martedì 25 febbraio 2020

Cane adulto e arrivo di un bambino, cosa fare?

Paola, Marco ed io: felici

Spesso siamo preoccupati dell'arrivo di un bambino in famiglia quando abbiamo un cane adulto, siamo presi da mille domande, paure e preoccupazioni.


Cosa devo aspettarmi?


L' altra domanda che più ci assale è:

 il mio cane accetterà il mio bambino? o sarà aggressivo con lui?


La paura più grande che abbiamo è che il nostro cane, che è con noi da sempre, possa dimostrare aggressività verso il bambino, che cambi improvvisamente atteggiamento o che addirittura possa arrivare a morderlo.


Come sempre mi piace parlare delle mie esperienza personali, di quello che ho vissuto in prima persona o che ho affrontato insieme alla mia famiglia.
La prima ad arrivare è stata nostra figlia, quando Dorian, il nostro Cane Corso aveva circa 8 mesi.educazione Cane Corso
Un momento bellissimo ma moooooooolto difficile.

Dorian e la mia bambina, lei gli sta facendo vedere un libro
Lui era appena uscito dal periodo cucciolone e stava entrando in adolescenza, che come sappiamo è un periodo difficile per ogni mammifero (umano e non) e lei invece arrivava a casa appena nata ed indifesa.
Il giorno in cui sono tornata dall'ospedale con lei rimarrà sempre nella mia mente: Dorian mi aspettava sul balcone, mancavo da tre giorni e non sapeva se corrermi incontro o se rimanere fermo in attesa.
Non sapeva se tra noi fosse cambiato qualcosa, del perché mi fossi assentata, se potevamo riprendere a stare insieme come prima.
Lui era pieno di mille dubbi ed io ero felice di vederlo, ma dovevo spiegargli che qualcosa (a livello di tempo) tra noi avrebbe dovuto adattarsi.
Sono scesa dalla macchina con Lei in braccio e lui non ha osato avvicinarsi.
La prima precauzione che abbiamo preso mio marito ed io è stata quella di far odorare e vedere la bambina protetta dentro il lettino con le sbarre.
Non volevo mettere il cane in difficoltà chiedendogli troppo controllo e non volevo mettere la mia piccola in pericolo se lui si fosse avvicinato in modo troppo irruento.
Così la misura che ho trovato più cautelativa per entrambi è stata quella da dietro le sbarre del lettino.
Lui effettivamente si è avvicinato a fiutarla in modo molto animato, ma la protezione è stata sufficiente per tenerlo lontano e dargli anche il tempo di ispezionarla quanto fosse necessario.
Noi genitori eravamo tranquilli e quindi il primo impatto tra i due (quello più importante) è stato positivo per il cane: era quello che volevo.
Il resto è venuto in modo molto naturale e non abbiamo mai avuto bisogno di allontanarlo, perché tenetevi bene a mente che la prima impressione è quella che vale! 

Per il cane è fondamentale il primo impatto.


Cresciuti tutti e due, più o meno la stessa età
Si può dire che siano cresciuti insieme, lui verso di lei è sempre stato molto attento e lei gli è rimasta sempre molto legata, proprio come se fosse il suo migliore amico.
Ma lo abbiamo sempre trattato da "cane", un membro della nostra famiglia, ma sempre "cane".
Con il suo spazio, con il nostro spazio, con le sue esigenze ma anche con le nostre. giocare con Dorian
Il rispetto, la coerenza e la fiducia per costruire una relazione solida sono alla base di ogni rapporto. indizi di posizionamento sociale
Dorian è stato molto importante dal punto educativo per i miei figli, perché hanno imparato a giocare Nelle regole e hanno potuto sperimentare che ogni loro azione aveva sul cane una reazione: se chiedevano qualcosa in modo sbagliato non ottenevano dal cane la risposta desiderata.
Se volevano giocare con lui, ma non erano calmi il cane non rispondeva alla loro richiesta, questo è solo un esempio.
Un altro potrebbe essere che se chiedevano a Dorian di portar loro la palla in modo "sgarbato" lui se la teneva. il gioco




