giovedì 19 novembre 2015

Il segreto per fidelizzare i tuoi clienti al tuo centro cinofilo

Comunicazione efficace e Intelligenza Emotiva: Il segreto per fidelizzare i clienti nel settore cinofilia.








Il mondo della cinofilia non si basa solo sulla competenza tecnica o sulla capacità di gestire un cane: la chiave per costruire relazioni solide e durature con i tuoi clienti sta nella comunicazione. 

Ma come puoi davvero connetterti con i tuoi clienti, farli sentire ascoltati e supportati, e allo stesso tempo consolidare la tua reputazione come istruttore cinofilo? 

La risposta sta nell’intelligenza emotiva e nella comunicazione efficace.
Nel 2016 ho tenuto un corso su questo tema che ha ricevuto feedback molto positivi, e sono felice di annunciare che ho deciso di riproporlo, rinnovato e arricchito. 
Se sei un professionista cinofilo e vuoi migliorare il modo in cui comunichi con i tuoi clienti, questo evento è fatto su misura per te.





Dettagli del Corso: Comunicazione Efficace e Intelligenza Emotiva nel Settore Cinofilia

Durata: 2 ore
Formato: 1 ora di teoria + 1 ora di pratica

 
Perché Partecipare a Questo Corso?

Come professionista cinofilo, la tua competenza tecnica è indiscutibile. Ma una delle sfide più grandi nel settore è mantenere un legame di fiducia con i clienti, soprattutto in momenti di difficoltà o incomprensione. Una comunicazione efficace, unita a un approccio che tiene conto dell'intelligenza emotiva, ti permette di gestire anche le situazioni più delicate con serenità e professionalità.
In questo corso, non solo acquisirai strumenti pratici per migliorare la tua comunicazione, ma scoprirai anche come creare connessioni più autentiche con i tuoi clienti. 
Questo ti aiuterà non solo a fidelizzarli, ma anche a rafforzare il tuo brand come professionista attento, empatico e competente.

Contattami subito e iscriviti ora!


Se vuoi investire sulla tua crescita come professionista e imparare a usare la comunicazione come strumento di marketing e fidelizzazione, questo corso è per te. 

Cos’è la comunicazione efficace e perché è cruciale nel settore cinofilia

Imparerai come rendere ogni interazione con i tuoi clienti chiara, empatica e centrata sui loro bisogni. Una comunicazione ben gestita è ciò che trasforma un cliente occasionale in un cliente fedele. 


L’Intelligenza Emotiva è il valore aggiunto nel marketing cinofilo

Capire come riconoscere e gestire le emozioni, sia tue che dei tuoi clienti, è fondamentale per creare un clima di fiducia e collaborazione. Quando riesci a connetterti a livello emotivo, il tuo messaggio non solo viene recepito meglio, ma resta anche impresso nel tempo.


Pratica su situazioni reali: role-playing tra partecipanti


La parte pratica del corso ti permetterà di mettere subito in pratica ciò che hai appreso. Simuleremo situazioni tipiche del tuo lavoro, come affrontare clienti in difficoltà, gestire obiezioni e trasformare conversazioni complesse in opportunità per rafforzare la relazione.


lunedì 16 novembre 2015

Il cane può stare in braccio?



Pingu appena arrivato aveva circa 60 giorni, veniva da una situazione protetta ed accogliente perché era sempre con la sua mamma ed i suoi fratelli.
Per questo mi sono chiesta se fosse giusto pensare di "abituarlo" fin da subito a stare soltanto nella sua cuccia e per giunta da solo.
Così ho deciso di ascoltare soltanto le emozioni che sentivo da parte sua e di lasciarmi guidare nella scelta momento per momento.
Gli ho dedicato una cuccia in ogni ambiente della casa dove vorrei che da grande potesse stare: una al piano di sotto per la notte ed i momenti in cui non sono a casa, una nel mio studio perché ho notato che quando sono al computer a volte ha voglia di coricarsi tranquillo e una in salotto per imparare a stare con noi senza rubare la cuccia di Erinni e senza dover per forza interagire con qualcuno.
Nella prima settimana ho notato che faceva fatica a rilassarsi e a fermarsi dalle attività che lo soddisfacevano, così ho deciso di sostituirmi alla sua mamma con i modi di un' umana: giunto il momento del pisolino lo prendevo in braccio per rilassarlo e farlo addormentare.

