mercoledì 28 ottobre 2020

Riscopri i tuoi talenti e fai uscire il tuo potenziale

5 Passi per Riscoprire i Tuoi Talenti e Riprendere in Mano la Tua Vita

Ho attraversato momenti nella vita in cui mi sono sentita bloccata, come se tutto fosse già stato deciso. 
E' capitato anche a te?
In fondo siamo mamme, e tutti i nostri pensieri e tutte le nostre azioni, sono principalmente proiettati verso i nostri figli.

Ma il giorno è arrivato in cui ho sentito quella voce dentro al cuore che sussurrava: “E io? Dov’è il mio spazio? Dov’è la mia occasione?”


simona guidotti
questa sono io prima di iniziare il mio percorso 


Oggi ti racconto la storia di Marta (userò un nome di fantasia)


La storia di Marta: riprendere in mano la propria vita è possibile

Marta era sempre stata una donna brillante. 
A 35 anni, con una laurea in fisica e un dottorato concluso a pieni voti, era pronta a conquistare il mondo. 
I suoi colleghi parlavano di lei come di un talento raro, capace di risolvere problemi complessi con una facilità disarmante. 
Ma poi arrivò l’amore.
Quando conobbe Alessandro, pensò di aver trovato tutto ciò che cercava. 
Lui sembrava l’uomo perfetto: affascinante, sicuro di sé, con mille sogni nel cassetto. 
Dopo pochi mesi, si sposarono. Marta era innamorata, e come molte donne, mise da parte i propri desideri per costruire insieme una vita familiare.

La scelta di lasciare tutto

Quando nacque il primo figlio, Marta decise di lasciare il lavoro. 
"Solo per un po’", si disse, "giusto il tempo di stare con lui nei suoi primi anni di vita." 
Ma il tempo passava, e poi arrivarono altri due bambini. 
La casa era sempre piena di risate, giocattoli sparsi e amore, ma dentro di lei qualcosa si stava spegnendo.

Alessandro lavorava molto, e anche se era un buon padre, non comprendeva davvero il peso che Marta portava. 

Lei aveva lasciato tutto: le sue ambizioni, la sua carriera, persino il tempo per sé stessa. "Dovresti essere felice," le diceva lui. "Hai tutto: una casa, i bambini, me."

Ma Marta non era felice. 

Si sentiva in trappola, limitata, come se la sua vita si fosse ridotta a un ciclo infinito di compiti domestici e doveri familiari. Il suo cuore sognava di più, ma la sua mente le ripeteva che ormai era troppo tardi.

L’incontro al parco

Una mattina, Marta uscì con i bambini al parco. 
Era stanca, con i capelli raccolti in una coda veloce e uno sguardo perso nel vuoto. 
Stava osservando i figli giocare sull’altalena, quando una voce familiare la fece voltare.

“Marta? Sei tu?”, le corse incontro col sorriso raggiante un’amica dei tempi dell’università, una donna solare e piena di energia. 

Marta la ricordava diversa: allora era sempre stanca e insicura. 
Ma quella mattina, Gioia sembrava raggiante. Aveva un sorriso contagioso e un entusiasmo che non si poteva ignorare.
Si sedettero su una panchina e cominciarono a parlare. 
Gioia raccontò che anche lei, qualche anno prima, si era sentita persa. Ma poi aveva scoperto un’opportunità che le aveva cambiato la vita: il network marketing.

“All’inizio ero scettica,” ammise Gioia. “Pensavo che non fosse per me, che non avrei mai avuto successo. 

Ma avevo bisogno di fare qualcosa per me stessa, di sentirmi di nuovo utile. 

Così ho deciso di provarci. E sai cosa? È stata la scelta migliore che potessi fare.”

Marta ascoltava in silenzio, sentendo un piccolo bagliore accendersi dentro di lei. Gioia le raccontò di come il network le avesse permesso di guadagnare lavorando da casa, di gestire il suo tempo e, soprattutto, di ritrovare sé stessa.

Un nuovo inizio

Quella sera, Marta tornò a casa con una nuova consapevolezza. Forse non era troppo tardi per cambiare. Forse anche lei poteva ritrovare la sua luce, come aveva fatto Gioia.

Cominciò a informarsi, a fare domande, a immaginare una vita diversa. E un giorno, con il cuore pieno di speranza, fece il primo passo e iniziò il suo percorso insieme all'amica e ad una reta incredibile di donne come lei in cerca di riscatto: non era sola.

