mercoledì 3 aprile 2013

Fiera 2012, Fornovo di Taro (PR)












































































Un caso risolto di aggressività da contatto

Ti ricordi il cane possessivo del video possessività ?
Finalmente qualche segno di miglioramento: esce in passeggiata con i suoi proprietari e riesce a svolgere con loro qualche semplice attività.
Abbiamo lavorato tanto insieme: da settembre una volta alla settimana e ultimamente una volta al mese per controllare i progressi.
La famiglia ha dovuto subire di tanti alti e bassi da parte del cane, che spesse volte li ha messi a dura prova eppure insieme ci siamo riusciti.
Un esempio ottimo di riuscita della terapia cognitivo- comportamentale che unita alla partecipazione piena dei componenti del nucleo famigliare agisce sul soggetto dando ottimi risultati!
Il cane grazie alle mie indicazioni e alla capacità di attuarle da parte della famiglia è riuscito a superare i suoi ricordi negativi, le sue inesperienze e le sue diffidenze; siamo riusciti a creare un equilibrio che da la possibilità a tutto il sistema di poter interagire con i suoi componenti.
L'obbiettivo principale era la passeggiata.
Il cane mordeva tutte le volte che era toccato e soprattutto sul collo: quindi sia pettorina sia collare erano proibitivi e questo lo impossibilitava ad uscire.
Finalmente abbiamo fatto leva sulle giuste componenti cognitive e siamo riusciti a trovare da parte sua una maggiore tolleranza e riflessività che ci hanno condotto in passeggiata.

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Questa è una delle mie foto preferite, forse non si capisce dall'immagine cosa sta succedendo, ma tutte le volte che la riguardo riprovo l'emozione esatta di quando eravamo lì....
stavo cercando di convincere Dorian che non doveva avere paura a buttarsi nell'acqua, anche se piuttosto fonda, per prendere il bastone, stavo cercando di fargli capire che in ogni caso lo avrei aiutato...così si è lanciato col tronco anteriore e nel mentre l'ho trattenuto dalle cosce per non farlo cadere in acqua: che esperienza! mi sono sentita unita, vicina, ho sentito di cooperare per un obbiettivo comune....

lunedì 11 marzo 2013

Corso base per proprietari responsabili: per una buona gestione al guinzaglio


Come affrontare la diffidenza nel cane di canile






Una grande, grandissima e bellissima sorpresa: il piccoletto bianco simile ad un Jack Russell finalmente esce dal suo rifugio ed inizia le sue corse alla scoperta del canile.
Ricordo benissimo che al suo arrivo non voleva spostarsi dal suo angolo quando gli si avvicinava qualcuno o anche solo se qualcuno passava davanti al suo box si rintanava nell'angolo più schiacciato della sua brandina.
La sua storia lo ha portato ad essere così diffidente ed ora che si trova in un posto accogliente dove nessuno lo vuole ferire o mettere in difficoltà, può ancora tornare a credere nelle persone e nel mondo "buono" che li esiste.
Ora riesce ad uscire insieme ad altri cani e soprattutto riesce anche a prendere qualche bocconcino dalle mani dei volontari e dalle mie.
Dopo la giornata che è qui nel video, quando la neve è passata, mi sono messa nel cortile del canile dove di solito ci sono anche tanti altri cani ed insieme abbiamo cercato di ri-socializzare questo piccoletto, che a proposito si chiama Cico e non è cucciolo!
Mi sono seduta in terra, al sole con quelli che conosco meglio che sono venuti subito a farsi coccolare e di conseguenza si è agganciato anche lui a tutta quella confusione ed agitazione di feste reciproche.
Si è avvicinato curioso perchè vedeva gli altri suoi compagni di gioco che erano tranquilli e di conseguenza gli hanno trasmesso la serenità necessaria per potersi avvicinare a me ed anche per mangiarmi qualche bocconcino dalle gambe, dalle ginocchia e sui piedi!
Ho cercato di impostargli una micro e semplicissima palestra con il corpo per cercare di non premiare sempre e soltanto dalle mani, perchè rischierei di premiare sempre il solito comportamento: prendo il bocconcino e scappo...invece vorrei che il corpo umano diventasse quasi un "attrezzo" per divertirsi, che fosse appunto una piccola palestra dove poter sperimentare passaggi sempre nuovi e competenze sempre nuove!

venerdì 22 febbraio 2013

Pastore di ciarplanina: scopriamolo insieme.



Pastore di Ciarplanina: il guardiano delle montagne.






pastore ciarplanina
foto tratta dal web 



Il Pastore di Ciarplanina (o Šarplaninac) è un cane originario delle montagne tra Macedonia e Serbia, selezionato da secoli come cane da pastore e da difesa del gregge. 
Forte, coraggioso e indipendente, è considerato un vero guardiano.

Origini e storia


Nasce come cane da montagna nei Balcani, dove veniva usato per proteggere pecore e capre dai lupi e dagli orsi. 
Per questo ha un carattere deciso e un istinto protettivo molto sviluppato. 
È riconosciuto dalla FCI (Federazione Cinologica Internazionale) e in alcune zone è ancora oggi il cane tradizionale dei pastori.

Aspetto e caratteristiche


Di taglia grande: i maschi 62-66 cm al garrese, le femmine poco meno.


Peso: da 35 a 45 kg.


Mantello: folto, fitto e lungo, ideale per il freddo.


Colore: dal grigio chiaro al grigio scuro, con sfumature che lo aiutano a mimetizzarsi in montagna.

È un cane potente e resistente, fatto per vivere all’aperto e lavorare anche in condizioni difficili.

Carattere e comportamento


Il Pastore di Ciarplanina è protettivo e diffidente con gli estranei: non è un cane “per tutti”. 

Molto legato alla famiglia, con la quale sarà affettuoso e fedele

Indipendente e determinato: non è facile da addestrare, per questo serve esperienza

Ha bisogno di spazi ampi e non si adatta bene alla vita in appartamento.

Per chi è adatto?


Data la grande mole e le caratteristiche caratteriali, sarebbe meglio che potesse vivere in campagna o in montagna; oppure in una casa con ampi spazi esterni. 
La vita di appartamento con passeggiate al guinzaglio, vedrebbe le sue attitudini comportamentali messe a dura prova, a causa della diffidenza e dell'indole protettiva. 
Dico difficile, non impossibile!


Non è consigliato per chi non ha esperienza con cani di grossa taglia o non può garantire un percorso educativo su misura, fatto di relazione, complicità senza troppe costrizioni.

Il Pastore di Ciarplanina è un cane straordinario, forte e fedele, ma richiede competenza, tempo e spazio. 

Non è solo un “cane che ci faccia compagnia”, ma è un guardiano nato, con la protezione scritta nel suo DNA. 

Lasciami un commento se anche tu hai avuto esperienza con questo cane oppure ti piacerebbe tanto.