In realtà non è un prendere in braccio per vizio, ma è un momento particolarmente intenso di calore affettivo, tanto che possa aiutarlo ad imparare a rilassarsi.

Mi è capitato anche un caso di una cucciola molto piccola e traumatizzata che abbiamo avuto al canile.
In quel caso addirittura ho trovato molto utile il marsupio per poterla portare a contatto col battito cardiaco. La ripresa è stata strepitosa nel giro di pochi giorni!

Per cui "prendere in braccio" il cane può essere salva vita o anche educativo, ma dobbiamo essere consapevoli di quello che stiamo facendo.

Prendere in braccio il cane per non fargli sporcare i piedi o perché abbiamo paura di alcune situazioni è assolutamente anti salute del cane!

In conclusione, come educatori cinofili, è fondamentale saper ascoltare le esigenze e le emozioni dei clienti, senza mai dimenticare che ogni relazione cane-umano è unica. Dietro la domanda se sia corretto prendere in braccio il cane può celarsi un bisogno affettivo, un desiderio di protezione o la necessità di offrire sicurezza. Il nostro compito è accompagnare le persone in questo percorso, aiutandole a comprendere quando e come questa pratica può essere utile per il benessere del cane e per il loro legame. La chiave è un approccio empatico e professionale, capace di bilanciare esigenze emotive e principi educativi, per fornire un consiglio che sia davvero su misura per ogni binomio.

Se sei un educatore cinofilo e ti trovi ad affrontare situazioni delicate con i tuoi clienti, in cui l'aspetto emotivo gioca un ruolo importante, non esitare a contattarmi. Insieme possiamo approfondire strategie e approcci personalizzati per migliorare la tua pratica professionale e offrire un supporto ancora più completo ai tuoi clienti e ai loro cani. Chiamami o scrivimi per una consulenza dedicata!



Sono in crisi?





"Non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare sempre le stesse cose.
La crisi è la più grande benedizione per le persone e per le Nazioni, perchè la crisi porta progressi.
La creatività nasce dall'angoscia come il giorno nasce dalla notte oscura.
E' nella crisi che sorgono l' inventiva, le scoperte e le grandi strategie.
Chi supera la crisi supera se stesso senza essere superato."
- A. Einstein-

L'osmosi emozionale, in sintesi, Dorian ed i nostri amici



"Quando la nostra mente è profondamente turbata, 
lo sono anche i movimenti del nostro corpo"
-C. Darwin-


OSMOSI EMOZIONALE

Che cosa vuol dire "osmosi emozionale"?
come si può indurre un'emozione?

"Quando proviamo emozioni tutto il nostro corpo ed il nostro sistema cognitivo sono coinvolti: il comportamento diventa manifestazione di ciò che stiamo sentendo.
La scienza che si occupa di trovare risposte in questo ambito è la neuroscienza.
Per definizione, le neuroscienze racchiudono tutte le discipline che riguardano le strutture e le funzioni del sistema nervoso.
(...)
Le neuroscienze coprono un raggio d' azione così ampio che sono state "grossolanamente" suddivise in rami specializzati, dove quello a cui rivolgo principalmente la mia attenzione riguarda l' area affective neuroscience, la quale analizza i meccanismi mentali che attivano la risposta emotiva.
Ciò che emrge da questi studi è che ogni comportamento è espressione di una funzione celebrale: sia per i comportamenti semplici, esempio quelli puramente fisiologici, sia per quelli più complessi, come appunto le manifestazioni cognitive o affettive.
Il sistema nervoso è una complessa rete di neuroni tutti in collegamento tra loro (...)
Per me l'emozione è quando sentiamo una bella canzone ed inevitabilmente iniziamo a muovere dapprima i piedi, poi le gambe ed infine non riusciamo nemmeno più a trattenere le braccia.
(...) Vi è mai successo?"

