sabato 27 giugno 2020

Psicodiagnostica clinica. Attestato di partecipazione, non frequentante.



Importanza della formazione nel lavoro. Psicodiagnostica clinica, ma perchè?

Quali strumenti fondamentali mi ha fornito questo corso?


Innanzitutto fa parte della Scuola di Alta Formazione permanente dell' Università di Urbino.
Ho scelto un percorso di approfondimento riconosciuto, serio e di buon livello.
Sono grata di aver potuto partecipare come uditrice.
Infatti sarebbe specifico e chiuso soltanto ai laureati in Psicologia.
Ritengo talmente importante avere strumenti operativi completi, professionali ed affidabili, che ho contattato telefonicamente la Direttrice del corso, spiegandone la grande importanza nel mio ambito professionale.
Lavorando con i cani e a contatto con le persone, sono certa che sia fondamentale avere spunti di riflessione su alcuni concetti base legati alla psiche, alle emozioni e agli stili di relazione.
Ma andiamo per gradi.
Vediamo quali sono stati gli argomenti di studio.

Finalità:

fornire conoscenze teoriche e applicative sullo scopo, struttura e uso dei principali test psicologici per l’assessment di diversi tipi di abilità in individui in età evolutiva e adulti con sviluppo tipico e atipico

Cosa ho imparato:

L' Assessment 

  • delle abilità intellettive (WISC, WAIS, Raven)  
  • della struttura della personalità (MMPI, CBA, Millon MCMI-III) 
  • dell’apprendimento (test per la valutazione delle abilità di lettura, scrittura, calcolo) 
  • delle funzioni neuropsicologiche (ad es. W.M. attenzione) 
  • delle abilità linguistiche - nell’invecchiamento 

Argomenti del corso:

  • L’assessment dell’adattamento e d dell’ intelligenza fluida 
  • Cognitive Behavioral Assessment (CBA) 
  • MMPI e altri strumenti della sfera della personalità 
  • La valutazione dell’apprendimento scolastico
  • L’assessment neurospicologico 
  • Millon Clinical Multiaxal Inventory (MCMI) 
  • Valutazione delle motivazioni. Valutazione dell’intelligenza 
  • La valutazione del trauma. La valutazione dell’anziano 
  • Test complementari

Tra i docenti:

  • Dott.ssa Carmen Belacchi 
  • Dott.ssa Silvana Cilia 
  • Dott.ssa Denise Manchisi 
  • Dott. E.Virgili
  • Dott.ssa N.Del Bianco 
  • Dott.ssa Marta Ghisi 
  • Dott. R. De Beni
  • Dott. C .Cornoldi 
  • Dott.E.Acquarini
  • Dott. ssa E.Capotosto 
  • Dott. G.Biagetti
  • Dott. L.Piccinini 

attestato psicodiagnostica clinica


Questo percorso mi ha fornito una metodologia operativa e concreta, attraverso test e questionari di valutazione della situazione relazionale-emotiva di ogni individuo.
Facciamo chiarezza: anche se so come si utilizzano e conosco quali sono NON mi sognerei mai di sostituirmi a uno psicologo o a chi ne ha la preparazione per interpretarli!
Ebbeni sì, una cosa è conoscerne l'esistenza, ma tutt'altra faccenda è prendersi un ruolo che non ci appartiene!
Ormai, tu che mi leggi ogni giorno fin da quando ho aperto questo blog, lo sai benissimo che NON mi piace prendermi compiti che non mi appartengono.
Però, desidero più di ogni altra cosa, conoscere e offrire il servizio migliore possibile alle persone che si contattano.
Negli anni ho incontrato tante tipologie di persone diverse e di cani differenti.
Mi sono sempre chiesta se per questi stili, esistesse un modo più corretto di un altro di approcciarsi.
Al corso per istruttori cinofili era già stato introdotto l'argomento, ovvio, sulle dinamiche comportamentali del cane.
Così, continuando a cercare, ho trovato la soluzione proprio nell'Alta Formazione.
Dove ho potuto approfondire ciò che tanto mi incuriosiva da sempre.
Soprattutto ho trovato la tecnica che descrive e rappresenta le problematiche espresse attraverso il comportamento e di conseguenza gli stati emotivi.
Finalmente adesso ho ben chiaro come devo approcciarmi alle persone.
Questo pezzo mi mancava profondamente.
Perchè quando faccio lezione a un cane, so benissimo che appartiene a una dinamica relazionale. 
Per cui mi sentivo "zoppa": potevo occuparmi soltanto del suo problema, del suo malessere.
Ma non avevo gli strumenti per aiutarlo fino in fondo, perchè non avevo il quadro completo dello stile di relazione con la sua figura di riferimento.
Facciamo un esempio, che mi riguarda da vicino.
Una persona iperattiva (un esempio che vivo nel contesto famigliare, per cui potrei descrivertelo in ogni sfumatura).
Esempio classico:
arriva il proprietario che lamenta il fatto che il suo cucciolo non dorme mai.
Durante la prima consulenza, mi rendo conto di alcuni atteggiamenti della persona che mi fanno intuire una possibile iperattività.
Salta sulla voce, si alza e si siede continuamente, prende il guinzaglio centinaia di volte, chiede la stessa cosa 800 volte, accarezza il cane freneticamente, lo richiama senza motivo ogni 10 secondi e via dicendo.
Sentivo di avere difficoltà a spiegare il tipo di lavoro sulla calma che bisognerebbe normalmente affrontare fin da quando il cucciolo arriva in casa.
Come fare in questi casi a spiegare i comportamenti corretti che conducono all' emozione "calma"?
Ecco, grazie a questo corso, ho decisamenti strumenti di indagine sicuri e anche mezzi per poter portare a termine il mio compito di istruttrice cinofila comportamentale correttamente.
Sono troppo perfezionista, dici?
Forse, ma ogni utente ha il diritto al servizio migliore che possiamo offrirgli.
Nostro compito è continuare a formarci e informarci.

