lunedì 19 marzo 2012

La socializzazione del Cane Corso: utilizzo della museruola



Dorian, Cane Corso



Questo week end ho deciso di andare al corso educatori S.I.U.A. insieme a Dorian.

Per me è un piacere enorme poter condividere con lui dei momenti della mia vita, è una soddisfazione che possa venire con me il più possibile, ma so anche che cosa significa dover affrontare e soprattutto che cosa significa per lui.
Normalmente il Cane Corso, come tantissimi altri molossi, ha un profilo caratteriale diffidente e chiuso: che cosa vuole dire?
Il DNA ha scritto nella sua storia che il mondo è potenzialmente pericoloso, che sicuramente le persone che incontrerà vorranno fare del male a me o a lui, che i cani che incontrerà sono degli antagonisti e dei rivali da sconfiggere, che se ci fermeremo in posto questo andrà presidiato contro gli invasori, insomma tutto il suo essere è predisposto alla difesa.
Bisogna porre un occhio di riguardo alla selezione che è stata fatta nei secoli dei pesanti mastini: erano armati di tutto punto con corazze ed elmetti e lanciati in avanti contro i nemici a cavallo, di modo che passandovi sotto la pancia potessero squartarlo e far cadere il cavaliere.
Sono stati cani robusti, dei veri combattenti e soprattutto agivano da soli sotto l'invio del proprio compagno umano che veniva dopo che l'azione si era già avviata.
Direi che secoli di storia non posso cancellarli con l'educazione soltanto! 
Posso solo cercare di mostrargli il lato migliore della vita, imparare ad apprezzarlo e dargli la garanzia che quando dovremmo affrontare i "peggiori" momenti io saprò indicargli la strada migliore.
Bene, quindi sabato mattina siamo partiti carichi di buone intenzioni e ci siamo buttati in una realtà confusa, urlante, rumorosa e movimentata agli occhi di Dorian.
Alla mattina tutto è andato benissimo: si è relazionato con altri cani, ha fiutato tutto in giro, è venuto un pochino in aula, ma non troppo per potersi riposare. 
Al pomeriggio già accusava troppa stanchezza, alla sera era uno zombie.
Quando è stanco e sotto pressione invece di rilassarsi si innervosisce e inizia ad eccitarsi sempre di più, a chiudersi e mette in atto il comportamento meno riflessivo.
E' ovvio, che con tutto il suo bagaglio di storia sulle spalle se è stanco non può mettersi sotto la prima ombra e dormire! 
Se il suo trisavolo avesse fatto così durante una battaglia non si sarebbe certo riprodotto...ma vorrei fare capire a Dorian che le guerre puniche sono finite da un pezzo...
Quindi ce ne siamo ritornati a casa alla sera: lui esausto ed io dispiaciuta per i suoi atteggiamenti troppo primitivi e inadatti all'ambiente che stiamo vivendo oggi.
Una volta avrei deciso di lasciarlo a casa il giorno seguente, ma durante il rientro, in macchina, da sola, ho pensato: oggi si è divertito, relazionato e poi la cosa è andata decrescendo fino a che è arrivato stanchissimo, stressato ed emotivamente carico si sensazioni negative.
Lasciarlo a casa sarebbe stato come fargli macinare quelle sensazioni e quel ricordo che la vita pubblica e relazione è difficile, brutta, competitiva e soprattutto pericolosa!
Quindi, nonostante la mia stanchezza, i suoi timori e le mie fatiche ho deciso di riportarlo in mezzo agli altri e metterlo nelle condizioni di NON essere il combattente che esce per affrontare il nemico.
Siamo ritornati al corso e la mattina abbiamo fatto una passeggiata insieme senza cani e mi sono accorta che non riusciva a bere, a fare la pipì, a fiutare, che aveva la testa completamente assorbita da quello che avrebbe potuto succedere, anticipava emotivamente.
L'ho rimesso in macchina, sotto l'ombra e sono andata a fare il mio lavoro di tutor al corso educatori, ho aspettato che si calmasse e soprattutto che gli passasse dalla testa che "doveva" per forza stare in mezzo a tutti.
Sono andata a riprenderlo verso la fine della mattina e quando l'ho visto più sereno l'ho liberato in mezzo agli altri.
E' stata una GIOIA: è andato a conoscere gli altri cani e si è relazionato benissimo, come di solito fa quando è sereno e riflessivo.
Socializzazione tra adulti, se iniziava ad esserci un pò di tensione veniva via, come gli ho insegnato a fare. 
Mi ha seguito tranquillo intanto che chiaccheravo con gli altri colleghi ed i corsisti, è stato insieme ad altri cani...tutto è stato bellissimo.
Vorrei precisare che quando lo lascio libero dal guinzaglio in mezzo a cani e persone gli metto la museruola.
Vorrei precisare anche che lo faccio soltanto quando conosco i cani presenti, perchè la museruola non deve essere uno svantaggio per lui di subire e nemmeno un vantaggio per gli altri di potersi approfittare.
Abbiamo fatto un percorso specifico per arrivare alla socializzazione utilizzando questo strumento, che non deve essere visto come inibitorio, anzi ma come un mezzo per ampliare le opportunità di relazione, che per un cane "forte" sarebbero poche.
Per lui nello specifico è un freno molto utile e costruttivo per esprimere il suo buonissimo carattere e le sue buonissime capacità relazionali, ha fiducia in me e nei momenti più critici sa che può chiedermi aiuto e sa che non lo metterei mai nei casini, sa anche che sono in grado di essere sempre presente e nel posto giusto, ma senza museruola si sente troppo capace di fare da solo. 
Abbiamo lavorato tanto sull'auto efficacia, sull' auto stima, sulle competenze, ma ha acquisito anche molta abilità nel sapersi gestire autonomamente e questo credo che sia tanto anche questione di DNA. 
Quindi adottare la museruola come strumento di mediazione vedo che sta dando buonissimi risultati: è molto più riflessivo nelle relazioni sociali perchè è consapevole di non avere a disposizione la bocca come alleata nelle soluzioni di pronto consumo.
Inoltre, la possibilità di lasciarlo libero in mezzo agli altri mi fa capire che cosa veramente gli va di fare e cosa no e con mia grande sorpresa mi sono accorta che va da tutti a farsi coccolare!
Nonostante mi ripeta tutti i giorni di osservare nel modo più obbiettivo possibile, mi rendo conto che alle volte basta introiettare troppo anche un semplice gesto per avere una visione di insieme completamente distorta.
Sono contenta di Dorian: mi fa crescere, mi fa guardare dentro, mi fa osservare e soprattutto mi fa amare la vita.