martedì 11 febbraio 2014

Come abituare un cane adottato alla vita cittadina.











Piccoli grandi passi in giro per Parma! 
Siamo partite da un posticino tranquillo ed a un orario dove non ci fosse troppo traffico di persone, cani ed automobili. 
Abbiamo attraversato il parco cittadino perché so che la fa sentir tranquilla vedere come si comportano i suoi simili; abbiamo indossato un guinzaglio estendibile per aver maggior agio possibile nei movimenti, nelle distanze e nelle traiettorie. Certo può sembrare strano sia per la dimensione del cane sia perché ho sempre sostenuto che l'estensione del guinzaglio non fosse utile al perseguimento di una buona relazione col cane. 
Ma ho anche sempre sostenuto che la bellezza della soggettività deve portarci ad osservare sempre ed in primo luogo l'individuo che abbiamo al nostro fianco, per cui ho ritenuto che per Erin fosse meglio il flexi.
Effettivamente siamo state molto soddisfatte della nostra passeggiatina di un'oretta per le vie più larghe che la città potesse offrirci.
Il flexi le ha dato la possibilità di prendere spazio da me e di rafforzare la sua autostima; le ha dato modo di allargare le sue distanze fin quando ha ritenuto opportuno per affrontare i "suoi" pericoli. nel passare della passeggiata ho notato che anche la persona in bicicletta o con l'ombrello portato al braccio non erano più un problema.
Erin è un cane che utilizza molto le distanze per comunicare le sue intenzioni o i suoi stati d'animo, per cui poterle dare "filo" secondo le sue esigenze del momento ha portato immediatamente ad ottimi risultati.
Certo ci vuole lo spazio giusto per poterlo utilizzare, la strategia corretta e soprattutto un buon richiamo, dato che NON bisogna assolutamente strattonare sul guinzaglio!
Fondamentalmente è stato un po' come passeggiare in libertà sicura.......
Ha avuto la coda bassa e un momento di confusione quando ha sentito un traffico troppo intenso (dal suo punto di vista), ma sta volta ce l'abbiamo fatta e siamo arrivate fino all'ambulatorio del mio dentista!
Ho pensato che in una situazione di disagio l'unica cosa che potesse calmare era camminare vicino al muretto per sentirsi come abbracciata da tutti i suoi lati: tra me e il muretto.
Non stretta! 
Ma giusto quello che le serviva per non avere paura di "essere allo scoperto" in balia degli eventi.
Siamo arrivate a destinazione (ovviamente non siamo entrate) ma si è presa un bel grattino dalla finestra e poi siamo ripartite SICURE verso la nostra casa viaggiante (l'auto).
E' deliziosa: curiosa, ma discreta; riflessiva anche nelle situazioni di disagio; coccolona; ben socializzata con gli altri cani e amante delle persone.

COSA C'è DI Più DA VOLERE?
passeggiare con lei è fantastico!
GRAZIE ERIN DI ESSERE ARRIVATA DA NOI.

Se anche tu ti trovi un pò in difficoltà ad abituare il tuo cane alla vita di città, contattami senza impegno e troviamo il percorso riabilitativo o educativo migliore per una serena passeggiata.  








mercoledì 22 gennaio 2014

Gestire il cane in libertà



Emozione grandissima vedere un cane finalmente libero, che non sapeva assolutamente che cosa volesse dire correre senza vincoli.


Il mio docente al corso educatori S.I.U.A. Luca Scanavacca mi ha insegnato che mettere in libertà il proprio cane è un patto di fiducia reciproco.
Andare senza guinzaglio è la fine di un percorso educativo.
Sei d'accordo con me?

