lunedì 17 febbraio 2025

Come ho interpretato la griglia di valutazione concorso docenti orale PNRR1 2024

Massimizza il tuo voto: strategie per leggere e usare al meglio la griglia di valutazione per le prove concorsuali.


Uno degli strumenti più sottovalutati dagli apprendenti, ma che può fare davvero la differenza nel risultato finale, è la griglia di valutazione. 
Questa tabella a volte viene vista solo come un documento burocratico, mentre in realtà è la mappa dettagliata dei criteri con cui verrà valutato il lavoro prodotto da ogni studente.
E quindi anche per te che stai preparando la prova del concorso orale per docenti, è fondamentale per ottenere il punteggio migliore per te!

Per questo motivo, leggerla attentamente e usarla in modo strategico ti permetterà di prepararti nei punti fondamentali.
A questo proposito ti lascio il collegamento ai quadri di riferimento  per la valutazione della prova orale pubblicati sul sito del MIUR.
Ti consiglio di aprire la tua classe di concorso e di scaricarti quella di tuo interesse.
Per me ad esempio, sono quelle relative ad AA25 ed AA24, francese per la scuola di primo e di secondo grado.

Ora ti spiego i passaggi di come ho sfruttato al massimo le griglie di valutazione e come ho potuto ottenere il 95/100 senza essere molto forte nella parte relativa alla conversazione in lingua inglese.  
Ti lascio il link di collegamento diretto al post.
Come ti ho sempre detto, ho molte lacune in lingua inglese e ho dovuto considerare questo fattore per potenziare gli altri ambiti di valutazione.

Vediamo il dettaglio di ogni passaggio. 


1. Perché è importante leggere la griglia di valutazione prima di iniziare a progettare la presentazione.

Immagina di dover affrontare una verifica o una presentazione: se sai esattamente su cosa verrai giudicato, puoi concentrarti sugli aspetti più rilevanti ed evitare errori banali. 
La griglia di valutazione indica chiaramente quali elementi saranno considerati e come verranno assegnati i punti. Ignorarla significa lasciare al caso parte del tuo risultato.

Prima di metterti al lavoro su un compito scritto, un progetto o un’interrogazione, prendi tempo per leggere attentamente la griglia. Analizza ogni criterio e chiediti: "Sto rispondendo a tutte le richieste?"

2. Suddividi il lavoro in base ai criteri di valutazione

Se la griglia valuta contenuto, struttura, correttezza linguistica e originalità, suddividi il tuo studio o la preparazione in queste aree. Dedica il giusto tempo a ciascuno di questi aspetti, senza tralasciarne nessuno.
Fai attenzione al lessico specifico della tua classe di concorso ed anche a quello relativo all'ambito scolastico: impara bene la definizione di lezione, UDA e UD, progettazione e non programmazione e così discorrendo.
L'ambito 2 "Padronanza dei contenuti disciplinari in relazione alle competenze metodologiche" riporta tra nel criterio di valutazione più alto l'adeguatezza, oltre alla conoscenza, della dimensione disciplinare contestualizzata.


3. Fai un check costante durante la stesura e il controllo finale prima della discussione

Prima di consegnare un elaborato o prima della sessione di una prova orale, rileggi la griglia e confrontala con il tuo lavoro. Hai rispettato tutti i punti richiesti? Hai raggiunto il livello più alto in ogni categoria?
Cerca chiarimenti e confrontati.
Se qualche criterio non ti è chiaro, non esitare a chiedere o cercare in autonomia spiegazioni. 
Durante la lettura attenta della griglia di valutazione, ho chiesto supporto ai miei punti riferimento vicini: amici, parenti, colleghi, esperienze dirette di candidati.
Tuttavia, quando queste non mi sono sembrate sufficienti a colmare i miei dubbi, mi sono rivolta a siti o canali Youtube professionali ed affidabili dedicati all'argomento.
Capire meglio cosa si aspettasse la commissione di chi mi valutava mi ha permesso di prepararmi in modo più mirato r dunque efficace.
 
