Docente e formatrice, mi occupo di inclusione, linguaggi e didattica narrativa. Questo blog nasce dal desiderio condividere strumenti utili per chi vuole trasformare la propria passione in un’opportunità concreta, con strategie di comunicazione efficaci e autentiche. Vuoi imparare anche tu? Iscriviti alla newsletter e scopri i miei consigli!
lunedì 17 febbraio 2025
Come ho interpretato la griglia di valutazione concorso docenti orale PNRR1 2024
giovedì 13 febbraio 2025
Come ho fatto ad ottenere 95/100 al concorso docenti secondaria di primo grado
Oggi voglio condividere con te un importante risultato che ho ottenuto il 29 giugno 2024 alla prova orale del concorso docenti AA25 francese alla scuola secondaria di primo grado, Emilia Romagna.
Come ho ottenuto 95/100 alla prova orale del concorso docenti (senza sapere bene l'inglese!)
L'idea di non poter festeggiare quel giorno così particolare, mi ha motivata a dare il massimo: come per giustificare con qualcosa di estremamente positivo la mia assenza.
Certo non mi sarei mai aspettata di poter prendere il massimo dei punti possibili!
Eh già, perchè se guardi bene la griglia di valutazione e togli il punteggio massimo per la parte che riguarda la conoscenza della lingua inglese, ti accorgerai benissimo che il risultato al massimo degli ambiti valutati è proprio 95 su 100.
Quando ho visto il mio punteggio alla prova orale del concorso docenti, quasi non ci credevo!
Ricordo che ero ferma nel parcheggio di un autogrill di ritorno verso casa quando su spinta delle mie colleghe tramite messaggio telefonico, mi sono decisa ad aprire piattaforme online.
Sono scoppiata a piangere in preda alle forti emozioni: ero riuscita a realizzare il mio obiettivo!
Un risultato che mi ha riempita di orgoglio, soprattutto considerando che ho ottenuto il massimo su progettazione didattica, padronanza dei contenuti disciplinari e interazione orale in lingua francese.
Se sei in procinto di affrontare questa sfida e ti senti insicura su alcuni aspetti, voglio raccontarti la mia esperienza e darti qualche consiglio pratico per affrontare la prova con successo.
1. Padroneggiare la progettazione didattica
Ho investito molto tempo nel comprendere la differenza tra lezione, UD ed UdA.
Queste definizioni devono esserti molto chiare e devi saper bene come articolarle, con obiettivi precisi, strategie inclusive e metodologie attive.
In sede di colloquio ho dimostrato di saper adattare la didattica ai bisogni della classe, integrando strumenti digitali e tecniche innovative, come la flipped classroom e il cooperative learning.
2. Dimostrare una solida padronanza dei contenuti disciplinari
Ho studiato a fondo il programma che trovi nell'allegato A del bando di concorso alla tua classe disciplinare.
Ho approfondito sia gli aspetti teorici sia quelli pratici, per poter rispondere con sicurezza a qualsiasi domanda.
Il trucco? Creare schemi e mappe concettuali per organizzare i concetti e collegarli tra loro in modo logico e fluido.
4. Interazione orale sicura e coinvolgente
Ho fatto diverse simulazioni con colleghi e davanti allo specchio, lavorando sulla postura, sulla gestione del tempo e sulla capacità di rispondere in modo sintetico ma esaustivo.
La chiave è stata mantenere la calma e mostrare passione per l’insegnamento.
Consigli pratici
Il mio consiglio per chi affronta la prova orale:
- concentrati sui tuoi punti di forza nell'espressione in lingua straniera
- preparati con metodo sia una maschera della lezione simulata sia per i contenuti disciplinari
- esercitati a ripetere alcuni nodi fondamentali e generali della tua presentazione, come ad esempio l'ambiente di apprendimento o alcune metodologie didattiche che intenderai utilizzare
- credi in te stessa perchè sei una docente che si confronta con altri docenti
Anche se ci sono aspetti in cui ti senti meno sicura, puoi compensare con una preparazione solida e una presentazione efficace.
Se anche tu stai preparando il concorso e vuoi confrontarti, scrivimi in privato. Insieme possiamo costruire un percorso vincente!
venerdì 10 gennaio 2025
5 sane abitudini che possono trasformare la tua vita
Scopri con me, come Marta (la nostra protagonista di fantasia) ha cambiato la sua vita con 5 piccole azioni: la metamorfosi inizia da dentro.
Sentiva il peso dell’invisibilità.
Le parole, come semi, possono far sbocciare giardini rigogliosi.
La trasformazione: il risveglio dell'Essere donna.
E tu, sei pronta a piantare il primo seme del tuo cambiamento?
