domenica 1 settembre 2024

7 bias valutativi tipici del settore cinofilia che ti fanno perdere clienti

 

Bias Valutativi: come riconoscerli e migliorare il rapporto con i tuoi clienti

Nella tua attività di professionista cinofilo, la relazione con il cliente è cruciale. La fiducia che riesci a instaurare con i proprietari dei cani può fare la differenza tra un cliente occasionale e uno che ti raccomanda a tutti i suoi amici. Ma sapevi che il modo in cui interpreti le informazioni e giudichi le situazioni può essere influenzato da bias valutativi che neppure sai di avere?




Scopriamo insieme cosa sono i bias valutativi

I bias valutativi sono delle distorsioni cognitive o errori di pensiero, che influenzano il nostro giudizio. In altre parole, senza rendercene conto, possiamo giudicare una situazione o una persona in modo non del tutto obiettivo. A te, che sei professionista del settore cinofilia, questo può accadere in due modi: 

  • nel rapporto con i clienti 
  • o durante la valutazione del comportamento di un cane

Ad esempio, un cliente che si presenta con un cane che abbaia molto potrebbe essere subito etichettato come "padrone poco competente" o "cane problematico". Tuttavia, questo pregiudizio può impedirti di vedere le vere cause del comportamento e di proporre la soluzione più efficace.

Quali sono i bias valutativi più comuni nel settore cinofilo?

  1. Bias di conferma. Tendi a cercare informazioni che confermano le tue idee preesistenti. Se pensi che una certa razza di cane sia difficile da gestire, potresti dare più peso a comportamenti problematici, ignorando quelli positivi.

  2. Effetto alone. Se un cliente ti sembra competente e amichevole, potresti sottovalutare alcuni problemi nel comportamento del cane, attribuendoli a fattori esterni invece che a una possibile lacuna nel processo di apprendimento.

  3. Bias di reciprocità. Sei più incline a offrire valutazioni positive o sconti se un cliente si mostra particolarmente gentile o ti ha fatto un favore in passato. Questo può portarti a fare concessioni che potrebbero non essere sempre nel tuo interesse a lungo termine.

  4. Bias di somiglianza. Tendi a sopravvalutare clienti che hanno forti caratteristiche in comune con te. Magari lo stesso cane. 

  5. Bias di proiezione. Sei incline a proiettare sui tuoi clienti le tue convinzioni. 

  6. Bias della negatività. La tua attenzione è rivolta soprattutto a scovare gli elementi negativi della relazione cane-proprietario che hai davanti. A seguito di questa distorsione, durante il percorso educativo, non ti soffermi a valorizzare i successi del tuo cliente. E senza che tu te ne renda pienamente conto, lo porti ad allontanarsi. 

  7. Bias dell'ancoraggio. Ti limiti a valutare una manciata di elementi, che diventano il tuo punto di confronto per valutare tutto il resto. 

Come riconoscere e superare i bias

Riconoscere i bias è il primo passo per superarli. Ecco alcune strategie pratiche che puoi adottare:

  • Autovalutazione consapevole. Prima di formulare un giudizio, fermati un momento e chiediti se stai basando la tua opinione su dati oggettivi o su pregiudizi. Tenere un diario di bordo per ogni cliente potrebbe essere un buon espediente. Spesso quando mettiamo su carta (o su file) le nostre riflessioni, queste diventano più concrete come per magia. 
  • Richiedi un parere esterno. Confrontati con un collega. Spesso, un occhio esterno può aiutarti a vedere le cose da una prospettiva diversa. Due chiacchiere con un amico/collega che condivide con te la tua stessa vision, sicuramente è di aiuto per strutturare una valutazione più obiettiva.
  • Formazione continua. Partecipare a corsi di formazione su temi come la psicologia del cliente, strategie di comunicazione efficace, counselor o coaching, intelligenza emotiva applicata al marketing, possono aiutarti a ridurre l'influenza dei bias nelle tue valutazioni.