4. Usa la griglia per migliorare nel tempo

Dopo ogni passaggio del tuo elaborato, confronta il tuo ipotetico risultato con la griglia. 
Quanto daresti alla tua performance?
Analizza attentamente e obiettivamente il tuo prodotto.
Dove sono i punti di forza e di debolezza della tua trattazione?
Hai rispettato tutti i descrittori nel loro punteggio massimo?


5. Organizzazione e programmazione: la chiave del successo

Essere consapevoli della griglia di valutazione non significa solo puntare a un buon voto, ma anche imparare a organizzare il proprio lavoro in modo più efficace. 
Questa è un'abilità fondamentale non solo per la scuola, ma per la vita: sapere su cosa concentrarsi, stabilire priorità e distribuire le energie in modo intelligente sono competenze che ti torneranno utili in qualsiasi ambito.
Da docente, vedo spesso studenti impegnarsi molto, ma senza una chiara direzione. 
Conoscere la griglia di valutazione ti permette di trasformare l’impegno in risultati concreti, evitando di disperdere tempo ed energie. 
Studiare non significa solo memorizzare, ma imparare a lavorare in modo strategico per raggiungere i propri obiettivi. 
E la griglia di valutazione è un ottimo punto di partenza!

6. Il punto debole

Come ti dicevo, il mio punto di maggiore fragilità è stato nella parte in inglese.
Tuttavia osservando i criteri valutativi, sono riuscita a portarmi a casa un buon 5 punti.
Ti svelo questo segreto.
All'inizio pensavo di dover riuscire a parlare perfettamente in lingua inglese, in quanto il bando di concorso è molto chiaro indicando il livello di competenza nel B2 del QCER.
La cosa mi ha preoccupata veramente molto: impossibile imparare una lingua fino a quel livello in poco tempo e con poca concentrazione.

La prima cosa che ho fatto è stato un test di autovalutazione degli apprendimenti di inglese, che è risultata in A2.
Già un inizio mi sono detta!

Osservando bene i descrittori ho constato che avrei potuto inserirmi in "Comprende, espone e interagisce in modo schematico con inesattezza lessicali [...]" 
Ti lascio scoprire il resto al link che ti ho indicato, l'importante è che a questo punto ti sia chiaro come ho sfruttato i criteri di valutazione per focalizzare la mia preparazione.

Se ancora qualche passaggio ti risulta nebuloso, scrivimi in privato e facciamo chiarezza!



giovedì 13 febbraio 2025

Come ho fatto ad ottenere 95/100 al concorso docenti secondaria di primo grado

Oggi voglio condividere con te un importante risultato che ho ottenuto il 29 giugno 2024 alla prova orale del concorso docenti AA25 francese alla scuola secondaria di primo grado, Emilia Romagna.


traccia lezione simulata



Come ho ottenuto 95/100 alla prova orale del concorso docenti (senza sapere bene l'inglese!)


Ho sostenuto la prova orale del concorso PNRR1 in una data veramente molto speciale, perchè è il compleanno di una persona che mi sta molto a cuore.
L'idea di non poter festeggiare quel giorno così particolare, mi ha motivata a dare il massimo: come per giustificare con qualcosa di estremamente positivo la mia assenza.
Certo non mi sarei mai aspettata di poter prendere il massimo dei punti possibili!
Eh già, perchè se guardi bene la griglia di valutazione e togli il punteggio massimo per la parte che riguarda la conoscenza della lingua inglese, ti accorgerai benissimo che il risultato al massimo degli ambiti valutati è proprio 95 su 100.
Quando ho visto il mio punteggio alla prova orale del concorso docenti, quasi non ci credevo! 
Ricordo che ero ferma nel parcheggio di un autogrill di ritorno verso casa quando su spinta delle mie colleghe tramite messaggio telefonico, mi sono decisa ad aprire piattaforme online.
Sono scoppiata a piangere in preda alle forti emozioni: ero riuscita a realizzare il mio obiettivo!
Un risultato che mi ha riempita di orgoglio, soprattutto considerando che ho ottenuto il massimo su progettazione didattica, padronanza dei contenuti disciplinari e interazione orale in lingua francese.