Anche con Paola o Erinni è stata la stessa cosa.
Non importa che siano cani cresciuti da noi o adottati, le regole che valgono sono sempre le stesse.
Forse con loro è stato ancora più semplice perché abbiamo dovuto fare solo una valutazione di compatibilità.
Quando ho visto Paola al canile me ne sono innamorata per l'equilibrio e le grandi doti relazionali e comunicative, quindi con mio marito e l'aiuto della volontaria che la seguiva abbiamo fissato un incontro con tutti, Dorian compreso.
Mio figlio più piccolo era ancora nel passeggino, quando Paola si è avvicinata a lui l'ha fiutato così come ha fatto con tutti noi, serena e consapevole.
Ce la siamo portati a casa e da li è stata sempre una vita felice e tranquilla, anzi è sempre stata molto legata al mio bambino.
Si trovavano bene loro due, alle volte l'attrazione di uno verso l'altra è del tutto naturale, senza motivo, è quel legame che scatta, come un magnetismo.




Quando abbiamo scelto Erinni invece è stato più o meno simile, ma l'abbiamo potuta osservare molto poco e la paura che avevo di sbagliare nella valutazione era veramente tanta.
Avevo avuto un primo contatto telefonico con la volontaria del Rescue alani e fissato l'appuntamento per andare a Viterbo a conoscerla.
Non volevo portarla a casa soltanto io, perché il mio primo pensiero sono sempre stati i bambini, volevo vedere che almeno non manifestasse aggressività o paura nei confronti loro.
Infatti sapevo che Erinni aveva avuto una vita bruttissima, fatta di tante deprivazioni e essendo adulta tutto sarebbe stato difficile da recuperare, quindi volevo vedere che fosse tranquilla con le persone di tutte le età ed altezze.
L'abbiamo incontrata in un parcheggio vicino all'autostrada e appena scesa dal furgoncino era chiusa ed insicura, ma non aggressiva.
Si vedevano tutte le sue ferite dell'anima, ma le ho dato fiducia, come lei l'ha data a me in quel momento.
Ci ha fiutato timidamente tutti, quando si è avvicinata a mio figlio che aveva 3 anni appena lui per tenerla lontana dalla sua focaccia le ha fatto il gesto di un calcio sul muso!!!!
Ma lei non ha reagito, si è allontanata senza dare segno di disagio o paura o aggressività.
Li ho deciso che potevamo farcela e ho fatto bene!
E' stata dura perché a casa avevo ancora Dorian e Paola, molto coppia e uniti, l'inserimento con loro ha richiesto qualche mese, ma lo rifarei 1000 volte.
Erinni è stata la mia migliore amica e quanto vorrei fosse ancora qui con me!


Gli ultimi arrivati sono stati i due Pastori belgi malinois, Uri ed Ion.


Anche in questo caso le regole di base della convivenza sono state sempre le stesse, ma con ulteriore attenzione ai momenti di gioco tra i bambini ed i cani.lavorare sull'attenzione
In questo caso siamo con razze molto più attive, di nervo e con grande predatorio e competizione sia tra di loro sia con gli umani.
Sono cani che amano utilizzare la bocca ed il morso per esprimersi nel gioco, quindi tutte le interazioni troppo movimentate vanno guidate molto da un adulto, per spiegare ai bambini bene come, dove e quando poter giocare col cane singolarmente o con anche tutti e due insieme.
Non ho paura che i cani mordano i bambini, ma non vorrei mai che per sbaglio qualcuno potesse farsi male!

Il mio principale obbiettivo della relazione cane-bambini è che ognuno ne tragga vantaggio e beneficio, quindi pongo sempre molta attenzione a non creare situazioni di disagio e di pericolo dove debbano scatenarsi comportamenti indesiderati, che una volta aperti possa diventare difficile richiuderli.