Marta scoprì una forza dentro di sé che pensava di aver perso. 

Oggi Marta non è solo una mamma, ma anche una donna indipendente, realizzata e felice. Ha ritrovato la gioia di vivere e, soprattutto, ha capito che non è mai troppo tardi per riscoprire i propri talenti e riprendere in mano la propria vita.

E tu?

Se la storia di Marta ti ha colpita, sappi che anche tu puoi scrivere un nuovo capitolo della tua vita. 

Scrivimi per saperne di più. 

Ti aspetto, perché il primo passo verso il cambiamento è sempre il più importante.


Anche io mi sono sentita come Marta.
La routine aveva inghiottito i miei sogni, ma poi è arrivata una svolta. 
Ho scoperto che non era troppo tardi per trasformare quella sensazione in azione. 
Ecco come ho fatto, e come puoi farlo anche tu.

1. Fermati e ascoltati
Quando è stata l’ultima volta che ti sei chiesta cosa desideri davvero? La vita di una mamma è piena di rumore: la casa, i bambini, i doveri. 
Ma c’è una voce dentro di te, sepolta sotto tutto quel caos, che aspetta solo di essere ascoltata. 

Prenditi cinque minuti al giorno per stare in silenzio e chiederti: “Cosa mi rende felice? Cosa mi dà energia?”


2. Fai pace con il passato
Spesso ci tratteniamo perché abbiamo paura di sbagliare o perché pensiamo che sia troppo tardi. 
Io stessa ho avuto questi dubbi. 
Poi ho capito che ogni esperienza, ogni errore, è stato un mattoncino del mio percorso. 

Anche il tuo passato può diventare una risorsa: i tuoi talenti non sono spariti, sono solo addormentati.


3. Scopri qualcosa di nuovo
Quando ho incontrato la rete del network, è stato come aprire una finestra in una stanza buia. 
Sono partita da zero, ma ho deciso di mettermi in gioco. 
Non solo ho imparato una nuova competenza, ma ho scoperto che potevo farlo rispettando i miei ritmi e le mie priorità di mamma. 

Questo percorso mi ha fatto riscoprire il piacere di imparare e crescere.


4. Circondati di persone che ti ispirano
Il cambiamento da sole fa paura. 
Ho trovato una rete di donne incredibili che, come me, avevano deciso di dire basta alle scuse. 
Col network, ho scoperto una comunità che crede nel valore della condivisione, dove ogni successo è il risultato di un supporto reciproco. 

Quando ti circondi di persone che credono in te, i tuoi sogni sembrano più vicini.


5. Agisci, anche se hai paura
Riscoprire i tuoi talenti richiede coraggio. 
Ma non serve fare grandi passi: inizia con uno piccolo, ogni giorno. 
Io ho cominciato pubblicando un post, parlando con una mamma al parco, raccontando la mia storia. 

Ogni piccola azione mi ha portata dove sono oggi, più forte e più consapevole.


Perché tutto questo è importante?
Perché tu meriti di più
Meriti di sentirti realizzata, di essere indipendente e di costruire un futuro che riflette chi sei davvero. 
E io sono qui per dirti che è possibile.

Vuoi approfondire?


Scrivimi  e  scoprirai come questa esperienza può trasformare anche la tua vita.
Non lasciare che il tempo passi senza fare il primo passo. 
Hai talento, hai forza, e hai tutto ciò che serve per riprendere in mano la tua vita. 

Scrivimi, ti aspetto! 

lunedì 26 ottobre 2020

Conosciamo veramente tutte le nostre potenzialità?

 
  
 




La mia famiglia ed io amiamo moltissimo fare escursioni sulle nostre colline. 
Durante una delle nostre tante passeggiate abbiamo avuto la fortuna di incontrare questa vecchia casa, che vedete nelle fotografie qui sopra.
Nella riservatezza del bosco abbiamo trovato questa bellissima sorpresa.
Questi sassi racchiudono la storia di quel posto, che aspettava solo di essere ascoltata.
E' un vecchio gioco che amo fare fin da quando sono bambina: osservare i ruderi abbandonati e immaginarli completamente restaurati e pieni del loro antico vigore.

Già allora mi fermavo ad ascoltare quello che le rovine volevano raccontarmi.

Da bambina lasciavo correre la fantasia e disegnavo nella mia mente ogni dettaglio, immaginando tutte le potenzialità sommerse dei ruderi. 

Sappiamo scovare le potenzialità di tutto ciò che abbiamo intorno?