Se sei in procinto di affrontare questa sfida e ti senti insicura su alcuni aspetti, voglio raccontarti la mia esperienza e darti qualche consiglio pratico per affrontare la prova con successo.

1. Padroneggiare la progettazione didattica

Uno degli aspetti fondamentali della prova orale è la capacità di strutturare una lezione simulata efficace. 
Ho investito molto tempo nel comprendere la differenza tra lezione, UD ed UdA.
Queste definizioni devono esserti molto chiare e devi saper bene come articolarle, con obiettivi precisi, strategie inclusive e metodologie attive. 
In sede di colloquio ho dimostrato di saper adattare la didattica ai bisogni della classe, integrando strumenti digitali e tecniche innovative, come la flipped classroom e il cooperative learning.

2. Dimostrare una solida padronanza dei contenuti disciplinari

La conoscenza della mia disciplina è stata la mia forza. 
Ho studiato a fondo il programma che trovi nell'allegato A del bando di concorso alla tua classe disciplinare. 
Ho approfondito sia gli aspetti teorici sia quelli pratici, per poter rispondere con sicurezza a qualsiasi domanda. 
Il trucco? Creare schemi e mappe concettuali per organizzare i concetti e collegarli tra loro in modo logico e fluido.


3. Comprensione e produzione nella lingua di riferimento

Ho esposto la mia lezione simulata in lingua francese dimostrando la capacità di interagire, di rispondere, di esporre e di argomentare ogni parte della mia presentazione.
Ho mantenuto la pronuncia corretta, la correttezza grammaticale e l'appropriatezza lessicale.
Sei come me una docente di lingua francese e sono sicura che vuoi trasmettere attraverso la tua azione didattica la passione per la disciplina. 

4. Interazione orale sicura e coinvolgente

Anche se l’inglese non è il mio punto forte, ho puntato tutto su una comunicazione chiara, sicura e professionale. 
Ho fatto diverse simulazioni con colleghi e davanti allo specchio, lavorando sulla postura, sulla gestione del tempo e sulla capacità di rispondere in modo sintetico ma esaustivo. 
La chiave è stata mantenere la calma e mostrare passione per l’insegnamento.

Consigli pratici

Il mio consiglio per chi affronta la prova orale:

  • concentrati sui tuoi punti di forza nell'espressione in lingua straniera
  • preparati con metodo sia una maschera della lezione simulata sia per i contenuti disciplinari
  • esercitati a ripetere alcuni nodi fondamentali e generali della tua presentazione, come ad esempio l'ambiente di apprendimento o alcune metodologie didattiche che intenderai utilizzare
  • credi in te stessa perchè sei una docente che si confronta con altri docenti

Anche se ci sono aspetti in cui ti senti meno sicura, puoi compensare con una preparazione solida e una presentazione efficace.


Se anche tu stai preparando il concorso e vuoi confrontarti, scrivimi in privato. Insieme possiamo costruire un percorso vincente!

venerdì 17 gennaio 2025

Credi in te anche quando tutto va a rotoli: come restare in focus sull'obiettivo

 


Mantieni la concentrazione anche nei momenti di down 


Ti è mai capitato quel momento in cui sembra proprio che tutto vada storto? 
Quel giorno in cui apri il frigo e… niente di buono, il telefono cade, piove quando hai dimenticato l’ombrello e il tuo capo ti chiama proprio mentre stai per uscire, oppure studi per ore e non ti rimane niente in mente? 

La tentazione di mollare si insinua nei tuoi pensieri, e mano a mano che le sfortune si ammucchiano, si fa sempre più forte.

Tranquy, succede a tutti. 
E sai cosa? 
Anche se sembra che l’universo si sia coalizzato contro di te, c’è un modo per non perdere la fiducia in te stess*: fidati di Te! 
Rimani in piedi anche se tutto in quel momento attorno a te scricchiola.

