martedì 4 settembre 2012

Regole di base nell'educazione del tuo cane.

Per una buona educazione comportamentale è bene porre delle buone basi sulle quali costruire: fiducia, accreditamento agli occhi del cane, coerenza...ma COSA dobbiamo insegnare tra le prime cose?
A mio avviso è importante che il cane impari la CALMA e l' AUTOCONTROLLO, ben diverso dall' acquisizione dei comandi base!
Calma ed autocontrollo devono diventare uno stile di vita e non dei comandi!
Vediamo alcuni passaggi fondamentali per arrivare a trasmettere al nostro cane queste regole chiave per un buon apprendimento e una buona relazione.

ESERCIZI:

1. Centripetazione (che vuol dire portare l'attenzione dentro la coppia cane/proprietario).
     Prendiamo un premio gradito al cane (cibo diverso dal pasto, un giocatollo, un osso), glielo mostriamo e portiamo la mano che lo contiene esterno al nostro corpo aprendo tutto il braccio; aspettiamo che si metta tranquillo (il cane potrebbe saltarci addosso, abbaiare, raspare con la zampa o anche allontanarsi da noi: sono tutti modi che ha per richiedere)  e che ci guardi per un attimo negli occhi; a quel punto cogliamo il momento per premiarlo con quello che abbiamo nella mano.
Questo è il primo passaggio per insegnargli a stare calmo quando vuole qualche cosa e soprattutto a chiedere il nostro permesso attraverso lo sguardo.

2. Copertina: per insegnare lo stato di calma non esiste un comando o un gesto in particolare, perchè la calma è una sensazione, è uno stato mentale, che sicuramente non si può ottenere su ordine!
Allo stesso tempo è bene che il cane la conosca come sensazione e capisca che a noi piace quando è calmo.
Quindi utilizziamo una copertina per iniziare a dare uno spazio ben riconoscibile a questo comportamento.
Inizialmente la posizioneremo al nostro fianco mentre siamo impegnati in altre attività (leggere, scrivere al pc, telefonare, guardare la tv) perchè così saremo meno proiettati verso il cane.
Premiamo tutte le volte che il cane è tranquillo sulla coperta.
Una volta che il cane ha capito che il premio arriva per il semplice fatto che si rilassa, inizieremo ad allontanarla da noi.

3. Interazioni: è fondamentale iniziare ad interagire col cane quando non è troppo agitato per evitare di gratificare quell'atteggiamento.
Spesso siamo portati a dare interazione quando il cane ci salta addosso, abbaia, corre freneticamente per casa e così via, ma in questo modo stiamo trasmettendo al cane che ci piace quel suo modo di relazionarsi e difficilmente sarà portato ad essere calmo per interagire con noi.
Meglio chiamare il cane quando è tranquillo per iniziare a fare insieme un'attività piacevole per entrambi: in questo modo lo gratifichiamo dell'interazione insieme in un momento adeguato e sarà più portato a relazionarsi in modo tranquillo.

4. Gioco: è la forma di apprendimento primaria, è quella attraverso la quale passano insegnamenti principali della relazione.
Possiamo insegnare: calma, autocontrollo, segnali di controllo posturali (seduto terra resta), collaborazione e accreditamento del proprietario.
Se prima di lanciare la pallina centripetiamo il cane (vedi sopra) abbiamo già fatto leva sulla sua capacità di gestire la voglia di rincorrerla e gli abbiamo insegnato ad aspettare il nostro permesso prima di lanciarsi!
Oppure se prima di andare a prendere un oggetto gli chiediamo di mettersi seduto gli stiamo insegnando il valore dei segnali di controllo.
Quindi, considerando il gioco come strumento di relazione è importante pensare che intanto che giochiamo col nostro cane stiamo dando degli insegnamenti validi anche nelle altre circostanze della nostra vita insieme.




Esempio di come si raggiunge calma ed auto-controllo: il cane è nel baule dell'auto (questo comportamento è auspicabile anche sulla porta di casa, sul cancello del giardino) ma anche se aperto, il cane rimane fermo aspettando il "via" da parte del proprietario per scendere. E' importante che non si lanci fuori per dare il tempo al proprietario di valutare se non ci siano pericoli nè per il cane nè per altri.

domenica 19 agosto 2012

Come ristabilire l'ordine dopo un'aggressione del cane.

