sabato 23 aprile 2016

Articolo protezione civile NOCTraversetolo


Leggi l'articolo on line de "Il Parmense" e scopri un grande progetto al quale lavoro da tanto tempo.



Ci sono momenti nella vita in cui ci sentiamo davvero parte di qualcosa di grande, qualcosa che fa la differenza. 
Per me, quei momenti si sono concretizzati nell'ingresso in Protezione Civile, settore cinofilia, ricerca dispersi.

So che potrebbe essere una sfida, ogni volta che si renderà necessario.
Sapere che qualcuno là fuori potrebbe aver bisogno di noi, sapere che ogni minuto potrebbe essere decisivo, mi fa sentire viva, presente, determinata. 

Con il mio fidato compagno a quattro zampe al mio fianco, potremmo essere chiamati ad affrontare boschi fitti, terreni impervi, e condizioni meteorologiche imprevedibili. 
Ma non saranno le difficoltà ad avere il sopravvento: saranno l'adrenalina, il senso di responsabilità, e, soprattutto, la speranza.
Lavorare nel settore cinofilia non è solo addestrare il cane: è costruire un legame unico, un'intesa che va oltre le parole. Sarò orgogliosa dei momenti in cui il mio cane capterà una traccia e io saprò che, insieme, stiamo facendo qualcosa di straordinario. 
Ogni ricerca, ogni intervento, sarà un'occasione per imparare, per crescere e per scoprire quanto potessimo essere resilienti, noi come squadra.
So che il nostro lavoro, come squadra e come binomio, non si fermerà mai alla fine della missione. 
Si tratterà anche di consolare famiglie, di condividere sorrisi di sollievo o lacrime di solidarietà. 
Sarà lì che capirò quanto sia importante il nostro impegno e sarà valsa la pena di ogni ora passata ad allenarci, ogni sacrificio. 
Essere parte della Protezione Civile mi sta insegnando il valore della comunità, della dedizione, e del credere in un obiettivo più grande di noi stessi. 
Ogni volta che indosso quella divisa, sento il peso e l’onore di rappresentare un gruppo di persone straordinarie, unite da un’unica missione: aiutare gli altri.
Ogni volta che ripenserò a quei giorni, sentirò un misto di nostalgia e gratitudine. 
La protezione civile non è solo un’esperienza: è una scuola di vita, un luogo in cui ho scoperto quanto possiamo essere forti quando lavoriamo insieme per il bene comune.
Se anche tu hai pensato di diventare volontario/a, ti incoraggio a seguire quella chiamata. 
Potresti scoprire dentro di te un potenziale che non immaginavi, e vivere emozioni che ti accompagneranno per sempre.

A tutti i miei compagni di squadra, a tutti coloro che credono nella forza del gruppo: grazie per aver reso possibile questo viaggio.



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