lunedì 13 luglio 2020

Omonimi di genere diverso del francese

Come dicevamo esistono nella distinzione di genere tra femminile e maschile dei nomi alcune eccezioni, vediamo quelle che riguardano gli omonimi.

Parole con origine etmilogica diversa e significato diverso a seconda del genere:


  • la barbe (de l'homme), le barbe (cheval de Barbie)
  • la livre (démi kilo), le livre (à lire)
  • la mousse (à manger), le mousse (jeune marin)
  • la page (à lire), le page (un jeune homme)
  • la poêle (à cuire), le poêle (un fourneau)
  • la tour (du château), le tour (la promenade)
  • la vase (à l' étang), le vase (pour les fleurs)


Parole con significato affine:


  • une aide (personne), un aide (coup de main)
  • une critique, un critique (un homme)
  • la foudre (coups des foudres), le foudre (un homme)
  • la garde (royale), le garde (le surveillant)
  • la manoeuvre (garer la voiture), le manoeuvre (à l'usine)
  • la mémoire (se souvenir), le mémoire (la thèse)
  • la mode (pour les vetements), le mode (des verbes)
  • la poste (le bureau), le poste (un travail)

Distinguere genere femminile e maschile in francese

Per imparare bene una lingua straniera è importante:

  • riconoscere quali parole di uso comune sono di genere femminile e quali al maschile 
  • se ci sono eccezioni  omonimi di genere diverso   
  • casi particolari  
  • soprattutto se quali sono le differenze tra la nostra lingua madre e quella che vogliamo imparare



Oggi impariamo i nomi solitamente femminili:

  • frutti (tranne le raisin)
  • le scienze e in generale le nozioni astratte
  • i continenti, gli stati e le grandi isole, le regioni (con numerose eccezioni)
  • le festività
  • in nomi che terminano in -eur (tranne le bonheur, le labeur, la coeur, l'honneur)
  • i nomi che terminano in -té; -tié; -ion


I nomi solitamente maschili:

  • i giorni della settimana e dei mesi
  • le stagioni
  • gli alberi
  • i metalli e gli elementi chimici
  • i punti cardinali
  • i monti (tranne les Alpes, les Andes, les Vosges, les Cévennes, les Pyrénées)
  • le città (tranne quelli che finiscono in -e o -es)
  • le squadre sportive
  • le lettere dell'alfabeto
  • i nomi che terminano in -age; -ment; -isme

sabato 11 luglio 2020

Les articles définis






En français on compte 4 articles définis (vedi sopra), più o meno assomigliano agli articoli determinativi dell' italiano.

L'article défini suppose une existence préalable et une singularité.
Il est utilisé pour indiquer un élément connu.

Un accorgimento importante è imparare a distinguere quali parole sono al maschile e quali invece al femminile.

Invece vi rimando al video per imparare a ascoltare il suono diverso tra "le" e "les", singolare e plurale.video articoli determinativi




Differenza tra gli articoli determinativi "le" o "les", come riconoscerli all'orale


Impariamo a distinguere il suono tra l'articolo determinativo plurale e determinativo maschile singolare. Osserviamo il movimento delle labbra per capire se si tratta del singolare o del plurale.




Avete ancora dubbi?
Contattatemi o scrivetemi nei commenti qui sotto.

venerdì 10 luglio 2020

Tutto per il francese


Avete bisogno di qualcosa legato alla lingua francese?
Contattatemi senza impegno!

domenica 28 giugno 2020

A che età inizio l'educazione del cucciolo?

Il momento migliore per iniziare il percorso di educazione col tuo cucciolo.
Una fase importante e decisiva per impostare un'ottima convivenza.




sabato 27 giugno 2020

Informarsi e formarsi. Apprendimento permanente nel lavoro.



Importanza della formazione nel lavoro. Psicodiagnostica clinica, ma perchè?

Vediamo insieme quali strumenti fondamentali mi ha fornito questo corso.



Innanzitutto fa parte della Scuola di Alta Formazione permanente dell' Università di Urbino.
Ho scelto un percorso di approfondimento riconosciuto, serio e di buon livello.
Sono grata di aver potuto partecipare come uditrice.
Infatti sarebbe specifico e chiuso soltanto ai laureati in Psicologia.
Ritengo talmente importante avere strumenti operativi completi, professionali ed affidabili, che ho contattato telefonicamente la Direttrice del corso, spiegandone la grande importanza nel mio ambito professionale.
Lavorando con i cani e a contatto con le persone, sono certa che sia fondamentale avere spunti di riflessione su alcuni concetti base legati alla psiche, alle emozioni e agli stili di relazione.
Ma andiamo per gradi.

Vediamo la struttura del corso nella sua interezza.

