martedì 8 febbraio 2011

seconda passeggiata insieme

Questa mattina abbiamo fatto la seconda passeggiata noi tre insieme: Dorian, Paola ed io.
C'è una notevole differenza rispetto alla precedente: quello che salta subito all'occhio è che non sono più in combutta per chiu deve stare davanti, ma anzi fiutano vicini, lui la aspetta senza più essere impaziente e lei non fa più la pipì sopra quella di lui.
Sono molto più tranquilli dei loro ruoli e soprattutto lei si lascia molto guidare da me.
La cosa stranissima è che quando li ho al guinzaglio tutte e due nessuno dei due tira....questo è ancora un fatto misterioso: perchè se escono singolarmente tirano, mentre se sono insieme no?
spero che abbiano pietà delle mie forze....
Comunque sono molto contenta, perchè lei sembra tranquillizzarsi del fatto che non le serve essere sempre guardinga che nessuno tocchi le sue cose, qui ognuno ha sempre le proprie e non serve discutere per mantenersele....
Si sono lasciati vestire con la pettorina e il guinzaglio in modo molto ordinato, lei ha guardato Dorian per capire cosa stesse succedendo e quando ha visto che andava felica verso il cancello per uscire, si è incamminata pure lei.
Lui, che conosce già il giro che facciamo di solito si aspettava che andassimo sciolti per i prati, forse è rimasto un pò deluso anche per la brevità del giretto, ma vedo Paola molto stanca, anzi che si stanca facilmente e non ho voglia di forzare troppo la mano. Così, quando li porto insieme cerco di non esagerare mai troppo sulle distanze da percorrere, facciamo un'oretta scarsa, perchè già così mi sembra sufficiente per lei.
In fondo non li porto a passeggio per fare solo del moto, ma anche perchè, come mi è stato insegnato, muovere il corpo è far muovere la mente!

domenica 6 febbraio 2011

ce la stanno facendo!

Finalmente oggi ho visto che sono riusciti a fare un bel riposino al sole tranquillamente vicini!
Alla mattina, dopo aver dato loro la pappa accuratamente separati, li metto fuori in giardino insieme. In questi giorni c'è un bel sole e una bella erbetta tenera, che mi sembra un gran pessato tenerli sempre "reclusi" in casa.
I giorni precedenti notavo delle distanze piuttosto grandi tra loro: uno a dormire dall'altro a distanza di 20 metri circa. Piano piano ho sempre visto Paola interessarsi sempre di più a Dorian, ma sempre per brevi periodi.
Oggi la sorpresa: erano seduti VICINI nella parte alta del giardino, dove si vede tutto il panorama, a guardare tutti e due l'orizzonte e poi più tardi sdraiati al sole a riposare!!!
Adesso quando li chiamo non brontolano più per chi deve ricevere per primo le attenzioni: si mettono uno da una parte e l'altro dall'altra e soprattutto se chiamo Dorian che lei è nei paraggi non ha più paura a muoversi come invece sussecedeva i primi giorni...
Questo credo che a noi umani e a maggior ragione ai noi istruttori dovrebbe insegnarci tanto su quello che vuole dire il RISPETTO dell'altro individuo!!
Se Dorian non avesse rispettato Paola nei suoi tempi di inserimento sicuramente adesso avrei due cani in continua discussione su tutto. Lei ha osservato noi e noi le abbiamo dato questa opportunità tenendola il più vicina possibile al gruppo, ma soprattutto lei ha osservato lui: come si muove, come si comporta in tutte le situazioni, se è tranquillo, quando gioca con me e così via.
Ma devo dire che io ho imparato veramente tanto dal mio cane.
Lui non ha mai risposto ai sui ringhi, non si è mai messo in competizione con lei per i luoghi di riposo o il cibo, si è sempre spostato per lasciarla passare, non ha mai disturbato il suo riposo, non è mai stato insistente nel cercare la sua interazione ed anzi,ha sempre lasciato fosse lei a gestire tutto, senza per questo perdere la propria dignità.
Secondo i manuali di cinofilia spicciola lei sarebbe quella che comanda e lui il suo subalterno, ma invece quello che adesso vedo è che lui è riuscito a darle fiducia, è riuscito a darle il tempo necessario per iniziare una relazione ed ora lei non ringhia più perchè sa che non ce n'è motivo e si lascia avvicinare da lui e gli lascia lo spazio di muoversi e di venire da me.
Credo che questa sia una gran lezione di vita: imparare a rispettare le necessità dell'altro, metterlo a proprio agio perchè possa aprirsi, non abbassarsi a futili litigi dettati solo dal disagio e dall'abitudine,avere pazienza e capire lo stato d'animo dell'altro.
Questo è quello che ho visto fare al mio cane per la sua nuova compagna.
E noi, che ci promettiamo amore eterno, alle volte non ne facciamo la minima parte di un lavoro così complesso.

