mercoledì 26 febbraio 2020

COME POTENZIARE LA MOTIVAZIONE NELL' ADDESTRAMENTO DEL CANE

vuoi condurre il tuo cane al meglio durante le competizioni sportive?
vuoi aumentare la sua spinta motivazionale durante le fasi di allenamento?
vuoi imparare a giocare col tuo cucciolo?

Ho scelto di partecipare a questo corso perchè avverto l'esigenza di migliorare sempre di più la relazione col mio cane durante la fase di preparazione, durante la gara, ma anche nel nostro quotidiano quando giochiamo insieme.

corso Demis Benedetti "Motivazione e spinta nelle discipline sportive"

A gennaio 2020 ho in programma di frequentare questi due giorni di lavoro con Demis perché voglio entrare sempre di più in armonia con Uri e Ion.

Durante il "corso conduttori" post nel blog   ho imparato a prendere consapevolezza delle mie emozioni per riuscire a comunicare correttamente con Uri, ora invece voglio imparare a far risaltare le qualità naturali dei miei due cani, alzare la loro motivazione e canalizzare le loro (nostre) energie durante tutta la gara senza scendere di tono.
Sento anche l' esigenza di impostare correttamente le attività ludiche di svago con loro, perché il gioco col cane non deve mai essere meccanico, ma deve essere fatto per rinsaldare il rapporto, far crescere la fiducia nel conduttore e anche aumentare l'auto-potenziamento del cane.
Il cane, come noi, è un mammifero sociale e per questo le attività di gioco sono importanti in tutte le fasi della sua vita, perché rinsaldano o costruiscono legami (pensiamo al cucciolo che attraverso il gioco col proprietario sperimenta i confini della relazione che avranno nel loro futuro insieme e ha inoltre il modo di conoscere il mondo circostante e la propria personalità).
Proprio per questi motivi in questo corso, da quello che ho capito, l'attenzione è rivolta maggiormente al cane e alle sue qualità.
La linea di confine tra questi due giorni e quelli passati al corso precedente è veramente sottile e sono molto curiosa di scoprire quali consigli saprà darmi Demis per diventare sempre più brava nelle attività cinosportive.

In questo link ho trovato una frase del celebre Heywood Hale Brown che vi riporto:

"Lo sport non costruisce la personalità. La rivela"


E' vero, anche per me è stato così e credo che possa esserlo anche per i nostri cani.

Ormai lo dico e l' ho detto tante volte: la preparazione in addestramento con i cani mi ha dato la possibilità di scoprire me stessa, conoscere le mia potenzialità.
La relazione con gli animali ha effetti inaspettati per l' uomo (tanti studi dedicati alla pet therapy per esempio lo sostengono), ma attraverso le attività agonistiche cinofile e l' adeguata preparazione si ha il vantaggio di comprendere lati e sfumature del proprio carattere sempre più dettagliati.
Ci si confronta con se stessi, ci si mette alla prova, ci si mette in discussione, come ogni atleta.
Il cane è sempre vicino a noi, pronto a capire e a farci contenti, noi dobbiamo essere alla sua altezza e capaci di dare spiegazioni chiare per lui.
Come dice sempre Demis "il cane è il nostro maestro".
Se l' esercizio non viene svolto dobbiamo fare auto-analisi per capire dove non siamo stati in grado di fornire le adeguate istruzioni.
Ma per fare questo dobbiamo realizzare due principi fondamentali:
-il primo analizzare e ascoltare noi stessi 
- il secondo conoscere attentamente il nostro compagno di sport.

Questo corso di gennaio mi darà, ne sono certa, l' occasione di osservare e conoscere i miei cani, di modo che saprò quali sono i canali comunicativi giusti per farli sentire appagati, realizzare una relazione sempre più matura e ottenere buoni risultati nello sport.

Perchè ricordiamo che se lo sport rivela la nostra personalità, la stessa verità vale anche per il nostro cane!

Un cane felice è colui che lavora secondo le proprie caratteristiche, nel rispetto delle proprie qualità naturali e con un conduttore sicuro e rispettoso.



Erin ed io al corso Rally Obedience alle "Nuvole Rosse"

Winalmik's Discovery One preparazione Igp

disc-dog 


martedì 25 febbraio 2020

Cane adulto e arrivo di un bambino, cosa fare?

Paola, Marco ed io: felici

Spesso siamo preoccupati dell'arrivo di un bambino in famiglia quando abbiamo un cane adulto, siamo presi da mille domande, paure e preoccupazioni.


Cosa devo aspettarmi?


L' altra domanda che più ci assale è:

 il mio cane accetterà il mio bambino? o sarà aggressivo con lui?


