venerdì 19 settembre 2014

....a mouen Doudou, pou tout bèl bagay nou pòkò konnen... (mouen renmen li)


Importanza della lingua e cultura creola.


Dopo un percorso di studi dedicato alla conoscenza delle lingue straniere, e soprattutto quella francese, mi sono chiesta perché nei territori appartenenti alle ex-colonie sia nato il creolo, quali siano state le ragioni che ne hanno determinato lo sviluppo e quale funzione riveste all'interno di quelle comunità.

La lingua creola è stata mezzo fondamentale in quei territori raggiunti da diverse etnie che, entrando in contatto tra loro soprattutto per ragioni economiche, hanno sviluppato questa particolarità linguistica per sopperire ad esigenze comunicative.
In quei luoghi è nata anche la cultura creola e la sua letteratura.

La tradizione orale si è commissionata alla scrittura che invece apparteneva di diritto solo ai bianchi europei.
Tuttavia, Glissant opta per una scelta stilistica decisamente innovativa: si apre alla lingua francese e la destruttura, rinunciando alla necessità di scrivere in creolo per esprimere i valori della propria terra.

Il francese di Francia, si impregna dell'essenza caraibica per poter raggiungere un pubblico più vasto.
Siamo oltre la necessità di adottare il creolo, pur rimanendo una narrazione creolizzata.

Glissant riesce a manifestare nel testo una nuova identità, attraverso la lingua, intesa come forma espressiva e non come l'insieme delle convenzioni necessarie per la comunicazione.
Durante le analisi della mia tesi ho dovuto scegliere tra alcune delle tematiche e delle caratteristiche emergenti dalle opere narrative oggetto di esame.
Ciò che ho percepito è il movimento.
Leggendo le pagine di Glissant ci si sente trasportati da un luogo ad un altro, da uno spazio temporale ad un altro, senza nessun disagio.
La poetica dell'erranza e l'opacità sono gli strumenti che fanno sentire il lettore parte del Tout-monde.
Glissant anticipa i tempi odierni di grande e rapido cambiamento.
Ci avverte e ci sprona ad essere individui rinnovati.

Viviamo in un’epoca di cambiamento rapido, dove tutto si muove più veloce che mai. E l'identità con esso. 

Oggi non possiamo più innalzare muri.


E tu che ne pensi della filosofia dell'identità-rizoma?
Scrivimi nei commenti e sii gentile con la comunità: rendi internet un posto migliore ed accogliente.


 



mercoledì 3 settembre 2014

La golden retriever con difficoltà di socializzazione


Due femmine adulte di Golden, ma una con problemi comunicativi con altri cani.
A prima vista i segnali calmanti identici con posture differenti.


Questa immagine ritrae perfettamente la socializzazione olfattiva, i cani lasciano traccia di se a debita distanza dell'altra, di modo che ognuno possa rispettare la propria zona di confort e odorare chi sia l'altra.



La più esperta lascia il campo libero all'altra, si mette di spalle e sempre col naso a terra per non dare alcun segno di provocazione o sfida verso l'altra in difficoltà.


Notate che la Golden più esperta rimane a coda morbida, verso l'esterno e lascia che l'altra la osservi, anche se con la dritta e molto rigida nella postura.


va bene, ormai siamo tranquille e possiamo anche sdraiarci.....ma ancora non troppo vicine!

Ho già scritto circa due anni fa dei problemi di socialità di un Golden retriever nei confronti dei suoi simili, bene ora mi ricapita una situazione più o meno simile con una femmina di Golden, che qui nelle foto è quella di colore più scuro.
La sua difficoltà sta nell'immensa paura del contatto fisico, naturalmente deriva da insicurezza sia dovuta alla scarsa socializzazione primaria nel periodo sensibile giusto fino alla maturità ed anche dalle posche pochissime esperienze che la famiglia le fece fare.
Diciamo che la miscela di scarse competenze relazionali e scarsa autoefficacia la portavano a sembrare "aggressiva" verso gli altri cani, già soltanto alla vista.
Il percorso insieme alla famiglia è stato per me molto gratificante e spero anche per loro!
La cagnetta ne ha tratto sicuramente beneficio perché riesce ad oggi a farsi qualche amicizia canina e a socializzare con le tipologie di cani più pacate e riflessive.
Poco importa che siano maschi o femmine, ad esempio l'altro Golden delle foto è una femmina più adulta di qualche anno, ma molto competente a livello comunicativo e relazionale.