-tratto da Dorian ed i nostri amici- il mio libro




relazione           comunicazione        attaccamento     

le emozioni sono circolari: 
se tu stai bene, anch'io sto bene


tu sarai sempre parte di me ed io di te


Tratto dal libro Dorian ed i nostri amici


     

"Lavoro come istruttrice cinofila comportamentale da tanti anni, ho visto e conosciuto tante situazioni, so per certo che non voglio smettere mai di imparare.
So per certo che ognuna delle persone che ho avuto la fortuna di incontrare e ogni cane con il quale ho avuto la fortuna di lavorare mi hanno resa ciò che sono oggi.
Devo ringraziare tutti i cani e tutte le persone che ho avuto modo di incontrare durante il mio cammino di "professionalizzazione", perchè di loro conservo in eredità la scoperta di una nuova prospettiva sulle cose e la rivelazione di un pezzetto in più di me stessa.
Alcuni di loro sono i veri fautori di Wave, quest'onda di emozioni che per me è stata un'onda di cambiamento nel metodo di lavoro.
In mezzo a tutti quelli conosciuti spiccano coloro che di più hanno aperto in me la crisi e quindi la consapevolezza della mia momentanea inadeguatezza nel saperli accogliere, ascoltare e guidare. Ringrazio di cuore questi cani, e le loro famiglie, che hanno dato fiducia alle mie capacità di ascoltatrice e che hanno avuto la pazienza affinchè potessi trovare per loro la giusta via comunicativa e relazionale.
Il mio grazie va a tutte quelle persone che, piangendo, mi hanno rivelato cose veramente intime del loro vissuto."

-tratto da Dorian ed i nostri amici- il mio libro

sabato 10 ottobre 2015

Come comunicare in modo adeguato: interazione cane-umano.




L' arte di saper comunicare in modo adeguato.

Un argomento complesso, ricco e indispensabile per tutti coloro che intendono lavorare con gli altri: non importa se siano cani o persone.

In Internet ho trovato questa bellissima citazione di un Anonimo:

"Le cinque C di una buona comunicazione: 
chiarezza, completezza, concisione, concretezza, correttezza."


Nella comunicazione entrano in gioco tantissimi fattori. Vediamoli con calma. 

1. Chiediamoci: quale linguaggio dobbiamo adottare?  


In considerazione dell'ambiente in cui ci troviamo o del pubblico a cui ci rivolgiamo, dobbiamo conoscere diversi registri linguistici, toni differenti e modalità espressive adatte all' interlocutore che sta conversando con noi.
Ad esempio, ci stiamo rivolgendo a un pubblico di professionisti in una grande sala conferenze? Oppure stiamo parlando con un singolo? 
Chiaramente l' argomento sarà della stessa qualità, ma sarà esposto con una terminologia adeguata.

2. Riflettiamo: come dobbiamo interagire?


Entra in gioco la nostra personalità, che influenza quello che diremo e come lo diremo.
Dobbiamo avere grande conoscenza di noi stessi per comunicare correttamente con gli altri e poter essere veramente efficaci.
Facciamo un esempio pratico.
Se sono davanti a un cliente, che insiste per avere ragione su un prodotto, anche se so che non è la verità ciò che sostiene, NON posso e NON devo assolutamente perdere il controllo e sbottare!
Devo conoscere esattamente il mio carattere, come controllarmi nelle parole ma anche nei gesti, che non devono tradire il mio stato di rabbia.
Ho conosciuto tanti bravi professionisti, che nel momento di forte stress ed irritazione, perdendo il controllo della situazione, hanno anche perso la loro credibilità.


3. Conosci il potere delle emozioni nella comunicazione?


La comunicazione è fatta di parole, gesti ed emozioni.
Non è possibile scindere questi 3 aspetti come se fossero pacchetti diversi e staccati tra loro. 
I gesti e le parole sono spesso influenzati dalle emozioni che proviamo e che di conseguenza pervadono la comunicazione. Dobbiamo avere la consapevolezza sia di saperle riconoscere sia di sapere attivare quelle giuste per una buona riuscita della relazione.

Hai già sentito parlare di Intelligenza Emotiva? 

Per farti un'idea ti incollo il link della definizione che trovi su Wikipedia

Negli anni di professione come istruttrice cinofila ho ideato e realizzato, in collaborazione con una formatrice di Intelligenza Emotiva, diversi corsi e seminari dedicati proprio allo sviluppo di questa particolare forma comunicativa.
Abbiamo strutturato degli incontri perchè i proprietari, grazie all' interazione col proprio cane, potessero "sentire" circolare le emozioni.
Il contatto con l'animale è uno strumento particolarmente indicato per potenziare questa capacità.




In questa foto sto facendo la parte del cane e la mia socia invece simula di essere la proprietaria.
L' esercizio è molto semplice: lo slalom.
Abbiamo voluto dimostrare ai proprietari come si sviluppa una dinamica di interazione e cosa si scatena durante un' incomprensione.
Si nota chiaramente che nel binomio c'è tensione: più l' uno tira da una parte, più l'altro cercherà di bilanciare tirando da quella opposta.