Ricorda che i bias valutativi influiscono sui tuoi profitti

Un professionista cinofilo che riconosce e gestisce i propri bias è in grado di offrire un servizio più equo e personalizzato. Questo non solo migliora il rapporto con i clienti, ma aumenta anche la loro fiducia e soddisfazione, portando a un passaparola positivo e, di conseguenza, a maggiori entrate. 

Un cliente soddisfatto è più incline a investire nei tuoi servizi e a raccomandarti ad altri.

Essere consapevoli che è facile cadere in errori valutativi e saperli gestire non solo migliora la tua professionalità, ma ti permette di costruire rapporti più solidi con i clienti. 

Sicuramente, in un settore competitivo come quello cinofilo, questo può fare la differenza tra una carriera stagnante e un business in crescita. 

Inizia a seguire questo blog per i continui aggiornamenti e fissa una consulenza con me per migliorare la tua performance coi clienti. 

lunedì 19 agosto 2024

4 punti fondamentali per spiegare al tuo cliente l'uso della museruola

Come spiegare il valore della museruola ai proprietari di cani

Come istruttori cinofili, uno degli argomenti più delicati da affrontare con i clienti è spesso l'uso della museruola

Per questo ti lascio il link alla mia storia con Dorian per leggere quanto sia stata utile alla ripresa dopo un brutto trauma subito. 

Molti proprietari la vedono come un simbolo di fallimento, vergogna o addirittura come un maltrattamento per il cane. Eppure, per chi lavora nel mondo cinofilo, sappiamo bene che la museruola è uno strumento di sicurezza indispensabile in molte situazioni. 
Normalmente la popolazione cinofila si spacca in due fazioni.

Prima fazione:
Museruola no!!! Oihbò! Povero cane! È coercizione. In questo modo il cane non è libero di esprimersi e subisce miseramente dall'altro cane.

Seconda fazione:
Museruola assolutamente sì!
Il cane non deve mordere e deve...bla...bla...bla...

 

Ma come possiamo trasmettere il valore di questo strumento in modo empatico e persuasivo alla nostra clientela?


1. Parti dall'empatia: ascolta e comprendi le paure dei proprietari
 
Prima di spiegare il valore della museruola, è importante riconoscere le emozioni e le preoccupazioni dei proprietari. Spesso si tratta di un timore sociale: 
"Cosa penseranno gli altri se il mio cane indossa la museruola?". 
In quanto istruttori, il nostro ruolo è quello di accogliere queste preoccupazioni, normalizzandole e offrendo informazioni che possano modificare la percezione negativa.
Aiuta il proprietario:
  • Ad essere consapevole NELLA relazione che ha col suo cane.
  • Fai in modo di favorire un ambiente sereno di apprendimento per il binomio
  • Valuta attentamente il tipo di interazioni che avverranno tra tutti i soggetti coinvolti nella sessione di lavoro
  • Aiuta il proprietario a scegliere il tipo di museruola corretta Spiega al proprietario le tempistiche, l'obiettivo finale e ogni piccolo passaggio del percorso di apprendimento

2. Comunica in modo positivo: la museruola come strumento di prevenzione e libertà

Una comunicazione efficace può trasformare la narrazione attorno alla museruola. 
Invece di vederla come una costrizione, possiamo presentarla come una scelta responsabile che permette al cane di vivere esperienze che altrimenti sarebbero precluse. 
Il messaggio chiave è: la museruola non limita il cane, ma lo protegge, offrendogli maggiore libertà in situazioni che potrebbero essere stressanti o pericolose.

3. Usa esempi concreti e storie per creare connessione

Raccontare storie è uno dei modi più potenti per comunicare. Puoi condividere esempi di cani che, grazie alla museruola, hanno potuto superare situazioni complesse senza rischi, oppure come la sua introduzione sia stata fatta gradualmente per trasformarla in un'esperienza positiva. 

Le storie rendono il messaggio memorabile e creano un legame emotivo con i proprietari.