Erinni non conosceva cosa volesse dire la meraviglia del bosco, dei prati, di poter andare incondizionatamente.
Ha scoperto il piacere di dare sfogo a tutta la falcata delle sue lunghe gambe e mi è corsa incontro felice per farmi notare quante cose si possono fare: saltare, fiutare le foglie, prendere i bastoni e frantumarli o anche portarseli in giro contenta, arrampicarsi in esplorazione, seguire un altro cane e tanto altro ancora.
In un'altra passeggiata sempre in libertà, Erin era così contenta di essere senza guinzaglio, che si è dimenticata per un attimo di essere un alano ed ha tirato fuori tutta la sua parte levriera: che bella e che eleganza nonostante la mole!
Lo sapevi giusto che c'è una componente levriera in ogni Alano?
Guarda bene le origini della razza.
Anzi, osserva bene come si comporta un levriero e come si comporta un alano e annota le somiglianze.
Visto che roba!


Varietà del Pastore Tedesco: il Grigione






Il grigione sembra un pastore tedesco focato e la differenza della denominazione risiede nel colore del mantello del dorso, che effettivamente sembra argentato (purtroppo le foto che ho fatto non rendono giustizia a questo soggetto)

Esistono anche differenze a livello caratteriale, alle volte marcatamente, mentre in certi casi molto meno. Fondamentalmente i grigioni sono più "lavoratori", il che non vuol dire aggressivi o iperattivi, ma reattivi e desiderosi di fare qualcosa insieme a noi.
 
Spesso sono addestrati in protezione civile, polizia, vigili del fuoco, guardia di finanza o discipline sportive come Igp, proprio perché la loro dinamicità li porta a trovare benessere "nel fare".
Chi considera di avvicinarsi a questa tipologia di pastore dovrebbe considerare assolutamente il tempo a disposizione da dedicare al cane (come per le altre razze, ma per questo con una consapevolezza ulteriore) ed il ruolo assegnato al cane. 
Essendo soggetti molto dinamici, energici e attenti, sono altresì BISOGNOSI di avere delle mansioni precise. 
Chi decidesse di prenderne uno con se dovrebbe riflettere attentamente se avvicinarsi ad una disciplina sportiva oppure ad un settore in cui sia prevista la presenza del cane.
Prendere un grigione senza avere coscienza di che cosa sia impostare educazione, disciplina e ordine famigliare preciso equivarrebbe al caos per le aspettative del cane, che da "buon lavoratore" si aspetta dal proprio conduttore di avere un ruolo preciso.

Non fraintendiamoci, non credo nella visione utilitaristica del cane, credo profondamente nella dimensione di relazione, ma questa relazione deve essere equilibrata e deve quindi considerare le caratteristiche innate sia del cane che del suo conduttore.




Evento in canile: disc dog, obedience e dog dance.


Grande giornata al canile: prove libere di Dog dance, Disc dog ed Obedience con Alessandra Bellini e Elisabetta Bonardi.








un grazie anche a Susi che è stata la fotografa della nostra giornata











ALESSANDRA BELLINI 



       ELISABETTA BONARDI 


TERRA LIBERO





AL PIEDE









RIPORTO 



INVIO IN AVANTI



RIPORTO
















Dopo le esibizioni hanno partecipato anche i proprietari con i loro cani ed ovviamente anche quelli adottati al canile.

Barth è un giovanottone di mix pastore, molto attento a quello che lo circonda.









Lei qui sotto è una signora di pastore tedesco che quel giorno si è trovata immersa in un ambiente molto intenso a livello di stimoli: tanti cani, tante persone, attività completamente nuove, la musica....ma con molta eleganza ha deciso di osservare...magari la prossima volta si potrà fare qualche lancio col disco....











PROVE DI DISCO DOG      















si vede no che per questo cane è il suo primo lancio?







Elisabetta Bonardi ci sta insegnando come si tiene correttamente il disco e soprattutto come si lancia correttamente perché il cane possa prenderlo senza incidenti.











GRAZIE A TUTTI PER AVER PARTECIPATO E PER COLORO CHE NON CI SONO STATI
VI ASPETTIAMO LA PROSSIMA VOLTA!

      grazie anche ad Alice: formidabile quanto Susi come memoria fotografica dei nostri amici!       




Se anche tu vuoi contribuire nel canile dove operi o vuoi aiutare un canile che conosci ad organizzare eventi, contattami per avere tutte le informazioni necessarie e realizzare una giornata fantastica come questa. 