La tensione emotiva nella comunicazione determina lo stato di stress e disagio, che perdura fin quando l' attivazione emotiva di un soggetto non diminuisce, guidando l' altro verso il recupero della calma.
I corsi così strutturati permettono alle persone di imparare a riconoscere l' emotività che si scatena in una dinamica relazione e a saper gestire la propria emotività.
Il primo passo è riconoscere ciò che proviamo e ciò che provano gli altri.
Il secondo è imparare a modulare le nostre emozioni.
Il terzo è sintonizzarsi con gli altri. 

Anche tu provi momenti di tensione col tuo cane?
Scrivimi e parliamone insieme. 


                                              




giovedì 24 settembre 2015

Mylandog Milano 2014






Grazie Erinni per avermi dato fiducia, per aver sempre creduto in me, per esserti lasciata guidare e per aver avuto la voglia di scoprire il mondo insieme a me.

Oggi mi hai accompagnata a un evento a Milano organizzato dall'associazione Mylandog.

Rally Obedience: un pò di svago per i cani

Erinni e il suo amico Argo


comunicazione di gioco 




lui ha capito che si gioca








Erinni ed il suo grande amico Argo: l'unico che da quando la conosco l'abbia mai fatta divertire sul serio!


Un momento di svago durante il nostro corso di preparazione per istruttori Rally Obedience di 1 livello.


Bellissimi, svago anche per me a guardarli!

Ah sì lo so a cosa stai pensando: guardare due molossi che giocano è impressionante!

Sono pesanti e materialoni, ma hanno un tipo di comunicazione che per me è chiarissima.

Forse perchè mi sono abituata osservando il mio Dorian, forse perchè mi sento molto vicina a loro come tipo di interazione.

Fatto rimane che capisco benissimo cosa dicono e quali sono le loro intenzioni.

Erinni poi per me è un libro aperto.

Siamo direttamente l'una nella mente dell'altra. In ogni momento. 

La pesantezza della sua stazza la rende molto abile nei micro movimenti, così si sforza meno e si spiega meglio.

Conosci i segnali comunicativi principali del cane?

Ti lascio leggere i miei post sulla comunicazione e socializzazione che trovi in questo blog con i video.
E' facile, vai su "cerca in questo blog" a destra e trovi ciò che ti serve.
Buona permanenza e buona lettura. 

Rally Obedience: preparazione di alcuni esercizi

Erinni ed Io 



border collie al piede




border collie al fronte 





Arianna ed Argo 





Rottweiler al piede 





condotta al piede
Al piede 






Un abbraccio ad Alessandra Bellini ed Anna Congiu per la pazienza con me (non con Erinni).


Un abbraccio anche ai nostri compagni di classe per la solidarietà 

e il rispetto che avete avuto per noi💓

La saggezza del cane anziano: adozione Rottweiler 10 anni


Ormai la conosci sicuramente: lei è Paola, ormai ha circa 15 anni e per un Rottweiler è un record da guiness!

L'abbiamo adottata 5 anni fa dal canile della provincia di Reggio Emilia e con lei abbiamo avuto solo soddisfazioni e piacevolezza della sua compagnia.
E' sempre stata una presenza discreta, solare, affettuosa, non è mai stata invadente o prepotente.
Andare a spasso con lei è sempre stato rilassante e divertente, senza mai ringhiare a nessuno o tirare al guinzaglio.
Paola è la preferita di mio figlio più piccolo, perché lui dice "è morbida e delicata".
In effetti è sempre stata la più "piccola" di tutti i miei cani 😀

Adottare un cane di già 10 anni è stata un'esperienza stupenda e gratificante, la sua esperienza, il suo equilibrio sono stati la garanzia di una vita insieme intensa ma pacata e serena.

Ecco, se dovessi dire cosa vuol dire adottare un cane anziano sicuramente penserei alla serenità che è in grado di trasmettere e alla moderatezza con cui affronta le situazioni.
Un cane sopra gli 8 anni è in grado di misurare tutte le sue energie e di conseguenza tutti i suoi comportamenti ed i suoi atteggiamenti nei confronti della vita sono calmirati.
E' proprio questo che da la piacevolezza dell'adottarne uno!
Non mi sono mai lasciata prendere dal pietismo animalista nel senso stretto del termine: non ho mai pensato di salvare un'anima dal canile e che per questo dovesse essermi riconoscente, anzi!
Tutte le volte che ho accolto un cane adottato nella mia vita è stato un regalo che mi è stato fatto.
Ogni cane che lasciamo entrare nei nostri cuori ci regalerà un pezzetto in più di noi stessi.