La paura più grande che abbiamo è che il nostro cane, che è con noi da sempre, possa dimostrare aggressività verso il bambino, che cambi improvvisamente atteggiamento o che addirittura possa arrivare a morderlo.


Come sempre mi piace parlare delle mie esperienza personali, di quello che ho vissuto in prima persona o che ho affrontato insieme alla mia famiglia.
La prima ad arrivare è stata nostra figlia, quando Dorian, il nostro Cane Corso aveva circa 8 mesi.educazione Cane Corso
Un momento bellissimo ma moooooooolto difficile.

Dorian e la mia bambina, lei gli sta facendo vedere un libro
Lui era appena uscito dal periodo cucciolone e stava entrando in adolescenza, che come sappiamo è un periodo difficile per ogni mammifero (umano e non) e lei invece arrivava a casa appena nata ed indifesa.
Il giorno in cui sono tornata dall'ospedale con lei rimarrà sempre nella mia mente: Dorian mi aspettava sul balcone, mancavo da tre giorni e non sapeva se corrermi incontro o se rimanere fermo in attesa.
Non sapeva se tra noi fosse cambiato qualcosa, del perché mi fossi assentata, se potevamo riprendere a stare insieme come prima.
Lui era pieno di mille dubbi ed io ero felice di vederlo, ma dovevo spiegargli che qualcosa (a livello di tempo) tra noi avrebbe dovuto adattarsi.
Sono scesa dalla macchina con Lei in braccio e lui non ha osato avvicinarsi.
La prima precauzione che abbiamo preso mio marito ed io è stata quella di far odorare e vedere la bambina protetta dentro il lettino con le sbarre.
Non volevo mettere il cane in difficoltà chiedendogli troppo controllo e non volevo mettere la mia piccola in pericolo se lui si fosse avvicinato in modo troppo irruento.
Così la misura che ho trovato più cautelativa per entrambi è stata quella da dietro le sbarre del lettino.
Lui effettivamente si è avvicinato a fiutarla in modo molto animato, ma la protezione è stata sufficiente per tenerlo lontano e dargli anche il tempo di ispezionarla quanto fosse necessario.
Noi genitori eravamo tranquilli e quindi il primo impatto tra i due (quello più importante) è stato positivo per il cane: era quello che volevo.
Il resto è venuto in modo molto naturale e non abbiamo mai avuto bisogno di allontanarlo, perché tenetevi bene a mente che la prima impressione è quella che vale! 

Per il cane è fondamentale il primo impatto.


Cresciuti tutti e due, più o meno la stessa età
Si può dire che siano cresciuti insieme, lui verso di lei è sempre stato molto attento e lei gli è rimasta sempre molto legata, proprio come se fosse il suo migliore amico.
Ma lo abbiamo sempre trattato da "cane", un membro della nostra famiglia, ma sempre "cane".
Con il suo spazio, con il nostro spazio, con le sue esigenze ma anche con le nostre. giocare con Dorian
Il rispetto, la coerenza e la fiducia per costruire una relazione solida sono alla base di ogni rapporto. indizi di posizionamento sociale
Dorian è stato molto importante dal punto educativo per i miei figli, perché hanno imparato a giocare Nelle regole e hanno potuto sperimentare che ogni loro azione aveva sul cane una reazione: se chiedevano qualcosa in modo sbagliato non ottenevano dal cane la risposta desiderata.
Se volevano giocare con lui, ma non erano calmi il cane non rispondeva alla loro richiesta, questo è solo un esempio.
Un altro potrebbe essere che se chiedevano a Dorian di portar loro la palla in modo "sgarbato" lui se la teneva. il gioco




Anche con Paola o Erinni è stata la stessa cosa.
Non importa che siano cani cresciuti da noi o adottati, le regole che valgono sono sempre le stesse.
Forse con loro è stato ancora più semplice perché abbiamo dovuto fare solo una valutazione di compatibilità.
Quando ho visto Paola al canile me ne sono innamorata per l'equilibrio e le grandi doti relazionali e comunicative, quindi con mio marito e l'aiuto della volontaria che la seguiva abbiamo fissato un incontro con tutti, Dorian compreso.
Mio figlio più piccolo era ancora nel passeggino, quando Paola si è avvicinata a lui l'ha fiutato così come ha fatto con tutti noi, serena e consapevole.
Ce la siamo portati a casa e da li è stata sempre una vita felice e tranquilla, anzi è sempre stata molto legata al mio bambino.
Si trovavano bene loro due, alle volte l'attrazione di uno verso l'altra è del tutto naturale, senza motivo, è quel legame che scatta, come un magnetismo.