                                                                                

giovedì 19 dicembre 2013

Erin va in città!




Ieri mattina siamo andate a fare la nostra prima gita esplorativa della città (Parma).
Non siamo riuscite ad arrivare al parco cittadino perché c'era troppo rumore, troppa gente, qualche cane e poi un signore ha chiamato Erinni per farle un complimento ed è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso: oltre ad essere un ambiente molto ricco si è anche resa conto che qualche essere ignoto avrebbe anche potuto interagire!
Abbiamo scelto un orario ed un percorso ovviamente non troppo intenso, ma ugualmente abbiamo dovuto cambiare tragitto e dirigerci verso dei vicolini più tranquilli.
per fortuna abbiamo trovato un giardinetto con un cagnolino e un ragazzo tanto gentili che ci hanno aiutato a trovare un po' di piacevolezza nell'escursione! Addirittura Erinni ha preso dalle mani del ragazzo un frolic microscopico per le sua bocca, seduta a fianco del cagnolino del ragazzo!
Le foto sono il risultato della mattina!!!!!
Che grande cane: equilibrata, espressiva, riflessiva e fiduciosa di farsi guidare da me.....
Nonostante tutto il suo disagio ha saputo trovare la calma, osservare ed aprirsi al momento giusto.
E' importante ascoltare, osservare e reagire correttamente alle manifestazioni emotive del nostro cane.
Se lo vediamo in difficoltà è importante saper trovare la soluzione giusta per poterlo tranquillizzare: ieri ad esempio l'ho vista che iniziava a mettere sotto la coda, ad agitarsi al guinzaglio, a schiacciare le orecchie. Ho trovato subito un angolino dove si sentisse tranquilla, ci siamo coccolate e quando ho visto che "tornava" lei e che iniziava a guardarmi in faccia, ad alzare la coda, a spingermi per coccolarmi, allora siamo ripartite su una traiettoria più "isolata".
E' comprensibile che un cane della sua età, con la sua storia, abbia all'inizio difficoltà nel saper gestire il nostro mondo così caotico e rumoroso.
Bisogna sempre considerare che se veramente voglia essere LA BASE SICURA dobbiamo dimostrare al nostro cane che sappiamo capirlo, ascoltarlo e guidarlo in situazioni positive.
Credo che questo possa valere anche per noi: abbiamo più fiducia in qualcuno che dimostra di saperci accettare che non in qualcuno che sembra neanche si accorga delle nostre difficoltà.
Erinnina mia: sei uno spettacolo!

venerdì 29 novembre 2013

Principio di una relazione con il cane: l'arte di comunicare.

L' approccio al mio lavoro come addestratrice cinofila sta cambiando e nel cambiamento sta assumendo una forma sempre più nitida, chiara, coerente e definita.
Non posso dire se sarà quella definitiva, anzi mi auguro proprio di no, perché altrimenti vorrebbe dire che non avrei più niente di nuovo da scoprire e questo mi farebbe sentire molto male.
Ormai quando lavoro con i cani cerco sempre di tenere presente le emozioni che sottostanno alla comunicazione e la comunicazione che può aprire alle emozioni che favoriscono il raggiungimento del mio obbiettivo per il recupero dell'equilibrio del cane, o perché no, della coppia uomo/cane.
Per noi esseri umani è molto difficile controllare volontariamente la comunicazione del corpo perché siamo molto concentrati sul viso e sulla voce.
E' importante invece ricordare che per comunicare correttamente con il cane è fondamentale sapere controllare la cinetica, le posture, la prossemica e la mimica: il cane osserva attentamente quanto alziamo le spalle, dove sono direzionati i nostri piedi, in che modo è reclinata la nostra testa, la direzione dello sguardo.

Avete mai fatto caso a che cosa osservate maggiormente nel vostro interlocutore?

Probabilmente lo fissate negli occhi, ascoltate le sue parole ed il tono della sua voce, poi, forse vi ricordate di dare uno sguardo a come tiene le mani, se gesticola, se è seduto o in piedi.........ma tanto per i fini della nostra comunicazione non sarebbero "notizie" rilevanti, perché in primo luogo noi ci fidiamo della voce, delle parole e dello sguardo.
I cani invece osservano ogni minimo dettaglio.