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by jplenio on pixabay |
martedì 7 gennaio 2025
Non devi scegliere tra la tua famiglia e te stessa: puoi avere entrambi.
Quante volte ti sei guardata allo specchio cercando la vera te stessa?
Quante volte hai pensato: "Dove ho messo i miei sogni? Perchè avevo studiato tanto da ragazza? Chi volevo essere?"
E' capitato anche a me, per tanto tempo
Se provo a realizzare ciò che sento, sconvolgerò gli equilibri della mia famiglia? Trascurerò i miei figli? Mio marito mi lascerà?
Guardandomi indietro, ho imparato una cosa importante: quando una mamma ritrova la sua felicità, tutto il resto migliora.
Il cambiamento fa paura, ma può essere dolcemente rivoluzionario.
Voglio condividere con te questo messaggio importante:
hai il diritto di essere felice come tutte le altre persone di questo mondo.
Non ti chiedo di fare salti nel vuoto e neanche di sconvolgere la tua routine.
All'epoca, se me lo avessero chiesto, non l' avrei fatto nemmeno io.
Alcuni cambiamenti richiedono tempo, quello necessario ad una giusta maturazione, che puoi stabilire soltanto tu.
Ti invito semplicemente a fare un passo piccolo, ma tuo.
Inizia con una lista.
Prenditi 10 minuti oggi per scrivere:
- tre cose che ami fare
- tre cose in cui ti senti brava
- tre cose che hai sempre sognato di fare
Questo piccolo suggerimento è il primo passo per ritrovare in te stessa dove si nascondono i tuoi sogni. A volte, sono lì, a un passo da te, pronti a rinascere.
La tua felicità non è un lusso: è una necessità, per te e per chi ti ama.
Tu sei il motore del tuo cambiamento. Sei pronta?
Scrivimi nei commenti un semplice "sì" quando sarai pronta.
sabato 28 dicembre 2024
Un nuovo anno sta per iniziare: ricomincia da te il 29 marzo 2025 a Parma.
Cosa vuoi fare di diverso? Quale parte di te vuoi far brillare l'anno prossimo?
Queste domande non sono solo un modo per riempire una pagina bianca o per darti qualche spunto di riflessione: sono un invito.
Un invito a guardarti dentro, a immaginare la donna che vuoi essere, a progettare un futuro dove sei tu la protagonista assoluta.
A volte, però, sembra impossibile, vero? Le giornate scorrono come un fiume in piena: bambini da accudire, casa da sistemare, bollette da pagare e un lavoro che non sempre è appagante...quando c'è...
E nel caos di tutto questo, i tuoi sogni? Dove sono finiti? Forse li hai messi in un angolo, magari pensando che non fosse il momento giusto, che ci fosse qualcosa di più urgente da fare.
Ma ti svelo un segreto: non c'è mai un momento perfetto: sei tu a creare il momento giusto!
E l'anno prossimo, tra qualche giorno, può essere l'anno in cui scegli di far brillare quella parte di te che hai nascosto per troppo tempo.
Il tuo riscatto inizia da una scelta.
E' successo anche a me: ad un certo punto ho percepito una voglia immensa di cambiare, di costruire qualcosa di mio, qualcosa che mi permettesse di essere indipendente e, al tempo stesso, presente per i miei figli.
Qualcosa che mi consentisse di sentirmi appagata e realizzata. Era una sfida, sì, ma è stata anche la decisione migliore che potessi prendere.
Non è stato facile. Ci sono stati momenti in cui mi sono sentita stanca, persa, con il dubbio di non essere abbastanza. Ma ogni piccolo passo avanti mi ha ricordato una cosa: non si tratta di essere perfetta, si tratta di essere costante, di credere in te stessa e di non mollare.
Puoi farlo anche tu!
Tu che stai leggendo queste righe, tu che ti senti bloccata in una vita che non ti rispecchia più, tu che vorresti fare di più ma non sai da dove cominciare... tu hai tutto quello che ti serve per cambiare.
Sì, hai letto bene: hai già dentro di te le risorse per farcela. Serve solo un po' di guida, un po' di supporto, e un piano chiaro: un progetto.
Il tuo progetto, che ti accompagnerà passo dopo passo, che ti aiuterà a trasformare i tuoi sogni in realtà.
Un anno per risplendere.
Immagina: tra un anno da oggi, il tuo progetto potrebbe essere realizzato e la tua storia potrebbe diventare un punto di riferimento per altre mamme come te.
Potresti essere la dimostrazione vivente che è possibile conciliare la vita familiare con un progetto lavorativo che ti fa sentire viva e soddisfatta.
Non è solo un sogno. È un obiettivo raggiungibile, se decidi di iniziare ora.