sabato 5 febbraio 2011

verso il nostro equilibrio


Oggi Paola mi ha aiutata in una socializzazione con un giovane border.

Devo dire che l'approccio è stato buono sia con il prprietario sia con il cane.

Abbiamo lavorato liberi nel prato sottostante a casa e lei doveva essere l'elemento di "disturbo" per insegnare all'altro cane a tornare sempre al richiamo. In pratica lei è stata talmente tanto contenta di essere fuori a gironzolare che non voleva più tornare in casa!

Il proprietrio invece era contento di vedere il suo cane capace di stare con un altro cane e di tornare quando richiamato! una bella lezione.

Con Dorian invece ho giocato al mattino con la palla in giardino, con lei presente senza che succedesse niente di diverso da quando giocavamo da soli.

Lei non è interessata a correre dietro al pallone o a riportare, per cui se ne stava al sole a guardarci, un pò perplessa che ci stessimo divertendo in quel modo: tutto quello sforzo fisico!

Sono piccoli passi verso il nostro equilibrio, piccoli traguardi conquistati con calma, nel rispetto dei tempi di tutti ed è bello vedere quante cose ho ancora da scoprire anche nel cane che credevo ormai di conoscere e quanto abbia da dare un cane che ormai ha la sua formazione e la sua età!

comunicazione cani adulti


la socializzazione tra adulti è soprattutto questo: saper stare vicini senza per forza giocare o attivarsi, perchè ormai è stato raggiunto un buon livello di competenze comunicative che basta poco per capirsi.....

conoscerci

Ieri sera ci siamo ritrovati mio marito ed io a lavorare dopo cena, da soli, giù nel mio spazietto privato dove faccio lezione e abbiamo pensato che fosse una bella idea chiamare con noi anche i cani. Per noi è normale avere intorno i cani, soprattutto quando siamo senza figli, perchè è tutto più tranquillo e facile. Quando dico "cani" non intendo riferirmi solo a quelli che vivono qui, ma anche a quelli di clienti.
Così, sono arrivati tutte e due festosi di stare un pò in compagnia e devo dire che Dorian e Paola hanno iniziato ad interagire senza neanche provocare più tanto ringhio da parte di lei.
Fin qui sembrava tutto bene, abbiamo fatto una gran confusione con degli attrezzi strani (stiamo costruendo la seconda cuccia termica) e lei non essendo abituata a quel frastruono si è comportata egregiamente: si è allontanata a passo piuttosto spedito dalla fonte del disturbo, ha guardato se Dorian era preoccupato e visto che non lo era si è messa tranquilla vicino a me.
Ha riprovato a schiacciare un pisolino in una cesta, di cui ormai si è impadronita, ma non è riuscita perchè era disturbata.
I nostri lavori sono durati circa un'oretta, quando abbiamo finito ci siamo seduti dentro, abbiamo fatto due chiacchere, ma...lei ci ha spedito decisamente via!
Da dentro alla cestina ha iniziato a ringhiare incavolatissima perchè Dorian non si metteva giù e forse le sembravamo tutti troppo vicini a lei.
Ci siamo alzati con calma, ci siamo spostati e quando Dorian è uscito ha smesso.
Anzi si è messa seduta ed è andata contenta dove dorme di solito, la notte: nella sua cuccia, in pace, tranquilla, senza nessun disturbo.
Allora come interpretare l'evento? e soprattutto ha bisogno di essere interpretato?
Un mio bravissimo istruttore ci ha inssegnato a fare fotografie mentali e non film! ci ha insegnato a non generalizzare un evento singolo trasportandolo su tutto.
Oggi, si è ripetuta la scena, ma con una scenografia differente: stessa cesta, di giorno, il mio cliente, il suo cane ed io. Chi si avvicina troppo a quella cesta viene scacciato: ha ringhiato nuovamente al povero cagnetto, ma mai alle persone.
Stessa scena: lei coricata lì dentro, si è avvicinato di parecchio mio marito per prendere una cosa che gli serviva non ha fatto niente, se non spostare indietro le orecchie, come per dire "ti supplico lasciami qui".
Perchè? Ancora non l'ho scoperto, fatto sta che ieri sera probabilmente era molto stanca, infatti è volata nel suo posticino preferito per fare la nanna e anche noi siamo andati tutti a dormire.
L'istruttore che me l'ha data in affidamento mi aveva avvisata di fare attenzione alla possessività, soprattutto verso gli altri cani e devo dire che mi sembra abbia avuto ragione!