Hai il timore che un cane adulto possa turbare l'equilibrio della tua famiglia?

Lo capisco. Comprendo benissimo i tuoi dubbi. 
Per questo ci sono tanti canili o associazioni che operano seriamente per aiutarti a scegliere il cane migliore per te e per la tua situazione.
Ad esempio, quando ho scelto che avrei adottato Paola, siamo andati tutti, Dorian compreso, al canile.
Abbiamo potuto così valutare dalla prima conoscenza se effettivamente avrebbe potuto essere un'adozione corretta e consapevole.
Sono istruttrice cinofila certo e ho competenze relativamente ai cani e al loro comportamento, tuttavia non ho la bacchetta magica per prevedere il futuro e vedere come si sarebbe adattata Paola alla nostra famiglia.
Per tranquillità di tutti abbiamo fatto un incontro di conoscenza preventivo.
Tutto è andato meravigliosamente e così Paola è potuta venire a casa con noi la settimana successiva.

venerdì 18 settembre 2015

Come gestire le paure del cane: ti spiego il mio punto di vista




Parliamo di un'emozione devastante: la paura.

Come gestire il cane quando ha paura.

Guarda il video


 


E tu cosa fai esattamente?


martedì 18 agosto 2015

Come utilizzare il premio per il insegnare al cane cose nuove.

Premiare il cane: come, quando, cosa e perchè




Premiare il tuo cane è una delle chiavi principali per educarlo, rafforzare il legame e incoraggiare i comportamenti desiderati. 

Ma come scegliere il premio giusto e usarlo al meglio? Scopriamolo insieme!


Per prima cosa scopriamo insieme perché è importante premiare il cane.


Si chiama rinforzo positivo ed è il modo più efficace per insegnare nuovi comandi associati ai comportamenti desiderati.
Come ad esempio il seduto, il dare la zampa o il richiamo. Premiare un’azione corretta aiuta il cane a capire cosa ti aspetti da lui e lo motiva a ripeterlo. 
Ricorda: i cani vogliono compiacere i loro umani, e il premio è il tuo modo di comunicare che ha fatto qualcosa di giusto.

Come scegliere il premio giusto?
Non tutti i premi sono uguali! Scegliere quello giusto dipende dalle preferenze del tuo cane e dal contesto.

Premi alimentari:
  • Snack morbidi e piccoli: ideali per sessioni di addestramento, perché si consumano rapidamente.
  • Premi speciali: come pezzetti di formaggio o wurstel, perfetti per esercizi complessi o situazioni impegnative.
  • Snack naturali: per i cani con intolleranze o diete specifiche, opta per premi a base di ingredienti semplici.
Premi non alimentari:
  • Gioco: usa un giocattolo preferito per premiare il cane, soprattutto in esercizi dinamici.
  • Coccole e attenzioni: se il tuo cane ama il contatto, una carezza o una parola dolce possono essere un ottimo rinforzo.
Quando premiare?
Il tempismo è tutto!
  • Immediato: premia il cane entro pochi secondi dal comportamento corretto. I cani associano il premio solo a ciò che stanno facendo in quel momento.
  • Durante l’addestramento: usa i premi per guidare il cane verso l’obiettivo, riducendoli man mano che il comportamento diventa una routine.
  • A sorpresa: una volta consolidato il comportamento, premia in modo intermittente per mantenere alta la motivazione.
Come usare il premio in modo efficace?
  • Associare il premio al comando: usa il premio insieme a parole di lode, come “Bravo!” o “Good boy!”. Questo aiuta il cane a riconoscere il comportamento giusto e piano piano ti sgancerai dal premio, mantenendo la lode soltanto.
  • Evitare l’eccesso: troppi snack possono portare a problemi di peso. Bilancia i premi alimentari con una dieta adeguata.
  • Premiare solo i comportamenti corretti: non cedere alla tentazione di premiare un cane che sta chiedendo attenzioni nel momento sbagliato, ad esempio abbaiando o saltando.
I benefici di un premio ben scelto
  • Rafforza il rapporto tra cane e padrone.
  • Stimola l’apprendimento in modo positivo.
  • Aumenta la fiducia del cane in se stesso e in te.
Premiare il cane è un’arte, ma con un po’ di pratica diventerà un’abitudine naturale e divertente per entrambi. 