Quando abbiamo scelto Erinni invece è stato più o meno simile, ma l'abbiamo potuta osservare molto poco e la paura che avevo di sbagliare nella valutazione era veramente tanta.
Avevo avuto un primo contatto telefonico con la volontaria del Rescue alani e fissato l'appuntamento per andare a Viterbo a conoscerla.
Non volevo portarla a casa soltanto io, perché il mio primo pensiero sono sempre stati i bambini, volevo vedere che almeno non manifestasse aggressività o paura nei confronti loro.
Infatti sapevo che Erinni aveva avuto una vita bruttissima, fatta di tante deprivazioni e essendo adulta tutto sarebbe stato difficile da recuperare, quindi volevo vedere che fosse tranquilla con le persone di tutte le età ed altezze.
L'abbiamo incontrata in un parcheggio vicino all'autostrada e appena scesa dal furgoncino era chiusa ed insicura, ma non aggressiva.
Si vedevano tutte le sue ferite dell'anima, ma le ho dato fiducia, come lei l'ha data a me in quel momento.
Ci ha fiutato timidamente tutti, quando si è avvicinata a mio figlio che aveva 3 anni appena lui per tenerla lontana dalla sua focaccia le ha fatto il gesto di un calcio sul muso!!!!
Ma lei non ha reagito, si è allontanata senza dare segno di disagio o paura o aggressività.
Li ho deciso che potevamo farcela e ho fatto bene!
E' stata dura perché a casa avevo ancora Dorian e Paola, molto coppia e uniti, l'inserimento con loro ha richiesto qualche mese, ma lo rifarei 1000 volte.
Erinni è stata la mia migliore amica e quanto vorrei fosse ancora qui con me!


Gli ultimi arrivati sono stati i due Pastori belgi malinois, Uri ed Ion.


Anche in questo caso le regole di base della convivenza sono state sempre le stesse, ma con ulteriore attenzione ai momenti di gioco tra i bambini ed i cani.lavorare sull'attenzione
In questo caso siamo con razze molto più attive, di nervo e con grande predatorio e competizione sia tra di loro sia con gli umani.
Sono cani che amano utilizzare la bocca ed il morso per esprimersi nel gioco, quindi tutte le interazioni troppo movimentate vanno guidate molto da un adulto, per spiegare ai bambini bene come, dove e quando poter giocare col cane singolarmente o con anche tutti e due insieme.
Non ho paura che i cani mordano i bambini, ma non vorrei mai che per sbaglio qualcuno potesse farsi male!

Il mio principale obbiettivo della relazione cane-bambini è che ognuno ne tragga vantaggio e beneficio, quindi pongo sempre molta attenzione a non creare situazioni di disagio e di pericolo dove debbano scatenarsi comportamenti indesiderati, che una volta aperti possa diventare difficile richiuderli.

lunedì 17 febbraio 2020

Riconoscere un bravo allevatore

Winalmik's Discovery One e ma il giorno in cui andiamo a casa

Come possiamo fare per scegliere un allevamento responsabile?

Vorremmo acquistare un cucciolo, abbiamo capito quale razza sia adatta al nostro stile di vita e dobbiamo capire però quale allevamento sia "serio", chi scegliamo?

Tra tutti quelli che ci capitano in elenco su internet, quale veramente rispetta il benessere animale?

Quali sono le domande che dobbiamo porci per valutare se effettivamente le cose sono come ci vengono raccontate?

Ormai saprete che non è nel mio stile dare giudizi senza prima aver sperimentato personalmente e così anche in questo caso vi racconto le mie esperienze.
Il primo cane che ho acquistato è stato Dorian, il mio Cane Corso.
Avevo valutato attentamente la razza che secondo me avrebbe corrisposto alle esigenze di quel momento particolare della mia vita, quindi desideravo un cane da guardia della proprietà, italiano, potente e rustico.
Dopo di che, al tempo non avevamo ancora così tanto l'utilizzo di internet, ho comprato varie riviste specializzate sui cani dove in fondo c'erano sempre gli annunci dei diversi allevamenti.
Tra tutti ho scelto quello di M.F. vicino a noi.
L'ho chiamato innanzitutto al telefono per fissare un appuntamento e poter parlare direttamente e soprattutto vedere i suoi cani.
Volevo passare un po' di tempo a contatto con i Corso per sentire se effettivamente stessi facendo la scelta adeguata alle mie capacità.
Quando gli ho visti sono rimasta affascinata e mi sono innamorata perdutamente di quei cani forti, possenti, con capacità fisiche notevoli, ma tanto tanto festosi.
Una bomba di energie contenute soltanto dalla presenza dell'allevatore.
Mi sono arrivati incontro come due treni, mi hanno travolto di baci e feste, erano due cucciolone di circa un anno, nel pieno della vitalità e della socievolezza.
Sotto il controllo vigile dell' allevatore non si sono preoccupate che noi fossimo nella loro proprietà e questo mi ha fatto capire quanto fossero in equilibrio, serene e ben cresciute e quanto si fidassero della sua presenza.
Questo voleva dire che avevano un rapporto sano, che i cani stavano bene dove si trovavano e che quindi potevo anch'io fidarmi di essere nel posto giusto.