4. Migliora la comunicazione con i tuoi clienti

Come istruttore cinofilo, la tua capacità di comunicare efficacemente è ciò che fa la differenza tra un cliente convinto e uno dubbioso. 
È qui che entra in gioco il valore di una consulenza mirata allo storytelling e alla comunicazione empatica. 
Imparare a padroneggiare le tecniche narrative e a strutturare i tuoi messaggi in modo chiaro e coinvolgente non solo migliora la comprensione dei tuoi clienti, ma rafforza anche la tua autorevolezza e fiducia.

Vuoi migliorare la tua comunicazione e rendere i tuoi messaggi più efficaci?


Conclusione 

Questo post non è solo una riflessione sulla responsabilità e l’educazione cinofila, ma un esempio di come il marketing narrativo possa essere usato per affrontare temi importanti e coinvolgere il proprio pubblico. 

Raccontare storie autentiche e affrontare argomenti che toccano le emozioni delle persone è una strategia potente per chi opera nel mondo cinofilo, sia che si tratti di educatori, allevatori o operatori di strutture dedicate ai cani.

Se hai trovato utile questo spunto, sentiti libero di prendere ispirazione per il tuo blog o i tuoi post social. 

Ricorda, però, che ogni attività è unica, e personalizzare il messaggio per il tuo pubblico specifico può fare la differenza.

Per idee su misura o strategie più specifiche per la tua situazione, contattami subito! 

Sarò felice di aiutarti a costruire una comunicazione efficace e autentica, che rispecchi i valori della tua attività. E, se decidi di condividere il tuo contenuto ispirato a questo post, sarebbe carino citare la fonte: far sapere da dove nasce l’ispirazione è un gesto di rispetto e arricchisce il dialogo nella community cinofila.

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domenica 18 agosto 2024

Come utilizzare il premio per il insegnare al cane cose nuove.

Premiare il cane: come, quando, cosa e perchè




Premiare il tuo cane è una delle chiavi principali per educarlo, rafforzare il legame e incoraggiare i comportamenti desiderati. 

Ma come scegliere il premio giusto e usarlo al meglio? Scopriamolo insieme!


Per prima cosa scopriamo insieme perché è importante premiare il cane.


Si chiama rinforzo positivo ed è il modo più efficace per insegnare nuovi comandi associati ai comportamenti desiderati.
Come ad esempio il seduto, il dare la zampa o il richiamo. Premiare un’azione corretta aiuta il cane a capire cosa ti aspetti da lui e lo motiva a ripeterlo. 
Ricorda: i cani vogliono compiacere i loro umani, e il premio è il tuo modo di comunicare che ha fatto qualcosa di giusto.

Come scegliere il premio giusto?
Non tutti i premi sono uguali! Scegliere quello giusto dipende dalle preferenze del tuo cane e dal contesto.

Premi alimentari:
  • Snack morbidi e piccoli: ideali per sessioni di addestramento, perché si consumano rapidamente.
  • Premi speciali: come pezzetti di formaggio o wurstel, perfetti per esercizi complessi o situazioni impegnative.
  • Snack naturali: per i cani con intolleranze o diete specifiche, opta per premi a base di ingredienti semplici.
Premi non alimentari:
  • Gioco: usa un giocattolo preferito per premiare il cane, soprattutto in esercizi dinamici.
  • Coccole e attenzioni: se il tuo cane ama il contatto, una carezza o una parola dolce possono essere un ottimo rinforzo.
Quando premiare?
Il tempismo è tutto!
  • Immediato: premia il cane entro pochi secondi dal comportamento corretto. I cani associano il premio solo a ciò che stanno facendo in quel momento.
  • Durante l’addestramento: usa i premi per guidare il cane verso l’obiettivo, riducendoli man mano che il comportamento diventa una routine.
  • A sorpresa: una volta consolidato il comportamento, premia in modo intermittente per mantenere alta la motivazione.
Come usare il premio in modo efficace?
  • Associare il premio al comando: usa il premio insieme a parole di lode, come “Bravo!” o “Good boy!”. Questo aiuta il cane a riconoscere il comportamento giusto e piano piano ti sgancerai dal premio, mantenendo la lode soltanto.
  • Evitare l’eccesso: troppi snack possono portare a problemi di peso. Bilancia i premi alimentari con una dieta adeguata.
  • Premiare solo i comportamenti corretti: non cedere alla tentazione di premiare un cane che sta chiedendo attenzioni nel momento sbagliato, ad esempio abbaiando o saltando.
I benefici di un premio ben scelto
  • Rafforza il rapporto tra cane e padrone.
  • Stimola l’apprendimento in modo positivo.
  • Aumenta la fiducia del cane in se stesso e in te.
Premiare il cane è un’arte, ma con un po’ di pratica diventerà un’abitudine naturale e divertente per entrambi. 

