mercoledì 6 aprile 2011

conseguenze di un' aggressione II parte. Insegnare la museruola.

Da quanto è successo al povero-piccolo-cane (Dorian) ormai sono passati circa 10 gg. ma ancora non ha ripreso completamente il suo stile di vita abituale. 
Il confine della sua irritabilità, vigilanza e tolleranza è veramente molto sottile. 
Ci sono cose che prima riusciva a gestire correttamente, come forme di gioco abbastanza provocatorie, estranei in casa, persone in lontananza, mentre ora tutto è amplificato e problematico. 
Ancora non è tranquillo ne in passeggiata ne in casa: preferisce dormire da solo giù nello studio dove lavoro e quando usciamo al guinzaglio mi sta vicino, vicino e quando si comporta così so che è preoccupato per qualche cosa! 
Dopo essermi arrabbiata tanto per la situazione che si è creata e per le attività che avevo impostato con lui che ora devono essere sospese, mi sono ripresa: ho smesso di essere semplicemente la sua proprietaria ed ho deciso di affrontare il percorso che dovremmo fare. 
Avevo già iniziato circa 2 anni fa a lavorare sulla museruola ed oggi mi sono decisa a mettergliela e a farlo camminare per qualche passo. 
Mi sono ricordata del lavoro fatto per insegnargli a farsi mettere l'antiparassitario e a farsi pulire le orecchie. 
Facevo queste operazioni prima di dargli la ciotola del cibo. Così ho fatto anche oggi: ho preparato le ciotole (anche quella di Paola) con lui presente, ho preso qualche crocchetta in mano e gli ho porto la museruola. 
Fin qui era già capace, perchè è da tanto tempo che lo faccio mangiare qualche mommino dentro la gabbia della museruola. Le ciotole erano sempre posate davanti a noi sul tavolo, ho chiuso i lacci e cercato di ignorare il più possibile le sue manifestazioni di disagio, con voce tranquilla ho preso le ciotole ed ho iniziato a chiamarlo per farlo camminare vicino a me per andare a mangiare. 
Ha esitato ad uscire dallo studio per attraversare un minuscolo pezzo di giardino, molto probabilmente per insicurezza, l'ho accarezzato ed incitato a seguirmi senza preoccuparsi di avere il muso chiuso, siamo arrivati a destinazione, gli ho chiesto di sedersi, ho tolto la museruola e gli ho dato da mangiare. 
Da ora in avanti prima di mangiare sarà sempre così. 
Mi ricordo che è stata dura anche insegnargli a farsi togliere le zecche: ho sempre avuto molta pazienza e ho SEMPRE insitito per avere la sua COLLABORAZIONE, perchè mi piace agire con il consenso del cane e attraverso la FIDUCIA. 
Così farò anche in questo caso: voglio che impariamo ad usare piacevolmente la museruola perchè non voglio dover rinunciare sempre a tanti momenti insieme per una difficoltà di gestione dovuta ad un trauma piuttosto profondo. 
Le mie riflessioni di questi giorni sono state in questa direzione: ogni individuo nel corso della vita è sottoposto ed esposto ad esperienze più o meno negative, che lasciano dei segni più o meno profondi. 
Ma per questo non bisogna rinchiudersi in se stessi senza poter osservare qual'è la realtà: questo voglio poter dare a Dorian, la POSSIBILITA' di stare nella realtà e la museruola non è altro che uno strumento di CHANCE. 
Ora devo riuscire a vedere le cose in questa prospettiva perchè è il mio amico e non voglio che si chiuda su di sè senza poter più vivere insieme.

Nessun commento:

Posta un commento

Ciao, piacere di conoscerti. Lasciami un commento.