Hai un trucco speciale o un tipo di premio che il tuo cane adora? Condividilo nei commenti! 

Non dimenticare di seguire il blog per altri consigli utili sul mondo dei cani e iscriverti al canale YouTube per video pratici e approfondimenti!


Conclusione 

Questo post non è solo una riflessione sulla responsabilità e l’educazione cinofila, ma un esempio di come il marketing narrativo possa essere usato per affrontare temi importanti e coinvolgere il proprio pubblico. 

Raccontare storie autentiche e affrontare argomenti che toccano le emozioni delle persone è una strategia potente per chi opera nel mondo cinofilo, sia che si tratti di educatori, allevatori o operatori di strutture dedicate ai cani.

Se hai trovato utile questo spunto, sentiti libero di prendere ispirazione per il tuo blog o i tuoi post social. 

Ricorda, però, che ogni attività è unica, e personalizzare il messaggio per il tuo pubblico specifico può fare la differenza.

Per idee su misura o strategie più specifiche per la tua situazione, contattami subito! 

Sarò felice di aiutarti a costruire una comunicazione efficace e autentica, che rispecchi i valori della tua attività. E, se decidi di condividere il tuo contenuto ispirato a questo post, sarebbe carino citare la fonte: far sapere da dove nasce l’ispirazione è un gesto di rispetto e arricchisce il dialogo nella community cinofila.

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mercoledì 15 luglio 2015

L’Intelligenza del cane e l’apprendimento a qualsiasi età: scopri di più!

Il cucciolo apprende rapidamente. 

E l'adulto?




Nel video che trovate qui sopra, ho avuto l’onore di essere speaker per la rubrica di Telecolor per parlare di un argomento che mi sta molto a cuore: l’intelligenza del cane e la sua straordinaria capacità di apprendere, indipendentemente dall’età.

L’intervista

Durante la chiacchierata, abbiamo esplorato temi fondamentali come:

  • L'importanza di stimolare il cane con esercizi adatti alle sue capacità cognitive.
  • Come creare un ambiente che favorisca la curiosità e la voglia di imparare.
  • Le tecniche più efficaci per insegnare nuovi comandi, anche ai cani adulti o anziani.

L’intelligenza del cane: una risorsa da valorizzare

Molti pensano che l’addestramento, o un percorso di educazione, sia riservato ai cuccioli, ma la realtà è ben diversa! 
Ogni cane ha una mente unica e pronta a mettersi in gioco, indipendentemente dall’età. 
Gli stimoli giusti e un approccio positivo possono fare miracoli nel migliorare il rapporto tra cane e padrone.

Cosa puoi fare per il tuo cane?

  • Proponi giochi di problem-solving: questi esercizi non solo stimolano la mente, ma aiutano il tuo cane a sentirsi realizzato.
  • Dedica del tempo alla comunicazione: imparare a interpretare i segnali del tuo cane è essenziale per capirne i bisogni.
  • Non smettere mai di insegnare: che si tratti di nuovi comandi, di trucchi divertenti o di percorsi avanzati, ogni apprendimento rafforza la fiducia reciproca.

Se hai trovato interessante l’intervista, lascia un commento qui sotto e condividi la tua esperienza con il tuo cane. 

Hai mai provato a insegnargli qualcosa di nuovo? Come ha reagito?

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Voglio lasciarti con una riflessione: cosa puoi imparare dal tuo cane?

I cani ci insegnano che non è mai troppo tardi per imparare. 

E questa è una lezione che possiamo applicare anche al nostro percorso professionale e personale: crescere, migliorare e condividere ciò che sappiamo.









giovedì 2 luglio 2015

Come concludere un percorso educativo col tuo cane in modo collaborativo: l'uscita di W.a.v.e.-asd

La giusta conclusione di un percorso sia esso educativo o riabilitativo secondo me è una passeggiata tutti insieme. 

E cosa c'è di meglio che un aperitivo al Parco Ducale di domenica mattina?















venerdì 26 giugno 2015

A che età iniziare l'educazione del cucciolo.

Il momento migliore per iniziare il percorso di educazione col tuo cucciolo.

Una fase importante e decisiva per impostare un'ottima convivenza.




giovedì 18 giugno 2015

Insegnare al cane a sporcare fuori casa per un'ottima convivenza.

