individuo è unico ed irripetibile ed ogni realtà famigliare è unica ed irripetibile.
Però sicuramente possiamo cercare di creare le condizioni migliori per tutti i membri del nostro gruppo, perchè quando i soggetti non sono sottoposti a stress eccessivo, sicuramente sono più ben disposti a collaborare per modificare l'equilibrio preesistente.
Qualsiasi cambiamento di stato è già stressante e necessita della creazione di un nuovo sistema d'equilibrio, per tanto è ampiamente consigliabile cercare di mantenere per i "vecchi" soggetti il più possibile le loro abitudini e routine.
Ad esempio sarebbe buona norma non spostare cucce, brandine, giocattoli, ciotole per far spazio al nuovo arrivato, perchè sarebbe un'alterazione eccessiva delle norme famigliari.
Quando ho portato a casa prima Paola ed ora Erin il mio primo obbiettivo è stato quello di inserirle tenendo i punti fermi di Dorian.
Comunque sia lo spazio ed i tempi della relazione vengono inevitabilmente alterati già indipendentemente dalla nostra volontà, per cui è bene lasciare il più possibile inalterato la sistemazione della casa.
Piano piano nel tempo si potranno apportare migliorie che non sconvolgano la vita di nessuno ma che rendano più facile la gestione quotidiana, ma il tutto con tempistiche molto morbide e valutando sempre attentamente i segnali di disagio o di stress di tutti i nostri cani.

Affrontiamo ora un altro punto cruciale: come facciamo a fare le debite presentazioni?
Sicuramente dipende di che tipo di soggetto stiamo parlando, perchè dobbiamo tenere conto della realtà del cane adottato che probabilmente non avrà mai visto nulla al di fuori di una gabbia.
Penso in questo momento ad Erin, che appena scesa dall'auto ha avuto già i suoi problemi ad adattarsi ad una casa: non avrei mai potuto fare le presentazioni al di fuori del giardino!
Dove avrei potuto portarla? non voleva salire sull'auto, non aveva mai portato un guinzaglio con agio, non aveva mai visto nulla oltre la sua gabbia.......non ho avuto alternative........
Una privazione sensoriale moderata come la sua mi ha concesso solo una conoscenza all'interno di casa e allora quella regola famosa che dice che non si può fare perchè scatta la territorialità?
Sinceramente è stata la questione di scegliere quali soggetti avessero più conoscenze e capacità per poter capire la situazione e sicuramente non poteva essere Erin in quel momento!
Una volta presentati i cani (uno per volta perchè quelli famigliari non si coalizzino troppo contro l'estraneo) si applicano le regole della socializzazione: un incontro breve e che si conclude quando i cani sono calmi e cercano di comunicare quanto basta.
E così i giorni seguenti: incontri brevi e sempre conclusi positivamente e poi ognuno torna nel proprio spazio senza obbligo di stare insieme!

Forse la regola d'ora per una buona nuova convivenza è proprio questa: non deve esserci nessun obbligo, perchè altrimenti diventa una sopportazione forzata e non una conoscenza graduale.

Applicando il mio metodo e le mie modalità, dopo soli 5 giorni Erin si è inserita perfettamente con gli altri due, senza bisogno di doversi ringhiare, brontolare o sfidare, perchè è stato chiaro per tutti e loro che il direttore d'orchestra sono io e che per qualsiasi cosa ci sono io a sistemare le loro difficoltà.

Un'altra questione è il rispetto dei tempi, ne ho parlato più volte sottolineando quanto sia fondamentale tenere in considerazione la rapidità o meno di un soggetto di ri-adattarsi ad una situazione.
Paola ad esempio è stata più lenta rispetto ad Erin, molto probabilmente hanno giocato anche l'età ed il tempo trascorso in canile: 10 anni contro i 3 di Erin.
Giocano la razza e le esperienze: Erin non sapeva fare le scale,non voleva andare fuori casa a passeggio, non vuole salire in auto, ha paura delle persone sconosciute e adora i giocattoli;
Paola non è mai stata in crisi per nessun motivo, non ama i giocattoli, ma avuto bisogno di più tempo per capire il suo ruolo ed il suo rango nei confronti del gruppo.

