giovedì 12 luglio 2012

Un giovane labrador


Il caso classico per l'educatore: un giovane Labrador, esuberante, livello di attivazione emozionale piuttosto alto, scarsa capacità di autocontrollo e soprattutto, cosa assolutamente da non sottovalutare, scarsa possibilità di fare esperienze. Questo ovviamente non faceva che aumentare la sua eccitazione ed eccitabilità nei confronti delle nuove situazioni.
Purtroppo, come spesse volte accade, era stato scelto in base a voci "di corridoio", che descrivono questa razza come se fosse il cane per antonomasia: il Labrador è quasi l'icona simbolo del cane, forse insieme al Border Collie....
Quindi, nessuno aveva informato i giovani proprietari che da cucciolo non è semplice gestirlo, che crescere un Labrador richiede tanta pazienza, tanta calma e anche la capacità di gestire la propria frustrazione, perchè spesso si ha l'impressione che non maturino mai....
Una delle prime attività ha riguardato la gestione della ciotola della pappa da parte dei proprietari, per aiutare il cane ad acquisire i primi auto-controlli davanti a situazioni molto attraenti e soprattutto ho scelto di partire dalla cosa che più lo interessava perchè davanti a delle difficoltà nuove, il cane tendeva a chiudersi senza neanche provare a risolvere un piccolo problema.
Un altro compito che ho subito dato ai proprietari è stato quello di portare a passeggio il cane il più possibile e di annotare tutte le nuove esperienze vissute: il bar, l'automobile, il centro, il paese, il fiume... di modo che rimanesse una specie di cronaca di tutto ciò che facevano insieme.
Soprattutto ci siamo applicati per fargli conoscere altri cani e per fargli fare delle buone esperienze di socializzazione, che ormai abbiamo capito che non è solo gioco....
Abbiamo cercato di lavorare il più possibile fuori da casa e in un contesto urbano, per facilitare la gestione delle emozioni da parte del cane.
Infatti è importante saper riconoscere l'emozione che si scatena davanti ad un evento o contesto, come è altrettanto importante saper gestire quello che si prova, di modo che l'emozione si trasformi in sentimento e dia spazio ad una manifestazione comportamentale adeguata.
Spesse volte sembra che il cane sia fuori controllo, abbia perso la testa e non riesca più a ragionare su quello che deve fare e molto spesso è colpa delle emozioni che annebbiano la capacità di riflettere nelle circostanze.
Spesse volte è colpa dell'inesperienza e niente altro.
Soprattutto in soggetti facilmente eccitabili a causa dell'eccessiva voglia di relazionarsi e socializzare con l'esterno, è consigliabile all'interno del percorso educativo inserire tante esperienze in esterno a casa, perchè il cane possa vivere gli avvenimenti NON come se fossero fuori dall'ordinario.