martedì 20 agosto 2013

Lavorare sull'attenzione, cosa vuole dire? come si fa?




Cosa vuol dire "lavorare sull'attenzione"?

Possiamo utilizzare un altro termine per indicare l' atteggiamento che stiamo cercando nel nostro cane:  CENTRIPETAZIONE...
...um...e questo che vuol dire?

Significa portare l'attenzione all'interno della coppia cane/uomo, quindi se il cane è attento sulla persona, anche il conduttore lo sarà sul cane.

     Una banalità dite?

non credo!!! quante volte capita di vedere cani che camminando, prima di cambiare strada alzano gli occhi e guardano il conduttore, ma questo guarda il telefonino?
Succede che in passeggiata il cane volti lo sguardo su di noi, come per dirci "adesso dove andiamo? adesso che si fa?"
Dovremmo essere attenti e cogliere immediatamente quelle occasioni e gratificarle con "bravo" e poi indicare la direzione giusta oppure evitargli qualcosa o qualcuno che nel cammino trova spiacevoli da incontrare...
Non voglio dire che non possiamo più togliere gli occhi di dosso al cane, certo che no, farebbe male alla nostra relazione con lui per altri motivi, creando dei vincoli di dipendenza sbagliati, ma vorrei sottolineare quanto sarebbe importante cogliere i momenti in cui ci dà la sua attenzione, gratificarli e aumentarli fino ad arrivare a delle vere e proprie richieste specifiche.
Noi non siamo proprietari soltanto perchè teniamo in mano un guinzaglio, elargiamo crocchette e diciamo al cane di sedersi.

Noi siamo proprietari perchè siamo un importante centro di interesse per il nostro cane.

Come possiamo costruire il centro d'interesse per il nostro amico a 4 zampe?
Il lavoro sull'attenzione del cane è un processo che richiede tempo, costanza e coerenza e che parte dal momento stesso in cui il cane mette le zampe in casa.
Non è questione soltanto di avere un buon grado di addestrabilità del cane, certo questo aiuterebbe nel semplificarci le cose, ma ogni cane deve rivolgere, prima o poi, l'attenzione sul suo umano, altrimenti nascono i problemi e tutti sappiamo come va a finire: il cane diventa problematico, ingestibile, fa ciò che vuole quando vuole, fino a quando nelle situazioni più gravi dobbiamo darlo via.
L'interesse del nostro cane verso di noi abbiamo detto che non è questione soltanto di addestramento, anzi la centripetazione del cane (o focus di interesse o attenzione o guardami o ascoltami) è alla base di un buon risultato in addestramento.
Le strade che possono essere percorse sono diverse, non entro in questioni tecniche, perchè ognuno ha il suo tipo di formazione.
Posso, come è mia abitudine fare, parlare di ciò che costruisco coi miei cane, da sempre e per tutte le razze o età che ho avuto al mio fianco.
Per me la cosa più importante, sia quando ho adottato adulti, sia quando ho avuto i cuccioli, è impostare da subito l'attenzione, ancor prima di iniziare a costruire comandi o esercizi, perchè se non ho attenzione non ho neanche esercizi solidi ben costruiti.
Il cane deve sapere che quando gli faccio un fischio o un segnale è perchè ho "qualcosa da dirgli".
Spesso imposto lavori in libertà, in posti iper sicuri dove so che al cane non possa accadere niente di pericoloso, dove gli insegno che a una mia richiesta verbale corrisponde uno spostamento.
Trovo questa strategia molto adatta alla mia personalità, perchè non amo ripetere le cose due volte e perchè non amo particolarmente il guinzaglio.
Un'altra strategia che spesse volte adotto è emettere un suono (la classica rana che si fa anche ai cavalli per farli muovere) e poi un gesto per far capire al cane cosa voglio, seguito subito da un premio.
Attenzione: ancora non stiamo parlando di nessun esercizio, per quello costruisco sempre uno schema preciso per far capire al cane che dobbiamo fare qualcosa di specifico insieme.
Quindi, per cercare l'attenzione del cane: emetto il suono, ottengo lo sguardo del cane, non importa da quale distanza è da me, premio subito con qualcosa che gli piace, perchè è proprio quello sguardo che cerco e che voglio mantenere.
All'inizio, come tutte le cose in fase di apprendimento, sarò in un ambiente povero di stimoli per facilitare lo sguardo del cane verso di me e poi man mano aumenterò il livello di stimoli ambientali intorno a noi per rafforzare il nostro legame in tutte le situazioni che incontreremo.
In fondo, se ci pensate bene, anche noi troviamo interessanti le persone che sanno ascoltarci, soddisfarci e guidarci, perchè il nostro cane dovrebbe essere diverso?