Ti invito a camminare con me
L'anno prossimo voglio vedere tutte voi brillare. Voglio che il 29 marzo 2025, quando ci incontreremo a Parma per l'evento aziendale Snep, sia un momento di celebrazione. Celebrazione di un percorso iniziato insieme, di traguardi raggiunti, di storie di riscatto e di speranza.
Non sarai sola. Sarà un viaggio che faremo insieme, con il cuore aperto e la voglia di creare qualcosa di unico. Ti darò strumenti pratici, ti mostrerò come utilizzare il tuo tempo al meglio, e ti aiuterò a costruire un progetto che non sia solo una fonte di guadagno, ma anche un mezzo per esprimere te stessa.
Allora, cosa vuoi fare di diverso?
Rispondi a queste domande oggi. Non domani, non il mese prossimo. Oggi. Scrivile su un foglio, urlale a te stessa davanti allo specchio, condividile nei commenti se ti va. Quale parte di te vuoi far brillare l'anno prossimo?
Io sono qui, pronta a camminare al tuo fianco, a condividere strumenti, idee e ispirazioni per rendere il 2025 il tuo anno.
Inizia ora. Il tuo riscatto comincia con una scelta.
venerdì 27 dicembre 2024
Le sfide che cambiano la vita: diventare mamma.
Due sfide, una più grande dell'altra, e io in mezzo a cercare di non perdere me stessa.
Diventare mamma significa mettere in pausa sogni e ambizioni per dedicarsi completamente alla famiglia.
Quando ero una ragazza, avevo tanti sogni nel cassetto, come forse ognuna di noi. Volevo viaggiare, scoprire il mondo, vivere esperienze che mi avrebbero resa libera e felice. Mi immaginavo a camminare tra le strade di Parigi, a studiare arte in Italia o magari a imparare a suonare il pianoforte in una piccola stanza di una città che non conoscevo ancora. Ma c’era un problema: non avevo le risorse per farlo. Studiavo con impegno, ma i soldi scarseggiavano, e spesso dovevo scegliere tra un libro e un paio di scarpe nuove.
Non vedevo l'ora di finire l'Università e di sposarmi, perchè pensavo che avrei avuto più risorse insieme a qualcuno.
Ho sempre creduto nel detto "l'unione fa la forza".
Ma la realtà, mi è arrivata addosso senza chiedere scusa, tanto che ogni sogno sembrava allontanarsi sempre di più, sostituito da un senso di responsabilità che mi pesava sulle spalle.
La gioia immensa di essere mamma si è mescolata alle rinunce e ai sacrifici per crescere una creatura così piccola e bisognosa. Ogni giorno era una lotta tra il desiderio di essere la madre migliore possibile e la consapevolezza che qualcosa di me stessa si stava perdendo. Guardavo le mie coetanee che viaggiavano, uscivano, inseguivano i loro sogni, mentre io rimanevo a casa, circondata da pannolini, poppate e notti insonni e un corpo che non riconoscevo.
E, anche se l’amore per mio figlio riempiva il mio cuore, non potevo fare a meno di sentire una punta di amarezza. Mi sentivo intrappolata, come se la vita scorresse davanti a me e io fossi solo una spettatrice.
La solitudine era forse la parte più difficile. Non avere accanto qualcuno che capisse davvero cosa stessi vivendo, qualcuno con cui condividere il peso delle responsabilità e dei sogni infranti, mi faceva sentire invisibile. C’erano giorni in cui mi chiedevo se sarei mai riuscita a trovare uno spazio per me stessa, a recuperare quei sogni che avevo messo da parte e a riprendere il corpo che mi apparteneva da sempre.
Ma poi è successo qualcosa. Ho capito che, anche se il mio percorso era diverso, non era meno importante. Ho smesso di guardare la vita degli altri e ho iniziato a concentrarmi sulla mia. Ho deciso che meritavo il mio riscatto, nonostante tutto.
È stato un cammino lungo e difficile, fatto di piccoli passi: iniziare a credere di nuovo in me stessa, ritagliarmi momenti di tempo per coltivare le mie passioni, imparare nuove competenze, ricostruire la mia identità oltre al ruolo di madre. E lentamente, ho iniziato a sentirmi viva, a vedere che il cambiamento è possibile anche quando sembra tutto perduto.
Oggi, quando guardo indietro, non vedo più solo rinunce e sacrifici. Vedo forza, resilienza e la prova che noi donne possiamo trasformare anche le situazioni più difficili in opportunità per rinascere. Non è mai troppo tardi per riprendere in mano la nostra vita, per inseguire i nostri sogni e costruire qualcosa che ci faccia sentire orgogliose di noi stesse.
Anche tu ti senti intrappolata e senti che la vita sta scorrendo davanti a te senza darti la possibilità di esprimerti?