Sappiamo trovare in noi stessi le nostre potenzialità?

Definizione: Stato di ciò che è ancora latente ma può realizzarsi vocabolario Treccani

Non dobbiamo confonderle nè con il talento, nè con le doti personali e nemmeno con le virtù.
La psicologia ha evidenziato un elenco di 24 potenzialità distintive, che ognuno di noi può avere in diversa misura: 

  1. desiderio di conoscenza
  2. curiosità
  3. analisi critica
  4. operosità
  5. empatia
  6. determinazione
  7. sincerità
  8. simpatia
  9. capacità affettive
  10. rispetto
  11. obbiettività
  12. savoir faire
  13. self-control
  14. buonsenso
  15. moderazione
  16. senso estetico
  17. riconoscenza
  18. fiducia
  19. ideali
  20. comprendere
  21. ironia
  22. fervore
  23. operosità
  24. prudenza
Al contrario delle virtù, le potenzialità sono quantificabili e misurabili.
Aggiungerei anche addestrabili e implementabili con tanto esercizio.

Come allenare le nostre potenzialità?

Possiamo esercitarci attraverso la meditazione.
Oppure con il dialogo attivo con un professionista: un coach, un counselor o uno psicoterapeuta.
Il primo passaggio è riconoscere innanzittutto quali potenzialità fanno parte di noi.
Siamo empatici? Oppure prudenti?
La prima cosa da fare è sicuramente la presa di consapevolezza attraverso percorsi guidati da professionisti.
In secondo luogo stabiliremo degli obiettivi: potenziare le qualità meno forti ed equilibrare invece quelle già sviluppate.
Sentirsi in equilibrio sicuramente ci darà maggiore autostima, permettendoci di agire in modo più sicuro in mezzo agli altri.
La sicurezza della conoscenza delle nostre potenzialità ci farà sentire meglio nei nostri ambienti:
  • casa
  • lavoro
  • amici
  • società
Ricordiamoci sempre di volerci bene e di apprezzare i nostri tratti distintivi.
Lavoriamo su quelli che magari ci mettono di più in crisi.

Grazie per aver letto fino qui. Lasciami un commento sono contenta di sapere cosa ne pensi.


venerdì 28 agosto 2020

Scegliere la razza di cane giusta per le nostre caratteristiche

 Come scegliere la razza giusta di cane per il nostro stile di vita e le nostre esigenze?


Guardiamo le origini delle razze per avere un'idea del comportamento e delle attitudini di quella che abbiamo scelto per noi.
Stesso discorso se del meticcio ne conosciamo la mescolanza delle varie razze.
Osserviamo i "mestieri" che ogni cane ha svolto nel tempo e cerchiamo di capirne il tipo di carattere.
Ogni cane porta dentro di se la sua origine: dal più piccolo bassotto al più grande alano,.
Ognuno ha in se le stesse caratteristiche di base comuni ai progenitori lupi o sciacalli o dingo, ma ognuno, nella propria razza in se ha potenziato alcuni aspetti rispetto ad un altro.

Parliamo di motivazioni di razza: cosa interessa al mio cane? cosa gli piace fare?

Avremo un cane adatto alla caccia che sarà molto più interessato al movimento e dunque alla predazione (motivazione predatoria).
Un guardiano delle greggi, invece sarà molto più sedentario (motivazione territoriale).
Il levriero molto veloce e adatto ai grandi spazi (motivazione cinestesica.
Un cane selezionato alla difesa personale come è stato il rottweiler (motivazione antagonista, competitiva, affiliativa), che quindi tenderà a rimanere più vicino al proprietario e così via per tutte le specifiche di ogni razza selezionata dall'uomo nel corso dei secoli.

La selezione delle razze non è un'invenzione, ma una scelta di determinate attitudini.