Hai un trucco speciale o un tipo di premio che il tuo cane adora? Condividilo nei commenti! 

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Conclusione 

Questo post non è solo una riflessione sulla responsabilità e l’educazione cinofila, ma un esempio di come il marketing narrativo possa essere usato per affrontare temi importanti e coinvolgere il proprio pubblico. 

Raccontare storie autentiche e affrontare argomenti che toccano le emozioni delle persone è una strategia potente per chi opera nel mondo cinofilo, sia che si tratti di educatori, allevatori o operatori di strutture dedicate ai cani.

Se hai trovato utile questo spunto, sentiti libero di prendere ispirazione per il tuo blog o i tuoi post social. 

Ricorda, però, che ogni attività è unica, e personalizzare il messaggio per il tuo pubblico specifico può fare la differenza.

Per idee su misura o strategie più specifiche per la tua situazione, contattami subito! 

Sarò felice di aiutarti a costruire una comunicazione efficace e autentica, che rispecchi i valori della tua attività. E, se decidi di condividere il tuo contenuto ispirato a questo post, sarebbe carino citare la fonte: far sapere da dove nasce l’ispirazione è un gesto di rispetto e arricchisce il dialogo nella community cinofila.

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L’Intelligenza del cane e l’apprendimento a qualsiasi età: scopri di più!

Il cucciolo apprende rapidamente. E l'adulto?




Nel video che trovate qui sopra, ho avuto l’onore di essere speaker per la rubrica di Telecolor per parlare di un argomento che mi sta molto a cuore: l’intelligenza del cane e la sua straordinaria capacità di apprendere, indipendentemente dall’età.

L’intervista

Durante la chiacchierata, abbiamo esplorato temi fondamentali come:

  • L'importanza di stimolare il cane con esercizi adatti alle sue capacità cognitive.
  • Come creare un ambiente che favorisca la curiosità e la voglia di imparare.
  • Le tecniche più efficaci per insegnare nuovi comandi, anche ai cani adulti o anziani.

L’intelligenza del cane: una risorsa da valorizzare

Molti pensano che l’addestramento, o un percorso di educazione, sia riservato ai cuccioli, ma la realtà è ben diversa! 
Ogni cane ha una mente unica e pronta a mettersi in gioco, indipendentemente dall’età. 
Gli stimoli giusti e un approccio positivo possono fare miracoli nel migliorare il rapporto tra cane e padrone.

Cosa puoi fare per il tuo cane?

  • Proponi giochi di problem-solving: questi esercizi non solo stimolano la mente, ma aiutano il tuo cane a sentirsi realizzato.
  • Dedica del tempo alla comunicazione: imparare a interpretare i segnali del tuo cane è essenziale per capirne i bisogni.
  • Non smettere mai di insegnare: che si tratti di nuovi comandi, di trucchi divertenti o di percorsi avanzati, ogni apprendimento rafforza la fiducia reciproca.

Se hai trovato interessante l’intervista, lascia un commento qui sotto e condividi la tua esperienza con il tuo cane. 

Hai mai provato a insegnargli qualcosa di nuovo? Come ha reagito?

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Voglio lasciarti con una riflessione: cosa puoi imparare dal tuo cane?

I cani ci insegnano che non è mai troppo tardi per imparare. 

E questa è una lezione che possiamo applicare anche al nostro percorso professionale e personale: crescere, migliorare e condividere ciò che sappiamo.









Insegnare al cane a sporcare fuori casa per un'ottima convivenza.

Come insegnare al cane a sporcare fuori casa. Guida completa per un'ottima convivenza. 