Sei tranquillamente a passeggio col tuo cane. Improvvisamente subisce un' aggressione da parte di un cane libero.
Cosa fai?


Per esperienza diretta, posso dirti francamente che la prima cura da mettere in atto dopo scene di aggressività (anche le zuffe tra cani alle volte possono causare forti momenti di disagio, soprattutto in alcuni soggetti) è alleviare la condizione di stress.
Dopo aver attentamente osservato il proprio cane bisogna capire quali situazioni vadano temporaneamente sospese e quali altre invece siano necessarie per allentare la tensione.


Poi bisogna ripartire, piano piano, senza pretese di tornare subito al "come era prima" e rimettersi ancora nel mondo: insieme, uniti e rispettosi dell'individualità.





Erinni ed io, regole chiare, costanza e coerenza aiutano il cane a fidarsi di noi e quindi a farsi guidare




Anche a me in prima persona sono capitate esperienze di aggressione quando avevo Dorian, alcune ferite sono rimaste a me in prima persona e mi hanno preso tempo per essere superate e rimarginate.
Quando la ferita è recente, fresca e ancora non è ben rimarginata necessita tempo e attenzione.
Tutta la famiglia deve fare la propria parte e insieme deve riuscire ad andare avanti e ristabilire nuovi equilibri.
Ovviamente dopo un'aggressione o un episodio di aggressività tutto appare distorto, la realtà sembra filtrata attraverso un cristallo: prismatica, evanescente e suggestiva e per questo tanto spaventosa.
Ci sono momenti, anche i più banali, che sotto quella luce tutto prende toni completamente al di fuori del reale: un rumore in giardino può sembrare l'invasione dei barbari!
Ed è proprio in quei momenti che la famiglia si stringe unita e compatta per ritrovare la dimensione adeguata.
Ed è bellissimo poterlo fare insieme.

In quei momenti si capisce chiaramente il valore relazionale del cane e quanto il cane sia in grado di stabilire legami profondi e differenti con ogni componente della famiglia.


Io sono diventata il referente magistrale: quell'esempio da seguire perchè affidabile al 100 per 100. 
Perchè sempre presente nel momento del bisogno, perchè coerente in ogni situazione, perchè sicura di se stessa e perchè protettiva verso tutto il gruppo. 
Ho saputo intervenire al momento giusto, dopo tanti anni, finalmente ce l'ho fatta a non nascondermi dietro a nessuno e ho tirato fuori tutta me stessa per difendere la mia famiglia.
Mio marito, agli occhi del cane, è sicuramente il vice-coordinatore, che va ascoltato e rispettato come se fosse il mio sostituto; i bambini sono diventati i compagni di gioco e non più gli esseri indifesi da proteggere.
Finalmente tutto ha un senso e una logica di gruppo, ma  in ogni caso, dopo un'aggressione, subita o volontaria, anche un cane risente dello stress.
Il punto è proprio questo: ogni essere vivente patisce lo stress e ogni individuo ha i propri tempi di recupero che non possono essere prestabiliti da nessuna terapia di recupero comportamentale o terapeutica.
Bisogna lasciare il TEMPO e lo SPAZIO necessario al soggetto per recuperare la propria serenità ed il proprio equilibrio interno, non c'è nessun esercizio specifico che possa accelerare quel processo.
Una volta fatto ciò sarà possibile iniziare il lavoro vero e proprio di ripristino di tutte le funzioni e di valutazione del cambiamento dopo l'episodio di aggressività.
Nel mentre ci sono tanti accorgimenti per poter aiutare il cane almeno a togliersi dagli occhi quel prisma di osservazione della realtà che ne falsa la visuale.
Uno dei primi è sicuramente eliminare quanto prima tutte le fonti che potrebbero essere elementi stressogeni: come ad esempio far riposare il cane in un luogo assolutamente tranquillo ed indisturbato e se necessario spostare la cuccia o brandina in un angolo remoto della casa; uscire solo in momenti e posti assolutamente rilassanti e poveri di stimoli, magari frequentare quei luoghi legati a ricordi piacevoli per aumentare lo stato di benessere; fare attività conosciute, quindi facili, e gratificanti per il soggetto; non assillare il cane con la confusione quotidiana che si crea all'interno della casa: bambini che giocano, ospiti che entrano ed escono da casa, ritmi frenetici, urla...infine, accarezzare e massaggiare secondo alcune tecniche ben specifiche per aiutare la produzione di serotonina e noradrenalina, che aiutano ad aumentare il senso di piacere.
Ma la cosa fondamentale quando si decide di aiutare qualcuno nella ripresa da una condizione di disagio/stress è ASCOLTARE il ritmo delle esigenze.
Ho potuto osservare questa volta in prima persona quanto sia stressante il comportamento aggressivo e ho capito quanto sia importante cercare di vedere in modo oggettivo quello che sta succedendo.
Non ci si può lasciar prendere nè dal pietismo nè dalla paura.
Bisogna mantenersi lucidi e presenti se veramente si vuole superare il momento di difficoltà.
Il comportamento di aggressione induce alla lettura del mondo attraverso la vigilanza: quindi tutto ciò che succede sicuramente sarà un problema e soprattutto ogni cosa sarà interpretata in una prospettiva negativa.
Il proprietario deve essere consapevole che da quel momento il proprio cane potrebbe vedere le cose come sempre negative (potrebbe, sono esseri viventi non macchine programmabili!) quindi anche cose che fino a quel momento non erano messe in rilievo dal cane, d'ora in poi potrebbero essere interpretate come negative.
Esempio: passeggiando si incrociano sul marciapiede delle persone. 
Se fino a quel momento non era mai successo niente di strano, dopo potrebbero diventare un problema per il cane, che potrebbe iniziare ad abbassare le orecchie verso l'avanti, portare la coda ad altezza del dorso, potrebbe scartare di lato e cercare di schivarle, potrebbe ringhiare....insomma il corpo potrebbe predisporsi a difendersi anche senza essere minacciato apertamente, perchè nella testa rimane accesa la lampadina della minaccia (subita o fatta, non importa).
Oppure, un altro esempio, se prima non dava fastidio al cane essere toccato all'improvviso da dietro, ora potrebbe causargli un'alta reattività, sempre dettata dalla paura scatenata dall'aggressione.
Tantissimi esempi di questo tipo.