Partiamo dalle finalità:

fornire conoscenze teoriche e applicative sullo scopo, struttura e uso dei principali test psicologici per l’assessment di diversi tipi di abilità in individui in età evolutiva e adulti con sviluppo tipico e atipico

Cosa ho imparato:

L' Assessment 

  • delle abilità intellettive (WISC, WAIS, Raven)  
  • della struttura della personalità (MMPI, CBA, Millon MCMI-III) 
  • dell’apprendimento (test per la valutazione delle abilità di lettura, scrittura, calcolo) 
  • delle funzioni neuropsicologiche (ad es. W.M. attenzione) 
  • delle abilità linguistiche - nell’invecchiamento 

Argomenti del corso:

  • L’assessment dell’adattamento e d dell’ intelligenza fluida 
  • Cognitive Behavioral Assessment (CBA) 
  • MMPI e altri strumenti della sfera della personalità 
  • La valutazione dell’apprendimento scolastico
  • L’assessment neurospicologico 
  • Millon Clinical Multiaxal Inventory (MCMI) 
  • Valutazione delle motivazioni. Valutazione dell’intelligenza 
  • La valutazione del trauma. La valutazione dell’anziano 
  • Test complementari

Tra i docenti:

  • Dott.ssa Carmen Belacchi 
  • Dott.ssa Silvana Cilia 
  • Dott.ssa Denise Manchisi 
  • Dott. E.Virgili
  • Dott.ssa N.Del Bianco 
  • Dott.ssa Marta Ghisi 
  • Dott. R. De Beni
  • Dott. C .Cornoldi 
  • Dott.E.Acquarini
  • Dott. ssa E.Capotosto 
  • Dott. G.Biagetti
  • Dott. L.Piccinini 


Questo percorso mi ha fornito una metodologia operativa e concreta, attraverso test e questionari di valutazione della situazione relazionale-emotiva di ogni individuo.

Facciamo chiarezza: anche se so come si utilizzano e conosco quali sono NON mi sognerei mai di sostituirmi a uno psicologo o a chi ne ha la preparazione per interpretarli!


Ebbeni sì, una cosa è conoscerne l'esistenza, ma tutt'altra faccenda è prendersi un ruolo che non ci appartiene!
Ormai, tu che mi leggi ogni giorno fin da quando ho aperto questo blog, lo sai benissimo che NON mi piace prendermi compiti che non mi appartengono.

Però, desidero più di ogni altra cosa, conoscere e offrire il servizio migliore possibile alle persone che si contattano.

Negli anni ho incontrato tante tipologie di persone diverse e di cani differenti.
Mi sono sempre chiesta se per questi stili, esistesse un modo più corretto di un altro di approcciarsi.
Al corso per istruttori cinofili era già stato introdotto l'argomento, ovvio, sulle dinamiche comportamentali del cane.
Così, continuando a cercare, ho trovato la soluzione proprio nell'Alta Formazione.
Dove ho potuto approfondire ciò che tanto mi incuriosiva da sempre.
Soprattutto ho trovato la tecnica che descrive e rappresenta le problematiche espresse attraverso il comportamento e di conseguenza gli stati emotivi.
Finalmente adesso ho ben chiaro come devo approcciarmi alle persone.
Questo pezzo mi mancava profondamente.

Perchè quando faccio lezione a un cane, so benissimo che appartiene a una dinamica relazionale. 

Per cui mi sentivo "zoppa": potevo occuparmi soltanto del suo problema, del suo malessere.
Ma non avevo gli strumenti per aiutarlo fino in fondo, perchè non avevo il quadro completo dello stile di relazione con la sua figura di riferimento.

Facciamo un esempio, che mi riguarda da vicino.

Una persona iperattiva (un esempio che vivo nel contesto famigliare, per cui potrei descrivertelo in ogni sfumatura).
Esempio classico:
arriva il proprietario che lamenta il fatto che il suo cucciolo non dorme mai.
Durante la prima consulenza, mi rendo conto di alcuni atteggiamenti della persona che mi fanno intuire una possibile iperattività.
Salta sulla voce, si alza e si siede continuamente, prende il guinzaglio centinaia di volte, chiede la stessa cosa 800 volte, accarezza il cane freneticamente, lo richiama senza motivo ogni 10 secondi e via dicendo.
Sentivo di avere difficoltà a spiegare il tipo di lavoro sulla calma che bisognerebbe normalmente affrontare fin da quando il cucciolo arriva in casa.
Come fare in questi casi a spiegare i comportamenti corretti che conducono all' emozione "calma"?
Ecco, grazie a questo corso, ho decisamente strumenti di indagine sicuri e anche mezzi per poter portare a termine il mio compito di istruttrice cinofila comportamentale correttamente.
Sono troppo perfezionista, dici?
Forse, ma ogni utente ha il diritto al servizio migliore che possiamo offrirgli.
Nostro compito è continuare a formarci e informarci.