Come insegnare al cane a sporcare fuori casa. Guida completa per un'ottima convivenza. 


Insegnare al tuo cane a fare i bisogni fuori casa è una delle prime sfide di ogni proprietario, sia che tu abbia adottato un cucciolo, sia che si tratti di un adulto.
Con pazienza e con il metodo giusto puoi ottenere ottimi risultati.
I cani possono imparare a qualsiasi età (come spiegato nel post), basta seguire un percorso strutturato e usare il rinforzo positivo.

Ecco una guida dettagliata per aiutarti passo dopo passo!


1. Comprendere le esigenze del cane
Prima di iniziare, è importante capire il comportamento del tuo cane:
  • Cucciolo o adulto: i cuccioli hanno bisogno di più pause durante la giornata, mentre i cani adulti possono trattenersi più a lungo.

Per l'apprendimento del cucciolo nel dettaglio ti invito a leggere il post dedicato proprio qui

  • Cane adottato dal canile: potrebbe non aver mai vissuto in casa o aver sviluppato abitudini sbagliate. Mostra comprensione e dai al cane il tempo di adattarsi al nuovo ambiente.
2. Stabilisci una routine regolare
I cani apprendono meglio se hanno orari fissi per mangiare, dormire e uscire.
  • Porta il cane fuori immediatamente dopo i pasti, al risveglio e prima di andare a dormire e dopo che ha giocato. 
  • Per i cuccioli o i cani appena adottati, pianifica uscite frequenti ogni 2-3 ore. 
3. Scegli il luogo giusto
Accompagna il cane sempre nello stesso punto per fare i bisogni. Questo lo aiuterà ad associare quell’area all’azione.
  • Scegli un posto tranquillo, senza troppe distrazioni.
  • Evita di giocare subito: il cane deve concentrarsi sullo scopo dell’uscita.
4. Usa il rinforzo positivo
Premia il cane ogni volta che fa i bisogni fuori casa.
  • Porta con te piccoli snack o premi.
  • Loda il cane con voce entusiasta e una carezza subito dopo che ha sporcato.
  • Evita di interrompere il cane mentre sta facendo i bisogni: aspetta che finisca prima di lodarlo.
5. Evita punizioni inutili
Se il cane sporca in casa:
  • Non punirlo: punizioni come urlare o strofinare il muso sui bisogni possono creare paura e confusione.
  • Pulisci bene l’area: usa prodotti enzimatici per eliminare completamente l’odore, altrimenti il cane potrebbe tornare a sporcare lì.
  • Osserva i segnali: se il cane annusa a terra o si agita, portalo fuori subito.
6. Addestramento specifico per i cani del canile
I cani adulti adottati dal canile potrebbero aver vissuto in box, dove erano costretti a sporcare nello stesso spazio in cui dormivano. Questo richiede un approccio particolare:
  • Dai tempo al cane: potrebbe aver bisogno di più tempo per capire che può trattenersi e sporcare fuori.
  • Inizia con aree definite: se hai un giardino, usa un recinto per creare una zona specifica in cui il cane può fare i bisogni, poi passa gradualmente alle passeggiate.
  • Sii paziente e costante: abitudini consolidate richiedono più tempo per essere modificate.
7. Usa la gabbia o un’area limitata (opzionale)
Se il cane ha difficoltà, la gabbia (NO TRASPORTINO) o una zona delimitata può essere utile per insegnargli a trattenersi.
  • Dimensioni adeguate: la gabbia deve essere abbastanza grande da permettere al cane di sdraiarsi comodamente, ma non così grande da poter sporcare in un angolo.
  • Non lasciare il cane troppo tempo: assicurati di portarlo fuori regolarmente per fare i bisogni.
8. Sii paziente e monitora i progressi
L’addestramento richiede tempo, soprattutto per i cani adulti o traumatizzati. Mantieni una routine e osserva i miglioramenti.
  • Annota gli orari in cui il cane sporca per anticipare le sue necessità.
  • Non scoraggiarti se ci sono regressioni: fanno parte del processo di apprendimento.
Concludendo
Insegnare al cane a fare i bisogni fuori casa è un viaggio che rafforza il legame tra voi. Con coerenza, pazienza e tanto amore, il tuo cane imparerà e si sentirà più sicuro nel nuovo ambiente.
Hai adottato un cane e vuoi condividere la tua esperienza? Lascia un commento qui sotto!

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