venerdì 4 febbraio 2011

gestione al guinzaglio: pettorina e guinzaglio lungo

Dopo aver insegnato al cane a seguirci senza guinzaglio, dopo avergli insegnato il vostro richiamo vocale, possiamo iniziare a mettere il guinzaglio e a muovere qualche passo insieme.
Vediamo però l'attrezzatura che serve per la riuscita di una buona passeggiata.
Per il nostro scopo e metodo, bisogna accantonare qualsiasi forma di collare: fisso, morbido, a strozzo, semi-strozzo, nessun tipo!
Useremo invece una pettorina con 2 ganci sul torace e l'anello per il guinzaglio sulla schiena.
Consiglio caldamente questo strumento per due motivi: il primo è quello "organico", se il cane tira al guinzaglio pensate che male possa mai sentire sulla gola, sulla trachea e forse anche alle vertebre cervicali;
l'altro "sociale": il collo è una delle zone maggiormente sensibili del corpo del cane, di qualsiasi taglia o dimensione, per cui è fortemente sconsigliato di esercitare pressioni attraverso l'utilizzo del collare a maggior ragione se il cane tira tanto al guinzaglio!
Non pensate che se il cane è di grossa taglia infilargli al collo una catenona di strangolo o un collarone sia più gestibile che non con una pettorina!
Non dobbiamo pensare di "controllare" o di "trattenere" il cane con la forza!
La pettorina è relazione, è comunicazione tra uomo e cane, è rispetto ed è conoscenza dell'etologia del cane, viceversa è conoscenza per il cane dell'ambiente dove è immerso, è rispetto del conduttore ed è comunicazione dei propri stati mentali.
Ho provato io stessa a verificare la differenza tra uno strumento e l'altro.
Quando Dorian indossa la pettorina è curioso, la coda è dritta ed attenta, è più collaborativo se gli richiedo qualche esercizio, è sereno quando incontra altri cani o persone, perchè ha la possibilità di mettere in atto tutta la gamma delle sue espressioni comunicative.
Al contrario quando ha indosso il collare ha sempre la testa bassa, le orecchie all'indietro come se si aspettasse chissaà che cosa, non mette in tensione il guinzaglio per paura di provare fastidio, se incontra altri cani ha sempre la testa bassa perchè non sa come fare a muoversi senza sentire trazione sul collo.
Avete mai provato a pensare a quanto noi gesticoliamo quando parliamo? e se avessimo un qualsiasi tipo di impedimento che ci obbliga a non muovere la braccia per rappresentare quello che stiamo raccontando?
Portare il collare è così: aver voglia di dire qualche cosa, ma non poterlo fare mai.
Mettiamo poi il classico guinzaglio da 1,5 metri e allora sì che avremo anche i piedi legati oltre alle mani!
In centro città ovviamente non è pensabile diversamente, ma quando siamo su dei bei vialoni dove c'è tanto posto intorno, o al parco dove non si può stare liberi ma almeno spaziare per 2,5 o 3 metri, perchè non farlo?
Non sto inneggiando ai flexi di 5 metri, ma a quei bei guinzaglioni detti da "addestramento" con 2 moschettoni alle due estremità e volendo anche degli anelli per regolarne la lunghezza.
Allora impostiamo già un grosso cambiamento: pettorina che abbraccia il torace (non quelle che tirano sotto le scapole) e guinzaglio da 3 metri, che ne dite, vedete già l'impostazione diversa della passeggiata?