La mia regola principale è dedicarsi ad osservare ed ascoltare le esigenze di tutti facendo in modo di raggiungere l'equilibrio il prima possibile.
Se per i nostri cani siamo sempre stati un buon punto di riferimento dobbiamo continuare ad esserlo e dobbiamo diventarlo per il nuovo arrivato.

In fine bisogna valutare bene se la soluzione migliore sia adottare un cucciolo oppure un adulto (giovane o anziano), per quanto mi riguarda il cucciolo non sarebbe per niente stato indicato alla nostra situazione: due cani anziani e malandati non credo abbiano la voglia e la pazienza di stare appresso alle energie di un cucciolo alla scoperta del mondo.
Un cane adulto invece, anche se curiosa e vitale, ha esigenze e modalità espressive completamente differenti.
Erin sa benissimo di non andare a disturbare un cane che dorme, che pisola o che si rosicchia un legnetto, un cucciolo deve impararlo, ma quando i nostri cani sono su di età non è detto che ogni volta ed ogni giorno abbiamo voglia di fare da balia o di sentire confusione.........


lunedì 7 ottobre 2013

Erin impara a fare le scale!



Da questo martedì Erin vive da noi ed una delle prime difficoltà che abbiamo dovuto superare sono le scale: la cagnona non sapeva affrontarle........
Quasi un classico per chi come lei ha dovuto in privazione esperienziale al punto giusto!
Lei viene dal rescue degli alani e non starò a scrivere della sua storia, perchè è una storia triste come quella di tanti altri cani come lei, tanti altri che come lei hanno dovuto subire lo sporco, la fame, gli spazi inadeguati e le esperienze praticamente inesistenti.
Ora, vogliamo guardare al futuro con occhi nuovi: consapevoli, ma positivi!
Per questo, prima di affrontare la socializzazione con gli altri cani di famiglia, Erin ha dovuto imparare a muoversi tranquilla sui gradini prima per andare in su e poi per scendere giù.......
Per una buona socializzazione bisogna prima di tutto sentirsi sicuri di potersi muovere nell'ambiente senza timore di cadere o scivolare o di rimanere incastrati........
Devo dire che già da giovedì riusciva a gestire le lunghe zampone molto adeguatamente al contesto, certamente sono occorsi 4 giorni di esercizio per fare anche "manovra" sui gradini!
Che bellezza vederla superare i suoi limiti, lei trova la sua forza nello starmi vicina e per me è una soddisfazione gigantesca........
Se penso che stavo cercando un altro cane per prepararmi al vuoto che un giorno dovrò superare a causa della perdita di uno dei miei vecchietti: lei è un dono!
Mi sta vicina per imparare, per guardare il mondo insieme e per trovare la sicurezza necessaria per imparare a fare quelle nuove esperienze che le mancano per inserirsi nel mondo.
Il caso, il destino, la fortuna, le stelle........non so chi sia stato a farci incontrare, ma sicuramente la stavo aspettando.......

mercoledì 2 ottobre 2013

Al ritorno dall'adozione dall' Alano rescue: Erinni viene a casa con noi.



Questa foto è del nostro viaggio in auto da Orte fino a casa.

Erin è stata bravissima, calma.

Ha guardato un pò fuori dal finestrino e poi si è messa giù tranquilla e sfinita.

Si è fatta un riposino sul materassino che i miei cani hanno nel baule e devo dire che le è piaciuto.

Quando ci siamo fermati in autogrill per fare una pausa per i bambini, non l'ho fatta scendere.
Ho tenuto aperte le portiere dell'auto e non mi sono allontanata da lei, ma ho scelto di non rischiare che si spaventasse per qualcosa e l'ho lasciata al sicuro nel baule dell'auto.
Non ci conosciamo e non conosco ancora le sue reazioni.
Perchè rischiare di farla spaventare o scappare in pericolo?




In questa foto invece stava guardando il benzinaio. Incuriosita.



Questa foto è dei primi momenti a casa.
Sta cercando di capire le distanze tra lei e il panino di mio figlio che è sul balcone.
Sicuramente non ha mai fatto le scale nella sua vita, perchè non sa fare i gradini.
Piano piano imparerà, ne sono certa.