Quando la vita ti gioca brutti scherzi, la prima cosa che rischi è dubitare di te stess*. 
Ma la verità è che la sfortuna non ha nulla a che vedere con il tuo valore.
La vita è imprevedibile e ha tanto da insegnarci, anche nei modi più strani.

Hai già letto La legge di Murphy
Se non lo hai fatto ti lascio il link al libro, altrimenti facciamo insieme un rapido ripassino dei punti focali.

3 Modi per tenere alta la fiducia 
(anche in una giornata proprio no)


1. Ridi (anche se ti tremano le ginocchia)

Prendila con ironia: se la tua torta cade sempre dalla parte sbagliata, forse fa solo parte della sceneggiatura.
A volte il disastro è solo un segnale che sei viva e stai facendo sul serio. 
Ridere di sé stessi è il primo passo per non farsi schiacciare.


2. Ricorda i tuoi piccoli successi

Focalizzati su ciò che puoi controllare: non puoi controllare l'esito di un esame (ad esempio) ma puoi controllare il tuo impegno.
Ogni giorno hai fatto qualcosa di buono, anche se non sembra: è il carburante per il futuro.
Sono i piccoli gesti quotidiani che costruiscono la fiducia per raggiungere le piccole vittorie. 

3. Fai un piano: questa situazione non durerà per sempre. 

Non puoi prevedere tutto, ma puoi prepararti: il momento down è un capitolo della tua storia, non tutto il libro.
Coltiva piccole strategie segrete salva fiducia e serenità, che ti aiuteranno nei momenti bui a ritrovare l'energia giusta per lo slancio.


Ricordati: ogni prova è un’occasione per dimostrare a te stess* quanto vali.

Quindi alza la testa, sorridi e preparati a trasformare ogni “disastro” in un nuovo inizio.


Spoiler: la fatica che senti oggi è il prezzo del sorriso che farai domani.
Un giorno non lontano (molto meno lontano di quanto pensi) guarderai indietro e dirai: “Ho fatto bene a non mollare.”

Ti va di condividere i tuoi "antidoti" anti-momento down? Raccontami nei commenti come hai fatto a rialzarti!

venerdì 10 gennaio 2025

5 sane abitudini che possono trasformare la tua vita

Scopri con me, come Marta (la nostra protagonista di fantasia) ha cambiato la sua vita con 5 piccole azioni: la metamorfosi inizia da dentro.



alano arlecchino
Erin, che mi hai spiegato la dolcezza



Da qualche tempo, Marta percepiva quella sensazione di malessere inspiegabile, come un seme rimasto troppo a lungo sotto terra, avvolto dall'ombra di una routine che non le apparteneva più. 

Sentiva il peso dell’invisibilità.

Poi, un giorno, neanche più riesce a ricordare come sia potuto accadere, ha deciso che fosse giunto il momento di muovere i primi, piccoli passi verso il cambiamento. 
Ha iniziato da cinque semplici gesti, ma potenti, che hanno nutrito la sua crescita, permettendole di sbocciare. 

1. Tutto è iniziato ascoltando il suo respiro: profondo, lento, vivo, potente.
Come il vento che accarezza le foglie all’alba, Marta ha lasciato che l’aria fresca le riempisse i polmoni e spazzasse via la pesantezza dei pensieri stagnanti. Ogni inspirazione era un nuovo inizio, ogni espirazione un lasciar andare.

2. Ogni boccata d'aria nutriva la sua mente con immagini di parole nuove, che sbocciavano come fiori delicati, profumati, colorati. 

Le parole, come semi, possono far sbocciare giardini rigogliosi.


E Marta ha imparato ad innaffiare la sua mente con pensieri luminosi e voci ispiranti, lasciando che la sua anima si colorasse di nuova energia.

3. Ha coltivato il silenzio
Come la rugiada che si posa lieve sul prato prima dell’alba, il silenzio ha reso più limpide le sue intuizioni. 
Ha imparato ad ascoltarsi, a percepire la sua essenza, a riconoscere i battiti del cuore come note di una melodia segreta.