Allora siamo pronti a imparare qualcosa di nuovo nell'arte del comunicare?


Darwin si era accorto, durante gli anni elaborati a scrivere il suo trattato sulla teoria evolutiva, di quanto le emozioni si manifestino sui volti e nei gesti e noi non dovremmo dimenticarlo.
L' espressività del corpo è la chiave di accesso al mondo degli altri.
Esercitarsi all' empatia vuol dire rimanere in contatto continuo con se stessi, conoscersi intimamente per poter accettare le sfumature dell'altro. Implica inoltre avere un' ottima consapevolezza del proprio corpo per sapere in ogni momento quale muscolo stiamo muovendo e di conseguenza quale percezione sto trasmettendo al mio interlocutore.
Più diventiamo consapevoli delle nostre emozioni e dei nostri gesti, più avremo buone capacità comunicative.
Madre natura ci ha dotato di tutto il corredo necessario, cerchiamo di tenerlo a mente e ben spolverato, non chiuso nel cassetto, che non sarebbe di nessuna utilità. 
E tu, che tipo di rapporto hai col tuo cane?
Scrivimi nei commenti e raccontami la vostra storia di amicizia. 



dorian

sabato 23 novembre 2013

Alano arlecchino, adozione dall' associazione Alano Rescue

alano arlecchino




Lei è Erinni, Alano arlecchino, adottata all'età di circa 3 anni dal Rescue.

Ormai ha 6 anni suonati, per un cane della sua stazza è tanto, ma nello spirito rimane una bambina.
Ha voglia di giocare e di correre, anche se ormai si vede che non ha più la stessa resistenza di un paio di anni fa.
Viene da una brutta situazione, l'ho avuta in adozione dal rescue, ma forse per te che hai letto i post precedenti già lo sapevi.

Adottare cani adulti è sempre una grande emozione, una scoperta e una sorpresa tutti i giorni, non si finisce mai di scoprire qualche aspetto nuove del carattere.

Alle volte...bhe potrebbe rivelarsi anche una delusione, alle volte vediamo lati che non avremmo mai voluto vedere e alle volte, quasi sempre, lati del nostro carattere sono messi a dura prova.
Questo è il lato del mio lavoro che mi ha sempre affascinata e coinvolta fin nel profondo.
Non posso dire di aver conosciuto il carattere e le caratteristiche di tutti gli Alani, ma senza dubbio con lei a casa ho capito tanti aspetti.
Ti fanno innamorare, ti fanno letteralmente perdere la testa, diventano come un marchio sulla pelle che non se ne andrà mai e soprattutto che non vuoi più che se ne vada.
Lei, nonostante la vitaccia passata, è rimasta paziente, affettuosa e fiduciosa nei miei riguardi.
Nonostante tutto ha avuto la voglia di ricominciare insieme a me e di conoscere nuove situazioni, nuove persone e nuovi ambienti.
Pur di seguirmi è venuta persino in vacanza con noi al mare, lasciando la sicurezza di casa.

Questo è il lato che preferisco nei molossi: pur di stare vicino al proprio umano sono disposti ad affrontare i loro incubi peggiori, le loro paure, pur di starti vicino e di sentire il tuo calore abbandonano qualsiasi certezza.

Per loro l'unica certezza nella vita è seguire la loro persona.
E da qui si può costruire insieme un mondo intero, fatto di esperienze, di tentativi, di dubbi ed incertezze, ma costruito sempre e soltanto col sostegno reciproco.
Non è questione soltanto di affetto e di carezze, più che altro si tratta di essere l'uno l'appoggio dell'altra e questo va ben oltre il bocconcino, il gioco o il bravo.
I molossi sono tutto questo tipo di relazione e sinceramente un Alano lo è all'ennesima potenza.




Dopo aver stabilito un buon legame e un alto grado di fiducia reciproco è aperta, solare, di compagnia e ancora una "bimba"