Qui sta imparando la pazienza di aspettare  che la porta si apra. 
E' molto brava: non si lamenta, non piange, non abbaia e non cerca di forzare il cancelletto, che potrebbe aprire con un gesto facilissimo.
Mi piace il suo carattere gentile e calmo.
Appena arrivata non le lascio tutta la libertà negli spazi e nei tempi.
Preferisco osservarla e concedere gradatamente invece che dare tutto subito e poi dover punire nel caso sbagliasse.
Un apprendimento è migliore quando si lavoro in rinforzo positivo.
Una relazione si costruisce più volentieri con qualcuno che non ti punisce.



Erin benvenuta nella mia vita.

mercoledì 25 settembre 2013

cosa dicono di noi.........

http://www.qzlife.it/attualita/vota-la-coppia-quando-la-sfilata-insegna/       

.........non ho parole dalla gioia!!!!!!!!!!
un evento organizzato al canile su QZLIFE!!!!!! per noi è un traguardo mega super importante! 
è un messaggio importante che da tempo volevamo riuscire a trasmettere!
grazie a tutti quelli che mi sono stati vicini e che come me credono che il canile sia un luogo pieno di potenzialità e di risorse, che sia un luogo dove far crescere le idee e le proposte, che sia un luogo dove le persone possano ritrovarsi unite da un interesse comune molto forte e che possano riscoprire quanto sia piacevole lo stare insieme.........
un grazie specialissimo a tutti i cani.........

martedì 20 agosto 2013

vacanze mare 2013


FLAT COATED RETRIEVER

Appartenente al gruppo dei retriever, ma molto meno "commercializzata" di razze come labrador o golden.
La docilità, la devozione e la vivacità ne fanno un ottimo cane anche per mansioni estranee alla caccia, come ad esempio cane da soccorso in protezione civile, cane guida per ciechi o portatori di handicap.
Estremamente socievole, mai aggressivo, spesso facilmente eccitabile, necessita di un proprietario attivo che sappia soddisfarlo sia nelle esigenze fisiche con buone passeggiate esplorative, sia di socializzazione che non abbia quindi timori o remore a lasciare il proprio cane sperimentarsi con altri, ma anche un proprietario che sappia costruire dei ponti cognitivi solidi attraverso attività di problem solving ed attivazione mentale per dare equilibrio al proprio cane.

Lavorare sull'attenzione, cosa vuole dire? come si fa?




Cosa vuol dire "lavorare sull'attenzione"?

Possiamo utilizzare un altro termine per indicare l' atteggiamento che stiamo cercando nel nostro cane:  CENTRIPETAZIONE...
...um...e questo che vuol dire?

Significa portare l'attenzione all'interno della coppia cane/uomo, quindi se il cane è attento sulla persona, anche il conduttore lo sarà sul cane.

     Una banalità dite?

non credo!!! quante volte capita di vedere cani che camminando, prima di cambiare strada alzano gli occhi e guardano il conduttore, ma questo guarda il telefonino?
Succede che in passeggiata il cane volti lo sguardo su di noi, come per dirci "adesso dove andiamo? adesso che si fa?"
Dovremmo essere attenti e cogliere immediatamente quelle occasioni e gratificarle con "bravo" e poi indicare la direzione giusta oppure evitargli qualcosa o qualcuno che nel cammino trova spiacevoli da incontrare...
Non voglio dire che non possiamo più togliere gli occhi di dosso al cane, certo che no, farebbe male alla nostra relazione con lui per altri motivi, creando dei vincoli di dipendenza sbagliati, ma vorrei sottolineare quanto sarebbe importante cogliere i momenti in cui ci dà la sua attenzione, gratificarli e aumentarli fino ad arrivare a delle vere e proprie richieste specifiche.
Noi non siamo proprietari soltanto perchè teniamo in mano un guinzaglio, elargiamo crocchette e diciamo al cane di sedersi.

Noi siamo proprietari perchè siamo un importante centro di interesse per il nostro cane.