lunedì 8 giugno 2020

Come scegliere la pensione giusta per il cane? Cosa osservare e cosa valutare.

Dobbiamo lasciare il nostro cane per qualche giorno, ma abbiamo paura. Come riconosciamo se la struttura che abbiamo individuata a adeguata?


winalmik's discovery one


Come possiamo capire a chi lasciarlo in custodia?
Chi sarà la persona giusta per lui?
Quale ambiente sarà il migliore tra i tanti proposti?
A cosa dobbiamo porre attenzione?

Quasi sempre e quasi tutti i proprietari hanno paura a lasciare, anche solo per un giorno, il proprio beniamino a quattro zampe.
Giustamente la scelta è difficile tra tutte le proposte che possiamo trovare in rete oggi.
Per una valutazione corretta possiamo anche affidarci:
  • a nostri amici che magari abbiano già sperimentato un posto
  • al nostro veterinario
  • al centro cinofilo 
  • alle recensioni
  • alla visita diretta in struttura
  • al nostro allevatore
 
Quando avevo Dorian, Paola e Erinni abbiamo trovato case vacanza con giardino e sono sempre venuti con noi.
Tranne una volta soltanto, quando Erinni è stata troppo vecchia per affrontare un viaggio in auto troppo lungo e in quel caso ho optato per una pensione di extra fiducia con la "F" maiuscola!

Come ho scelto tra le opzioni possibili sul mio territorio la pensione giusta?


Innanzi tutto la serietà professionale.
Pensione registrata, autorizzata e in regola con le certificazioni ausl: dimensioni dei box, ordine e pulizia, spazio verde attiguo al luogo di riposo, somministrazione dei pasti e veterinario attivo in tempi rapidissimi.
Per prima cosa il benessere animale nella pulizia e l' igiene e nella tutela della sicurezza dell'animale stesso.
Non avrei mai scelto una pensione che porta a passeggio i cani, che li fa socializzare in aree comuni o che li fa giocare.
Per me questi non sono servizi se non richiesti espressamente dall' utente ed io sinceramente per la mia Erinni volevo soltanto pace e tranquillità.
Volevo che una volta entrata nel suo box stesse serena e da sola fino al mio ritorno.
Le avevo lasciato le sue cose: la sua ciotola e la sua coperta e il suo cibo preferito perchè potesse ricordarsi che sarei tornata da lei.
Era una rescue e sapevo che avrebbe potuto essere un' esperienza decisamente difficile, per questo ho scelto qualcuno capace coi cani ed affidabile.

E qui veniamo alla questione più importante: di chi dobbiamo fidarci?


Di un professionista che sia capace di gestire i cani da anni e non improvvisato esperto dell'ultimo minuto con corsi brevi o ancora peggio online come ora si sente spesso!
Un professionista che non guardi all'apparenza ma alla sostanza!

Un professionista che si senta tale non soltanto perchè ha un pezzo di carta in mano che lo certifichi, ma perchè quando si relaziona con un cane sa cosa si debba fare e cosa assolutamente no.
Ho scelto una persona che qualsiasi cosa fosse successa avrebbe saputo comportarsi.
Erinni era un Alano diffidente e riservata, messa senza di me in un contesto decisamente difficile.
Avevo chiesto un box dove non fosse obbligata a relazionarsi col gestore della pensione e così sono stata accontentata.
Per me quella persona durante la mia assenza non doveva dimostrarmi di saper gestire il cane facendo il "fenomeno" e rischiando, ma doveva darmi la sicurezza di attenersi a ciò che ci eravamo detti sul MIO cane.
Volevo uscire dal cancello della pensione sicura di aver lasciato la mia Erinni a qualcuno che non avrebbe tentato niente di diverso da ciò che avevo espressamente richiesto per la tutela del benessere del mio amato cane.
E così è stato.
Quando sono tornata a riprendere Erinni era in forma, contenta di vedermi e così come l'avevo lasciata.

Ecco cosa bisogna anche osservare: quando il cane torna a casa è ancora come prima?
Se la risposta è sì, allora avete scelto il posto giusto!



Grazie per aver letto fino a qui. Lasciami un commento qui sotto e raccontami la tua esperienza.
Se hai una struttura contattatami per essere inserito nel blog.