L'uomo ha semplicemente spinto in una particolare direzione quando ha trovato dei caratteri e delle caratteristiche che lo interessavano particolarmente.
Quando scegliamo un cucciolo sarebbe bene avere informazioni anche sull'origine della razza.
Sarà grande indicazione per capire se abbiamo fatto la scelta corretta del cane.
Facciamo un esempio: un single, che magari lavora tutto il giorno che adotta un beagle o un barboncino, così dinamici, esploratori, curiosi e socievoli.
Cosa pensate che succederà?
Pensate a cosa potrebbe vivere in casa tutto il giorno solo.
Senza la possibilità di vedere i suoi simili e di fiutare un pò in giro. 
Oppure pensate ad una coppia amante delle belle e lunghe passeggiate in montagna che prendono con se un dolce e pacato bovaro!
Sarebbe molto meglio scegliere il cane compagno delle nostre giornate in base non solo all'aspetto fisico, ma soprattutto osservando le caratteristiche del comportamento legato alla sua origine.
Il suo vecchio impiego, quell'impiego che l'ha portato a sviluppare maggiormente alcuni aspetti rispetto ad altri.
Bisognerebbe approfondire le sue particolarità per non rimanere intrappolati in situazioni poco adatte al nostro stile di vita e di conseguenza soffrire e far soffrire.
Consigli:
Consultate un bravo educatore o addestratore prima di fare la vostra scelta per avere informazioni.
Oppure leggete molto o iscrivetevi a gruppi o forum dedicati alla razza.
Trovi su Facebook il gruppo che gestisco, iscriviti e chiedi informazioni. Segui il link nel menu a tendina in alto a destra, nella prima pagina di questo blog.
Se invece volete contattatemi.

Grazie di aver letto fino a qui. Lasciami un commento, mi fa piacere sapere cosa ne pensi.



alano arlecchino rescue
Simona ed Erinni, alano rescue





pastore tedesco adozione

martedì 28 luglio 2020

Scegliere collare e guinzaglio

La scelta degli strumenti di conduzione è sempre un momento cruciale.

Spesso siamo attirati da bellissimi colori e materiali, oppur da consigli di amici o di esperienze precedenti.

Oppure l'istruttore al quale decidiamo di rivolgerci ha preferenze o esigenze particolari.
Ma, tu, cosa preferisci?



lunedì 13 luglio 2020

Casi particolari del francese, tra maschile e femminile

Vediamo alcuni casi particolari di distinzione tra femminile e maschile.

  • "amour" e "délice" sono femminili al plurale e maschili al singolare

  • "gens" è irregolare in base a chi prende l'accordo

  • "oeuvre" è sempre femmminile

  • "Paques" si usa senza articolo ed è maschile, tranne quando ha un aggettivo qualificativo davanti "bonnes Paques"



Omonimi di genere diverso del francese

Come dicevamo esistono nella distinzione di genere tra femminile e maschile dei nomi alcune eccezioni, vediamo quelle che riguardano gli omonimi.

Parole con origine etmilogica diversa e significato diverso a seconda del genere:


  • la barbe (de l'homme), le barbe (cheval de Barbie)
  • la livre (démi kilo), le livre (à lire)
  • la mousse (à manger), le mousse (jeune marin)
  • la page (à lire), le page (un jeune homme)
  • la poêle (à cuire), le poêle (un fourneau)
  • la tour (du château), le tour (la promenade)
  • la vase (à l' étang), le vase (pour les fleurs)


Parole con significato affine:


  • une aide (personne), un aide (coup de main)
  • une critique, un critique (un homme)
  • la foudre (coups des foudres), le foudre (un homme)
  • la garde (royale), le garde (le surveillant)
  • la manoeuvre (garer la voiture), le manoeuvre (à l'usine)
  • la mémoire (se souvenir), le mémoire (la thèse)
  • la mode (pour les vetements), le mode (des verbes)
  • la poste (le bureau), le poste (un travail)

Distinguere genere femminile e maschile in francese

Per imparare bene una lingua straniera è importante:

  • riconoscere quali parole di uso comune sono di genere femminile e quali al maschile 
  • se ci sono eccezioni  omonimi di genere diverso   
  • casi particolari  
  • soprattutto se quali sono le differenze tra la nostra lingua madre e quella che vogliamo imparare



Oggi impariamo i nomi solitamente femminili:

  • frutti (tranne le raisin)
  • le scienze e in generale le nozioni astratte
  • i continenti, gli stati e le grandi isole, le regioni (con numerose eccezioni)
  • le festività
  • in nomi che terminano in -eur (tranne le bonheur, le labeur, la coeur, l'honneur)
  • i nomi che terminano in -té; -tié; -ion


I nomi solitamente maschili:

  • i giorni della settimana e dei mesi
  • le stagioni
  • gli alberi
  • i metalli e gli elementi chimici
  • i punti cardinali
  • i monti (tranne les Alpes, les Andes, les Vosges, les Cévennes, les Pyrénées)
  • le città (tranne quelli che finiscono in -e o -es)
  • le squadre sportive
  • le lettere dell'alfabeto
  • i nomi che terminano in -age; -ment; -isme