Come possiamo costruire il centro d'interesse per il nostro amico a 4 zampe?
Il lavoro sull'attenzione del cane è un processo che richiede tempo, costanza e coerenza e che parte dal momento stesso in cui il cane mette le zampe in casa.
Non è questione soltanto di avere un buon grado di addestrabilità del cane, certo questo aiuterebbe nel semplificarci le cose, ma ogni cane deve rivolgere, prima o poi, l'attenzione sul suo umano, altrimenti nascono i problemi e tutti sappiamo come va a finire: il cane diventa problematico, ingestibile, fa ciò che vuole quando vuole, fino a quando nelle situazioni più gravi dobbiamo darlo via.
L'interesse del nostro cane verso di noi abbiamo detto che non è questione soltanto di addestramento, anzi la centripetazione del cane (o focus di interesse o attenzione o guardami o ascoltami) è alla base di un buon risultato in addestramento.
Le strade che possono essere percorse sono diverse, non entro in questioni tecniche, perchè ognuno ha il suo tipo di formazione.
Posso, come è mia abitudine fare, parlare di ciò che costruisco coi miei cane, da sempre e per tutte le razze o età che ho avuto al mio fianco.
Per me la cosa più importante, sia quando ho adottato adulti, sia quando ho avuto i cuccioli, è impostare da subito l'attenzione, ancor prima di iniziare a costruire comandi o esercizi, perchè se non ho attenzione non ho neanche esercizi solidi ben costruiti.
Il cane deve sapere che quando gli faccio un fischio o un segnale è perchè ho "qualcosa da dirgli".
Spesso imposto lavori in libertà, in posti iper sicuri dove so che al cane non possa accadere niente di pericoloso, dove gli insegno che a una mia richiesta verbale corrisponde uno spostamento.
Trovo questa strategia molto adatta alla mia personalità, perchè non amo ripetere le cose due volte e perchè non amo particolarmente il guinzaglio.
Un'altra strategia che spesse volte adotto è emettere un suono (la classica rana che si fa anche ai cavalli per farli muovere) e poi un gesto per far capire al cane cosa voglio, seguito subito da un premio.
Attenzione: ancora non stiamo parlando di nessun esercizio, per quello costruisco sempre uno schema preciso per far capire al cane che dobbiamo fare qualcosa di specifico insieme.
Quindi, per cercare l'attenzione del cane: emetto il suono, ottengo lo sguardo del cane, non importa da quale distanza è da me, premio subito con qualcosa che gli piace, perchè è proprio quello sguardo che cerco e che voglio mantenere.
All'inizio, come tutte le cose in fase di apprendimento, sarò in un ambiente povero di stimoli per facilitare lo sguardo del cane verso di me e poi man mano aumenterò il livello di stimoli ambientali intorno a noi per rafforzare il nostro legame in tutte le situazioni che incontreremo.
In fondo, se ci pensate bene, anche noi troviamo interessanti le persone che sanno ascoltarci, soddisfarci e guidarci, perchè il nostro cane dovrebbe essere diverso?

L'aspetta tranquillo



BELLO VERO? 
questo è il risultato alla fine del corso che abbiamo fatto nel giugno 2013: bellissimo risultato!!!!
Vicine, tranquille, che aspettano i proprietari e per giunta in mezzo alla gente.......un bellissimo esercizio dell'aspetta tranquillo richiesto anche al test del BC4Z.
Sono molto contenta di loro e di come abbiamo lavorato insieme.

SHIH-TZU







La sua caratteristica tipica di razza è il muso detto a crisantemo.
Veniva tosato dai Cinesi in modo da sembrare un piccolo leone, sacro al Budha.
E' un cane molto discreto, non troppo esuberante ma neanche "spento": moderato, come i suoi antenati orientali.
Discreto anche nella socializzazione con i suoi simili: presente ma mai eccessivo con manifestazioni di esuberanza e tanto meno di aggressività.
Curioso ma non distruttivo.
Simpatico per chi ha voglia di avere un cane che possa essere presente in tutte le situazioni senza mai eccedere nel mettersi in mostra.
Festoso, ma quanto basta.......
Insomma, avete capito no? è un orientale e come tale non ama manifestazioni eccessive delle proprie emozioni.........
Circa un anno fa sono stata contattata da una famiglia che aveva un adolescente di questa razza e lamentavano il fatto che ogni volta che vedeva altri piangeva eccessivamente ed era incontenibile.
Abbiamo poi esaminato insieme la situazione ed in effetti non era data al cagnolino l'opportunità di socializzare con i suoi simili, di modo che dalla voglia inespressa di stare con gli altri si stava creando una sorta di frustrazione nevrotica.
Ora, è vero che abbiamo detto che sono tendenzialmente auto-educati, ma non dobbiamo dimenticare che anche loro sono cuccioli! è come tali hanno delle esigenze primarie comuni a tutte le razze e a tutti i soggetti ed è in questo senso che quel cane aveva bisogno di stare a contatto con i suoi simili.
Una volta tolta l'ansia alla famiglia di lasciarlo con altri e una volta creata per loro l'opportunità di stare insieme ad altri cani: tutto a posto!!!!
E quello delle foto è uno splendido risultato...........