4. Ha fatto spazio alla gratitudine, inalata a pieni polmoni.
Ogni giorno ha cercato un motivo per dire grazie alla SUA vita:  ha trasformato la sua prospettiva, rendendo più luminose anche le giornate nuvolose.

5. Si è librata finalmente al Sole, muovendosi al ritmo della danza della vita.
Così come un ramo non nutre nessun timore ad allungarsi verso il cielo, Marta ha preso coraggio nel protendersi verso nuovi orizzonti. 
Il cielo, il movimento, l'aria: un Inno alla Vita vibrante, partecipe al Tutto.

La trasformazione: il risveglio dell'Essere donna.


Oggi Marta sente le sue radici al sicuro nella Madre Terra ed è come un albero libero di svilupparsi, il suo tronco è più forte, le sue foglie sono portatrici di nuova energia. 

E tu, sei pronta a piantare il primo seme del tuo cambiamento?


Scrivimi subito per sapere dirmi a che punto sei.


alberi
by jplenio on pixabay



martedì 7 gennaio 2025

Non devi scegliere tra la tua famiglia e te stessa: puoi avere entrambi.

Quante volte ti sei guardata allo specchio cercando la vera te stessa?

Quante volte hai pensato: "Dove ho messo i miei sogni? Perchè avevo studiato tanto da ragazza? Chi volevo essere?"

Adesso, sei diventata una mamma straordinaria, hai fatto sacrifici immensi per essere il pilastro della tua famiglia. 
Ti occupi con attenzione dei tuoi bambini, della tua casa e del tuo compagno.
E poi, quando ti corichi la sera, stanca e distrutta, c’è quella vocina dentro di te che si fa spazio tra i pensieri. 
È lì per ricordarti chi sei davvero e quali erano i tuoi sogni, quelli che aspettano ancora di essere raggiunti.

E' capitato anche a me, per tanto tempo


Ma lascia che te lo dica: non devi rinunciare a te stessa per amare chi ti sta accanto.

Ricordi perchè ho iniziato la mia prima attività come istruttrice cinofila?
Avevo il bisogno di trovare un lavoro che mi consentisse di stare accanto ai miei figli.
Tuttavia nel cuore, custodivo lo stesso dubbio che forse hai anche tu ora e ripetevo a me stessa:

Se provo a realizzare ciò che sento, sconvolgerò gli equilibri della mia famiglia? Trascurerò i miei figli? Mio marito mi lascerà?

Guardandomi indietro, ho imparato una cosa importante: quando una mamma ritrova la sua felicità, tutto il resto migliora.

Il cambiamento fa paura, ma può essere dolcemente rivoluzionario.

Sì, cambiare fa paura. È normale. 

Ma sai cosa mi ha spaventata di più un giorno? 
Il timore che avrei potuto guardarmi allo specchio ed accorgermi di aver perso l’occasione di essere la donna e la mamma che volevo davvero essere.

Non ti sto dicendo di stravolgere tutto o di lasciare i tuoi figli per inseguire i tuoi sogni. 
Ti sto solamente dicendo che puoi costruire qualcosa di straordinario senza rinunciare alla tua famiglia.
Ho scelto di diventare istruttrice cinofila perché era l’unico lavoro che mi permetteva di stare con i miei figli, ma i miei sogni erano nascosti, così in profondità che nemmeno io riuscivo più a vederli. 
Ci sono voluti anni per ritrovarli e farli splendere di nuovo, finalmente oggi sono qui, più vivi che mai!

Voglio condividere con te questo messaggio importante: 
hai il diritto di essere felice come tutte le altre persone di questo mondo.

Essere una mamma non significa mettere sempre te stessa all’ultimo posto. 

Al contrario, il tuo esempio potrà essere una lezione di vita anche per i tuoi figli. 
Stai mostrando loro che è possibile inseguire i propri sogni senza sacrificare ciò che conta di più.

Non ti chiedo di fare salti nel vuoto e neanche di sconvolgere la tua routine.

