Siamo soltanto all'inizio della seconda elementare: la strada verso la fine dell'obbligo scolastico si prospetta lunga, tortuosa e difficile.
Ma cosa sta succedendo?
I primi giorni in classe sono stati un vero dramma.
Anzi no. E' tutto così strano e terribile, che spero proprio non debba succedere a nessuno.
Chiamiamo il protagonista di questa triste faccenda PiccoloSoul.
Allora, il nostro PiccoloSoul non riesce a stare fermo al banco per tutte le ore di scuola, non riesce a stare concentrato e aihmè disturba e chiacchiera.
Riferiscono le maestre, che ogni attività sembra diventare una battaglia: sedersi, ascoltare, seguire le consegne, stare in silenzio.
Tutte le attività scolastiche tranne collaborare coi compagni o col personale scolastico: in quei momenti il PiccoloSoul si concentra e presta attenzione.
Tuttavia, a seguito delle lamentele delle insegnanti, le punizioni si susseguono senza sosta.
Ma come se non bastasse l'atmosfera pesante in classe, il PiccoloSoul, torna a casa frustrato, arrabbiato e chiuso in un silenzio che non avevamo mai visto prima in famiglia.
Ancora non sa leggere le letterine e non sa scrivere.
Siamo preoccupati a casa, ogni volta che proviamo a capire cosa non va, il muro di frustrazione sembra diventare insormontabile. Ogni pomeriggio è un’esperienza difficile, piena di urla trattenute, lacrime e sconforto.
Non sappiamo che cosa si nasconda dietro tutto questo malessere.
Quali ragioni profonde si nascondano dentro a questo piccolo e meraviglioso alunno. Tutto quello che vediamo è un bambino arrabbiato, stanco e scoraggiato.
La scuola non ha soluzioni e dentro di noi crescono timore e angoscia: come possiamo aiutarlo a stare meglio?
Questi giorni ci stanno segnando profondamente come famiglia. Ma per certo sappiamo una cosa: non smetteremo mai smesso di cercare la strada giusta per lui.
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