Erinni incontra un piccola taglia


Dobbiamo soprattutto osservare ogni segnale comunicativo del nostro cane: tensione del corpo, cambiamento del respiro, variazione delle pupille o della forma dell'occhio.
Il comportamento di aggressione quando è scatenato da un evento improvviso provoca cambiamento a livello di ormoni e di conseguenza è anche per questo motivo che richiede tempo per essere smaltito.
Inoltre non dobbiamo ricordare che lo scatenarsi di un'emozione così forte provoca apprendimento in modo molto rapido e quasi "indimenticabile".

lunedì 13 agosto 2012

Esempi di attivazione mentale per il cane



Il labirinto






A cosa serve aumentare l'attivazione mentale del cane?
Scopriamolo insieme nel prossimo post attivazione mentale

La Mobility-dog: LA RUOTA

Bravissima! Questa femmina è riuscita a passare senza problemi anche con una placca al posteriore! La proprietaria si è messa dalla parte opposta a dove entrava il cane ed è bastato chiamarla! 

Questa è una cucciola di Cane Corso alla sua prima esperienza e non è stato possibile aiutarla ad attraversare la ruota, non era nemmeno interessata al cibo, alle feste delle proprietarie...Era molto in difficoltà per l'ambiente rumoroso e pieno di gente, di cani, di oggetti...molto diverso rispetto al suo contesto di vita quotidiano.
Inoltre non va dimenticata la particolare chiusura di alcune razze e per questo trovo che siano importanti eventi come questi: per aiutare i proprietari a capire le attitudini caratteriali del proprio cane e aiutare il cane a capire che non c'è niente di cui preoccuparsi quando c'è il proprietario vicino.
Trovo che attraverso esercizi di mobility si possa attuare una sana socializzazione: a 360°!


anche per questa cucciola qualche esitazione, ma poi superata!


L'ostacolo della ruota fa parte degli ostacoli in aria perchè richiede al cane di sollevare le zampe da terra  e la maggiore difficoltà è nel superare la paura di entrare dentro un qualche cosa, che un pochino ondeggia, è nel mettere la testa dentro qualche cosa.