All'epoca, se me lo avessero chiesto, non l' avrei fatto nemmeno io.

Alcuni cambiamenti richiedono tempo, quello necessario ad una giusta maturazione, che puoi stabilire soltanto tu.

Ti invito semplicemente a fare un passo piccolo, ma tuo. 




Inizia con una lista. 

Prenditi 10 minuti oggi per scrivere:

  • tre cose che ami fare
  • tre cose in cui ti senti brava
  • tre cose che hai sempre sognato di fare

Questo piccolo suggerimento è il primo passo per ritrovare in te stessa dove si nascondono i tuoi sogni. A volte, sono lì, a un passo da te, pronti a rinascere.

La tua felicità non è un lusso: è una necessità, per te e per chi ti ama.

Tu sei il motore del tuo cambiamento. Sei pronta?

Scrivimi nei commenti un semplice "sì" quando sarai pronta. 

venerdì 3 gennaio 2025

Il diario di bordo: il tuo alleato per studiare meglio il francese

Diario di bordo nell'apprendimento del francese: a cosa serve e come si usa 

(anche con DSA o ADHD)

Studiare una lingua straniera come il francese può sembrare una sfida.
Alla scuola secondaria di II grado i tuoi figli hanno poco tempo, tante materie e magari anche difficoltà di concentrazione. 
Ma esiste uno strumento semplice e potente che può fare la differenza: il diario di bordo.

Cos’è il Diario di Bordo:


è un quaderno (cartaceo o file digitale) dove si possono annotare gli argomenti di studio, il come si studia e il come ci si sente mentre durante le fasi degli apprendimenti.
 

Non è un diario personale, ma uno strumento per monitorare il percorso di apprendimento.


Serve per:


  • Tenere traccia di ciò che si è imparato
  • Capire quali sono le difficoltà che ostacolano gli apprendimenti
  • Migliorare il metodo di studio passo dopo passo

Perché è utile con DSA o ADHD?


  • aiuta nell'organizzazione: non sapere da dove iniziare. Nel diario di bordo si scrivono obiettivi chiari per ogni sessione;
  • aiuta nella memorizzazione: le parole nuove scappano via subito, invece adesso sono riscritte e sintetizzate pronte per essere fissate;
  • aiuta a resistere alle distrazioni continue: col diario di bordo è possibile programmare pause e valutare quanto sei stato concentrato
  • aiuta a non perdere il filo dello studio, perchè resta traccia scritta di ogni progresso di apprendimento

Come si usa il diario di bordo per il lo studio del francese?


All’inizio della settimana:

  • Scrivi gli argomenti da studiare (es. “les articles définis”, “vocabulaire de la maison”)
  • Indica gli obiettivi (es. “imparare 10 parole nuove e usarle in una frase”)


Ogni giorno di studio:

  • Data e orario
  • Cosa hai fatto (es. “ascoltato audio”, “letto dialogo a pag. 35”)
  • Come ti sei sentito (es. “concentrato 7/10”, “difficile capire la pronuncia”)


Fine settimana:

  • Una riga su cosa hai imparato
  • Una nota su cosa migliorare (es. “ripetere vocaboli a voce alta”)
  • Una frase in francese che sai dire meglio di lunedì!



Consigli per renderlo efficace:


  • Usa colori diversi per le attività (compiti, obiettivi raggiunti, difficoltà, concentrazione, strategie, aiuti...)
  • Aggiungi icone o emoji per rendere la pagina più visiva
  • Non scrivere romanzi: bastano poche righe chiare


Perché funziona?


Perché ti costringe a fermarti e riflettere sul tuo apprendimento. 
Non studi solo per “fare i compiti”, ma diventi protagonista del tuo percorso. 


Prova da subito: prendi un quaderno e inizia il tuo diario di bordo.
Alla fine della settimana, nota se ti senti più organizzato e meno confuso.

Scrivimi nei commenti quale modello hai scelto per iniziare subito ad essere protagonista del tuo percorso di apprendimento!

sabato 28 dicembre 2024

Un nuovo anno sta per iniziare: ricomincia da te il 29 marzo 2025 a Parma.