Questa è una cosa a cui dovremmo tutti stare attenti: quale rapporto ha l'allevatore coi suoi soggetti?
Come sono i cani nei suoi confronti?

Se sono beati e fiduciosi è chiaro che con lui stanno bene, sono ben tenuti, ben nutriti, sono in equilibrio anche tra cani, in questo caso avremo già importanti notizie sulla serietà che questa persona sta mettendo nel suo lavoro.

Mi è successo anni dopo di vedere quasi regolarmente M. perché voleva sapere come stesse il suo Dorian, cosa stessimo facendo, se stava bene fisicamente e quando è capitato che si è ammalato M. si è preoccupato e dispiaciuto come se ancora fosse il suo.

Successivamente ho acquistato Uri e direi che la foto sotto parla da sola….

allevatrice ed il mioWinalmik's  Disceovery One

Con gli allevatori di Uri abbiamo costruito un rapporto che dura dal giorno in cui l'ho portato a casa.
Gli ho chiamati per qualsiasi cosa: terapie, alimentazione, addestramento, esposizioni...
Per ogni dubbio su qualsiasi scelta ho potuto avere loro come suggerimento o guida.
Non esiste l'allevatore che vi vende il cane e sparisce!
Si crea un legame amicale o quasi quasi famigliare!
Ci sono stati anche momenti di tensione dovuti a visioni ed esigenze differenti come normalmente accade in tante relazioni, ma questo non ci ha impedito di riappacificarci e riprendere da dove avevamo lasciato.
I nostri allevatori diventano una parte importante di sostegno nel percorso di crescita del cucciolo.
Non importa che siate neofiti o super esperti, un consiglio da chi fa nascere il vostro cane è prezioso, perché vede le cose da una prospettiva differente e soprattutto perché vede tanti soggetti diversi con tante diverse sfumature.
Probabilmente saprà anche dirvi se una cosa gli è già capitata, se assomiglia a un comportamento di un parente del nostro cane e magari ci darà indicazioni su come ha risolto una data situazione.

Ad esempio il terzo allevatore della mia carriera cinofila, dove ho preso Ermione Chetan Soul, ha saputo guidarmi in base al pedigree nelle scelte addestrative più appropriate.

Ermione Chetan Soul e me i primi giorni a casa
Ion è una malinoise con un pedigree molto particolare, con la quale desidero intraprendere un percorso in Igp.
Tecniche addestrative poco consone alla sua indole avrebbero sicuramente incrinato il rapporto tra lei e me e certamente non avrebbero dato nessun risultato, anzi avrei un cane infelice.
Ho sempre chiamato L. per qualsiasi dubbio.
E lui, come è giusto che sia un allevatore affezionato al proprio cane, è sempre stato al telefono a spiegarmi tutto il tempo necessario i diversi passaggi da fare.
Ion ormai ha due anni e ancora chiamo L. se non riesco a impostare bene un esercizio, se vedo che non sta tanto bene, chiedo sul calendario gare quali siano le migliori, gli racconto dei nostri progressi e dove invece mi sento proprio scarsa...
Insomma, anche lui è diventato un componente importante nella mia storia con Ion, tanto quanto gli altri dell' allevamento di Uri.

Spero di avervi aiutato nel capire chi sia un "bravo allevatore".
Per prima cosa deve avere il pedigree di tutti i suoi soggetti, devono essere cani sani, guardate quali fattrici vengono scelte e per quante volte, dovete chiedergli come vive coi suoi cani, osservare come sono tenuti (norme igeniche ma anche che rapporto hanno: se sono cani spaventati o non vuole lasciarveli vedere indagate!), infine sapere a quanti giorni vi consegnerà il cucciolo.
Cercate di capire già dal primo contatto telefonico se ha piacere a chiaccherare con voi o se invece è sempre indaffarato e di fretta senza potervi mai rispondere con calma.
Se in allevamento c'è una corretta gestione, il cucciolo che vi portate a casa sarà sereno e vi regalerà una vita sorprendentemente appagante insieme.

Ermione Chetan Soul e me, ogni tanto a nanna