La Mobility-dog: IL TAVOLO CON NASTRI

Questo ostacolo prevede un tavolo con ai bordi dei nastri leggeri che arrivano fin quasi a terra, ondeggiano e si muovono. Il cane deve attraversare il tavolo sotto con la regola di non poter uscire da dove è entrato. Ovviamente non può essere spinto o strattonato. Non si valuta l'esecuzione perfetta dell'esercizio, ma la fiducia nelle indicazioni del proprietario, nonostante il cane possa essere intimorito dai nastri che ondeggiando ostruiscono la visuale.




La Mobility-dog: barriere a terra

il lavoro su ostacoli a terra aiuta il cane a coordinare tutto il proprio corpo, soprattutto il treno posteriore, che spesso è più disorganizzato nel movimento rispetto a tutto il resto. Questo tipo di esercizio aiuta quindi il cane a conoscere il proprio corpo e di conseguenza ad acquisire maggiore sicurezza nei propri movimenti ed in se stesso.
Inoltre muovere la parte posteriore del corpo accende una serie di set neuronali molto importanti che altrimenti non si accenderebbero mai.

Esistono anche altri tipi di esercizi che riprendono questo meccanismo, come ad esempio le barriere a terra o la scala a pioli, tutto ciò che deve fare articolare un passo completo al cane utilizzando l'articolazione di tutte le zampe.

mercoledì 25 luglio 2012

La MOBILITY-dog: cos'è?

La Mobility-dog è una disciplina non agonistica e non competitiva, idonea a tutti le coppie pet-partner, cioè cane/proprietario.
E' nata in Svizzera negli anni 90' e si è diffusa rapidamente perchè è un ottimo strumento per migliorare la relazione, abbassare lo stress nel cane e migliorare l'integrazione del cane nella società.
Affrontare insieme dei piccoli ostacoli ha un forte valenza positiva sulla coppia: migliora l'affiatamento, la fiducia e aumenta le capacità comunicative dei due.
L'obbiettivo fondamentale della Mobility è una diffusione sempre maggiore di una diversa cultura cinofila e di una diversa interpretazione della relazione col proprio cane, che non è più una macchina programmabile che segue dei comandi e nemmeno un povero bimbo indifeso; ma il cane è un individuo con delle caratteristiche ben precise che entra sempre e costantemente in relazione con noi e col mondo nel quale è immerso.
Facciamo un esempio, una delle prove è l' "ombrello", la cui prova consiste nell'aprire e chiudere un ombrello senza ovviamente minacciare il cane o metterlo sotto pressione per forza. Semplicemente il conduttore apre e chiude un ombrello e il cane deve saper dimostrare di non temere l'oggetto, perchè vivere nella nostra società comporta anche questo tipo di conoscenza: quando piove noi li usiamo!
Un altro ostacolo è l' "ondulex", la cui prova consiste nel camminare su un pannello di materiale ondulato per circa 2 metri e anche qui il cane deve saper dimostrare di non avere paura delle diverse superfici che potrebbe incontrare sul suo cammino.
Le prove in totale sono 18 e comprendono superfici diverse, ostacoli in aria (salti) e a terra, ostacoli anche in movimenti come il carretto e l'altalena.
La cosa bella è che in manifestazioni di questo tipo, o anche durante le semplici dimostrazioni, non c'è mai la tensione che si respira nelle altre competizioni.
In queste giornate dedicate alla Mobility i proprietari scoprono lati inaspettati nei loro cani ed anche i cani guardano con un occhio diverso il loro umano al fianco!

Sarà possibile partecipare nei pomeriggi dalle 16h alle 20h nei giorni del 4 e 5 agosto 2012 ad alcuni ostacoli che fanno parte del percorso di Mobility. 
Tutti i proprietari sono calorosamente invitati con i loro cani per provare gratuitamente che cosa si può fare insieme al proprio amico a 4 zampe!

Sono molto felice che il Comune di Fornovo, la Proloco e il direttore veterinario della Ausl mi abbiano dato questa esclusiva ed importante occasione per portare in giro il sapore della nuova cultura cinofila. Sono molto entusiasta di poter far provare a tutti coloro che vorranno e potranno partecipare quanto è bello e piacevole stare col proprio cane e fare insieme tante esperienze.
Spero che ci sia una buona risposta da parte della cittadinanza e che la notizia possa espandersi per aumentare sempre di più il volume di coloro che vedono nel loro cane una relazione, un'esperienza da vivere, un collaboratore e non più il limite, il problema, l'inconveniente o la macchina perfetta che esegue tutto su ordinazione....