Insegnare al tuo cane a fare i bisogni fuori casa è una delle prime sfide di ogni proprietario, sia che tu abbia adottato un cucciolo, sia che si tratti di un adulto.
Con pazienza e con il metodo giusto puoi ottenere ottimi risultati.
I cani possono imparare a qualsiasi età (come spiegato nel post), basta seguire un percorso strutturato e usare il rinforzo positivo.

Ecco una guida dettagliata per aiutarti passo dopo passo!


1. Comprendere le esigenze del cane
Prima di iniziare, è importante capire il comportamento del tuo cane:
  • Cucciolo o adulto: i cuccioli hanno bisogno di più pause durante la giornata, mentre i cani adulti possono trattenersi più a lungo.

Per l'apprendimento del cucciolo nel dettaglio ti invito a leggere il post dedicato proprio qui

  • Cane adottato dal canile: potrebbe non aver mai vissuto in casa o aver sviluppato abitudini sbagliate. Mostra comprensione e dai al cane il tempo di adattarsi al nuovo ambiente.
2. Stabilisci una routine regolare
I cani apprendono meglio se hanno orari fissi per mangiare, dormire e uscire.
  • Porta il cane fuori immediatamente dopo i pasti, al risveglio e prima di andare a dormire e dopo che ha giocato. 
  • Per i cuccioli o i cani appena adottati, pianifica uscite frequenti ogni 2-3 ore. 
3. Scegli il luogo giusto
Accompagna il cane sempre nello stesso punto per fare i bisogni. Questo lo aiuterà ad associare quell’area all’azione.
  • Scegli un posto tranquillo, senza troppe distrazioni.
  • Evita di giocare subito: il cane deve concentrarsi sullo scopo dell’uscita.
4. Usa il rinforzo positivo
Premia il cane ogni volta che fa i bisogni fuori casa.
  • Porta con te piccoli snack o premi.
  • Loda il cane con voce entusiasta e una carezza subito dopo che ha sporcato.
  • Evita di interrompere il cane mentre sta facendo i bisogni: aspetta che finisca prima di lodarlo.
5. Evita punizioni inutili
Se il cane sporca in casa:
  • Non punirlo: punizioni come urlare o strofinare il muso sui bisogni possono creare paura e confusione.
  • Pulisci bene l’area: usa prodotti enzimatici per eliminare completamente l’odore, altrimenti il cane potrebbe tornare a sporcare lì.
  • Osserva i segnali: se il cane annusa a terra o si agita, portalo fuori subito.
6. Addestramento specifico per i cani del canile
I cani adulti adottati dal canile potrebbero aver vissuto in box, dove erano costretti a sporcare nello stesso spazio in cui dormivano. Questo richiede un approccio particolare:
  • Dai tempo al cane: potrebbe aver bisogno di più tempo per capire che può trattenersi e sporcare fuori.
  • Inizia con aree definite: se hai un giardino, usa un recinto per creare una zona specifica in cui il cane può fare i bisogni, poi passa gradualmente alle passeggiate.
  • Sii paziente e costante: abitudini consolidate richiedono più tempo per essere modificate.
7. Usa la gabbia o un’area limitata (opzionale)
Se il cane ha difficoltà, la gabbia (NO TRASPORTINO) o una zona delimitata può essere utile per insegnargli a trattenersi.
  • Dimensioni adeguate: la gabbia deve essere abbastanza grande da permettere al cane di sdraiarsi comodamente, ma non così grande da poter sporcare in un angolo.
  • Non lasciare il cane troppo tempo: assicurati di portarlo fuori regolarmente per fare i bisogni.
8. Sii paziente e monitora i progressi
L’addestramento richiede tempo, soprattutto per i cani adulti o traumatizzati. Mantieni una routine e osserva i miglioramenti.
  • Annota gli orari in cui il cane sporca per anticipare le sue necessità.
  • Non scoraggiarti se ci sono regressioni: fanno parte del processo di apprendimento.
Concludendo
Insegnare al cane a fare i bisogni fuori casa è un viaggio che rafforza il legame tra voi. Con coerenza, pazienza e tanto amore, il tuo cane imparerà e si sentirà più sicuro nel nuovo ambiente.
Hai adottato un cane e vuoi condividere la tua esperienza? Lascia un commento qui sotto!