Non sei sola. Il riscatto è possibile. Puoi riprenderti i tuoi sogni, un passo alla volta. E io sono qui, pronta a camminare accanto a te in questo percorso.
È stata proprio quella doppia sfida a farmi capire quanto siamo forti noi donne.
domenica 1 settembre 2024
7 bias valutativi tipici del settore cinofilia che ti fanno perdere clienti
Bias Valutativi: come riconoscerli e migliorare il rapporto con i tuoi clienti
Nella tua attività di professionista cinofilo, la relazione con il cliente è cruciale. La fiducia che riesci a instaurare con i proprietari dei cani può fare la differenza tra un cliente occasionale e uno che ti raccomanda a tutti i suoi amici. Ma sapevi che il modo in cui interpreti le informazioni e giudichi le situazioni può essere influenzato da bias valutativi che neppure sai di avere?
Scopriamo insieme cosa sono i bias valutativi
- nel rapporto con i clienti
- o durante la valutazione del comportamento di un cane
Ad esempio, un cliente che si presenta con un cane che abbaia molto potrebbe essere subito etichettato come "padrone poco competente" o "cane problematico". Tuttavia, questo pregiudizio può impedirti di vedere le vere cause del comportamento e di proporre la soluzione più efficace.
Quali sono i bias valutativi più comuni nel settore cinofilo?
Bias di conferma. Tendi a cercare informazioni che confermano le tue idee preesistenti. Se pensi che una certa razza di cane sia difficile da gestire, potresti dare più peso a comportamenti problematici, ignorando quelli positivi.
Effetto alone. Se un cliente ti sembra competente e amichevole, potresti sottovalutare alcuni problemi nel comportamento del cane, attribuendoli a fattori esterni invece che a una possibile lacuna nel processo di apprendimento.
Bias di reciprocità. Sei più incline a offrire valutazioni positive o sconti se un cliente si mostra particolarmente gentile o ti ha fatto un favore in passato. Questo può portarti a fare concessioni che potrebbero non essere sempre nel tuo interesse a lungo termine.
Bias di somiglianza. Tendi a sopravvalutare clienti che hanno forti caratteristiche in comune con te. Magari lo stesso cane.
Bias di proiezione. Sei incline a proiettare sui tuoi clienti le tue convinzioni.
Bias della negatività. La tua attenzione è rivolta soprattutto a scovare gli elementi negativi della relazione cane-proprietario che hai davanti. A seguito di questa distorsione, durante il percorso educativo, non ti soffermi a valorizzare i successi del tuo cliente. E senza che tu te ne renda pienamente conto, lo porti ad allontanarsi.
Bias dell'ancoraggio. Ti limiti a valutare una manciata di elementi, che diventano il tuo punto di confronto per valutare tutto il resto.
Come riconoscere e superare i bias
Riconoscere i bias è il primo passo per superarli. Ecco alcune strategie pratiche che puoi adottare:
- Autovalutazione consapevole. Prima di formulare un giudizio, fermati un momento e chiediti se stai basando la tua opinione su dati oggettivi o su pregiudizi. Tenere un diario di bordo per ogni cliente potrebbe essere un buon espediente. Spesso quando mettiamo su carta (o su file) le nostre riflessioni, queste diventano più concrete come per magia.
- Richiedi un parere esterno. Confrontati con un collega. Spesso, un occhio esterno può aiutarti a vedere le cose da una prospettiva diversa. Due chiacchiere con un amico/collega che condivide con te la tua stessa vision, sicuramente è di aiuto per strutturare una valutazione più obiettiva.
- Formazione continua. Partecipare a corsi di formazione su temi come la psicologia del cliente, strategie di comunicazione efficace, counselor o coaching, intelligenza emotiva applicata al marketing, possono aiutarti a ridurre l'influenza dei bias nelle tue valutazioni.
Ricorda che i bias valutativi influiscono sui tuoi profitti
Un professionista cinofilo che riconosce e gestisce i propri bias è in grado di offrire un servizio più equo e personalizzato. Questo non solo migliora il rapporto con i clienti, ma aumenta anche la loro fiducia e soddisfazione, portando a un passaparola positivo e, di conseguenza, a maggiori entrate.
Un cliente soddisfatto è più incline a investire nei tuoi servizi e a raccomandarti ad altri.
Essere consapevoli che è facile cadere in errori valutativi e saperli gestire non solo migliora la tua professionalità, ma ti permette di costruire rapporti più solidi con i clienti.
Sicuramente, in un settore competitivo come quello cinofilo, questo può fare la differenza tra una carriera stagnante e un business in crescita.
Inizia a seguire questo blog per i continui aggiornamenti e fissa una consulenza con me per migliorare la tua performance coi clienti.
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