Dividere le passeggiate tra cani famigliari

Questa mattina ho deciso di approfittare di un impegno in città per portare a fare una passeggiata Dorian in solitudine noi due.
E' un consiglio che do sempre anche ai miei clienti proprietari di due o più cani: cercare di trovare un momento per stare solo con un cane alla volta.
E' importante per tenere sempre viva la relazione che si instaura con ogni cane, infatti ogni individuo è un essere unico ed irripetiile, per tanto ognuno ha bisogno e piacere a fare cose differenti.
Sono andata dove so che piace al mio cane, in un posto piuttosto tranquillo, dove se ce n'è l'opportunità può stare o vedere altri cani e dove c'è un'area cani per poterlo lasciare libero dal guinzaglio e giocare un pò insieme. 
Non è necessario tantissimo tempo, ma è la qualità che fa la differenza!
Avevamo bisogno entrambe di ritrovarci nelle nostre abitudini per consolidare il nostro legame: a noi piace camminare tranquilli, col guinzaglio lungo e lasco, a me piace nascondermi e farmi trovare, mi piace correre con lui e lanciargli dei premi da cercare.
Tutte cose che vanno fatte senza la presenza dell'altro, perchè altrimenti è facile innescare dei comportamenti di competizione che nuociono ad una serena convivenza nel quotidiano.
Inoltre non va trascurata la notevole differenza di età: Dorian è giovane e ancora molto dinamico, mentre Paola ha dei tempi e di conseguenza delle esigenze differenti.
Non è il caso di forzare continuamente l'uno a seguire un ritmo più lento e l'altra a fare delle attività che in questo momento non sono sempre adatte al suo fisico.
Non voglio screditare nessuno, anzi il mio intento è quello di mettere a proprio agio entrambe e soprattutto di tenere in considerazione il benessere di tutti e due.
Quindi ho pensato ad una passeggiata per il più giovane con il relativo sforzo del viaggio in auto e dell'attesa intanto che svolgevo un paio di commissioni;
mentre per l'altra ho pensato di sfruttare una cosa che già fa molto volentieri, cioè la ricerca olfattiva.
Oggi ho notato che Paola cercava di invitare al gioco Dorian, ma lui è un pò impacciato perchè se si muove troppo di scatto, lei lo frena, ma altresì lui non ha ancora capito che tipo di gioco piace a lei. Nel dubbio ha scodinzolato dalla posizione a terra, non l'ha fissatta e ha lasciato che lei gli saltellasse un pò intorno, il tutto della durata di pochi secondi, ma mi è sembrato un grosso traguardo: forse hanno capito che dovranno convivere e che dovranno trovare oltre a un pò di equilibrio stabile, anche qualche cosa che amino fare insieme.
Lo spazio a casa è sufficientemente grande e non sono obbligati a stare a contatto quando non lo desiderano, infatti anche ancora delle distanze piuttosto ampie tra di loro, ma oggi, sono riusciti per poco tempo a stare vicini e hanno cercato di entrare un pò di più in relazione "stretta".
Sono molto contenta.