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Come gestire le paure del cane? Ti spiego il mio punto di vista




Parliamo di un'emozione devastante: la paura.

Come gestire il cane quando ha paura.
Guarda il video. 


 

lunedì 29 aprile 2024

Come catturare l'attenzione del tuo lettore. 5 Consigli pratici più 1


Coinvolgere qualcuno nella tua storia è un elemento cruciale.    

Vuoi catturare l'attenzione dei tuoi lettori con una storia avvincente?


Ti stai affacciando al mondo meraviglioso della narrazione,
hai già seguito i miei precedenti consigli e oggi sei qui per conoscere come acchiappare il tuo lettore e trasportarlo nella tua realtà narrativa.
O altrimenti detto: per creare l'effetto di realtà.




Ma prima di passare in rassegna i 5 punti che ti ho promesso, voglio riflettere con te su un passaggio fondamentale, che sono certa ti aiuterà a strutturare la tua ambientazione narrativa.
Ormai, seguendomi da così tanto tempo, avrai capito benissimo che adoro scrivere, ma ti svelerò la vera ragione di questo sconfinato amore per la scrittura in un altro post.

Oggi voglio soffermarmi su questa considerazione: 

che cosa conosci veramente bene per poterti spingere fin nel più piccolo dettaglio descrittivo?


Un giorno di un paio di anni fa, girovagando per le biografie di scrittrici italiane che hanno decisamente lasciato il segno nella nostra letteratura, mi è capitata tra le mani la storia di Liala che ti lascio leggere a questo link
Da tempo cercavo una mia realtà narrativa e finalmente l'ho trovata! 
Tutto mi è stato chiaro: ognuno di noi porta con sè il proprio bagaglio di vissuto e quello è un fantastico mondo degno di essere raccontato.
Adesso non ti resta che scoprire qual è il tuo.
Prenditi il tempo che ti serve e poi passa ai suggerimenti qui sotto.

5 consigli pratici per rendere il tuo racconto più vivo e partecipato


  • Dettagli sensoriali. Utilizza tutti i sensi per far percepire l'atmosfera del tuo racconto. Descrivi non solo ciò che i personaggi vedono, ma anche ciò che odono, toccano, odorano e gustano. Questi dettagli sensoriali immergeranno direttamente chi legge le tue pagine nel tuo mondo, facendoli sentire parte della tua storia.

  • Caratterizzazione profonda. Crea personaggi tridimensionali, fatti di desideri, di paure e di sfumature. I lettori si affezioneranno immediatamente a loro, perchè li sentiranno vicini. Ami anche tu vero quel supereroe che piange per la perdita di un affetto? Prenditi il tempo di sviluppare le loro personalità, analizzali nei loro limiti, nelle loro debolezze e nei loro punti di forza. 

  • Dialoghi autentici. I dialoghi sono una potente arma nella tua cassetta degli attrezzi narrativi. Assicurati che suonino autentici: fai parlare i tuoi personaggi nel rispetto della loro personalità. Trova il giusto equilibrio tra tecnica narrativa e fluidità. 

  • Ambientazione vivida. La tua ambientazione è il palcoscenico in cui far svolgere la storia. Descrivi dettagliatamente i luoghi in cui si trovano i tuoi personaggi, facendo attenzione a includere elementi che contribuiscano a creare atmosfera e tensione.

  • Conflitto tangibile. Ogni buona storia ha un conflitto centrale che tiene incollati i lettori alle pagine. Assicurati che il tuo conflitto sia tangibile e che i lettori possano comprendere appieno le sue implicazioni. Questo renderà la narrazione più coinvolgente ed avvincente. 


Ti regalo l'ultimo consiglio, perchè voglio che tu possa diventare lo scrittore che desideri: la chiave è rendere tutto il più reale possibile. 

Ti aspetto nei prossimi post per passare dalla teoria alla pratica.
Affronteremo un esercizio per ogni dei 5 punti più 1.