TERRANOVA





L'unico cane da montagna che non trova le sue origini in Europa, ma è nativo della sua isola omonima.
Molto si è discusso sulle sue origini, ma ancora oggi la tesi che preferisco avvallare è quella che lo vuole molto simile al pastore della Mongolia.
Il terranova è un pesante molossoide che veniva usato per il traino delle reti da pesca e delle imbarcazioni, anche se il modello antico era più leggero degli standard odierni della razza.

mercoledì 14 agosto 2013

LAVORARE SULLA PRO-SOCIALITA'

quale tra i due cani si vuole coinvolgere?


chiaro no? quello fulvo!!!! sembra un tutoraggio di Gilda, la simil pastorina, sul suo compagno più in difficoltà verso una volontaria che ancora non si era relazionata con lui

lunedì 24 giugno 2013

Cane scartato dalla caccia in adozione al canile.






Come recuperare un cane diffidente e poco interessato dalle persone.


Lui si chiama Manuel, è stato un cacciatore nella vita.
Qualche tempo fa è arrivato al canile di Castell'Arquato, perchè non serviva più.
Questo cane mi piace moltissimo, perchè nonostante sia una razza specializzata nella cacia, non abbaia tanto.
Anzi, è molto silenzioso e discreto, qualità che cerco nei cani che mi piacciono.

All'inizio stava sempre schiacciato ben in fondo alla sua cuccia, tutto appallottolato ed intimorito anche solo da un'occhiata.
Passati i primi tempi di assestamento dall'ingresso della struttura, una cosa che mi è venuta in mente è stata di lasciargli aperto, ogni tanto nell'arco della mattinata il coperchio della cuccia, di modo che potesse vedere autonomamente a chi o che cosa appartenessero i rumori ascoltati dall'interno. 

Spesso vedere da un luogo riparato può tranquillizzare.

Così, con tanta pazienza e costanza da parte di tutti gli operatori eccolo qui fuori a passeggio!

Queste sono belle soddisfazioni. Sapere di aver aiutato qualcuno a migliorare la propria condizione di vita.


Cane Corso ulula insieme alla sirena dell'ambulanza


Quando Dorian sente la sirena di un'ambulanza o dei vigili del fuoco, smette qualsiasi attività, individua da dove viene il suono, si siede ed ulula......
Anche se siamo a passeggio per città o anche quando è nel bagagliaio dell'auto: per lui è un richiamo troppo forte al quale non sa sottrarsi!
E a me, anzi a tutta la nostra famiglia, piace ascoltarlo.........
In particolar modo ascoltarlo mi fa sentire parte del suo mondo, per me è un momento di condivisione molto forte perchè finalmente posso smettere di immaginare i suoi pensieri o smettere di cercare di interpretare i suoi atteggiamenti e posso dedicarmi all'ascolto pieno, pulito, sincero della sua voce.
Mi fa sentire partecipe totalmente della sua storia, della sua specie, di quei momenti così lontani e atavici che però ancora esistono nella nostra realtà ormai inquinata da comportamenti innaturali.
Lo ascolto ogni volta con gioia, allegria, partecipazione e coinvolgimento.
In quei momenti vorrei anch'io potermi esprimere così naturalmente come ormai noi, umani, non sappiamo più fare.
Il suo ululato mi riporta a sentirmi parte di quel mondo così lontano quando l'uomo incontrò il cane.

lunedì 3 giugno 2013

CACCIA AL TESORO (le foto)



 La nutrizionista


 ................pronti..........partenza..........via................


              momenti di ritrovamento





 per i più esperti





 ...........guarda quanto impegno.........




 e dopo la fatica della ricerca e della camminata.........un pò di ombra, un pò di acqua e un pò di merenda!!!!!!!