Cosa vuoi fare di diverso? Quale parte di te vuoi far brillare l'anno prossimo?

Queste domande non sono solo un modo per riempire una pagina bianca o per darti qualche spunto di riflessione: sono un invito. 

Un invito a guardarti dentro, a immaginare la donna che vuoi essere, a progettare un futuro dove sei tu la protagonista assoluta.

A volte, però, sembra impossibile, vero? Le giornate scorrono come un fiume in piena: bambini da accudire, casa da sistemare, bollette da pagare e un lavoro che non sempre è appagante...quando c'è...

E nel caos di tutto questo, i tuoi sogni? Dove sono finiti? Forse li hai messi in un angolo, magari pensando che non fosse il momento giusto, che ci fosse qualcosa di più urgente da fare.

Ma ti svelo un segreto: non c'è mai un momento perfetto: sei tu a creare il momento giusto!

E l'anno prossimo, tra qualche giorno,  può essere l'anno in cui scegli di far brillare quella parte di te che hai nascosto per troppo tempo.

Il tuo riscatto inizia da una scelta.

E' successo anche a me: ad un certo punto ho percepito una voglia immensa di cambiare, di costruire qualcosa di mio, qualcosa che mi permettesse di essere indipendente e, al tempo stesso, presente per i miei figli. 

Qualcosa che mi consentisse di sentirmi appagata e realizzata. Era una sfida, sì, ma è stata anche la decisione migliore che potessi prendere.

Non è stato facile. Ci sono stati momenti in cui mi sono sentita stanca, persa, con il dubbio di non essere abbastanza. Ma ogni piccolo passo avanti mi ha ricordato una cosa: non si tratta di essere perfetta, si tratta di essere costante, di credere in te stessa e di non mollare.

Puoi farlo anche tu!

Tu che stai leggendo queste righe, tu che ti senti bloccata in una vita che non ti rispecchia più, tu che vorresti fare di più ma non sai da dove cominciare... tu hai tutto quello che ti serve per cambiare.

Sì, hai letto bene: hai già dentro di te le risorse per farcela. Serve solo un po' di guida, un po' di supporto, e un piano chiaro: un progetto.

Il tuo progetto, che ti accompagnerà passo dopo passo, che ti aiuterà a trasformare i tuoi sogni in realtà.

Un anno per risplendere. 

Immagina: tra un anno da oggi, il tuo progetto potrebbe essere realizzato e la tua storia potrebbe diventare un punto di riferimento per altre mamme come te. 

Potresti essere la dimostrazione vivente che è possibile conciliare la vita familiare con un progetto lavorativo che ti fa sentire viva e soddisfatta.

Non è solo un sogno. È un obiettivo raggiungibile, se decidi di iniziare ora.

Ti invito a camminare con me

L'anno prossimo voglio vedere tutte voi brillare. Voglio che il 29 marzo 2025, quando ci incontreremo a Parma per l'evento aziendale Snep, sia un momento di celebrazione. Celebrazione di un percorso iniziato insieme, di traguardi raggiunti, di storie di riscatto e di speranza.

Non sarai sola. Sarà un viaggio che faremo insieme, con il cuore aperto e la voglia di creare qualcosa di unico. Ti darò strumenti pratici, ti mostrerò come utilizzare il tuo tempo al meglio, e ti aiuterò a costruire un progetto che non sia solo una fonte di guadagno, ma anche un mezzo per esprimere te stessa.

Allora, cosa vuoi fare di diverso?

Rispondi a queste domande oggi. Non domani, non il mese prossimo. Oggi. Scrivile su un foglio, urlale a te stessa davanti allo specchio, condividile nei commenti se ti va. Quale parte di te vuoi far brillare l'anno prossimo?

Io sono qui, pronta a camminare al tuo fianco, a condividere strumenti, idee e ispirazioni per rendere il 2025 il tuo anno.

Inizia ora. Il tuo riscatto comincia con una scelta.