venerdì 29 novembre 2013

Principio di una relazione con il cane: l'arte di comunicare.

L' approccio al mio lavoro come addestratrice cinofila sta cambiando e nel cambiamento sta assumendo una forma sempre più nitida, chiara, coerente e definita.
Non posso dire se sarà quella definitiva, anzi mi auguro proprio di no, perché altrimenti vorrebbe dire che non avrei più niente di nuovo da scoprire e questo mi farebbe sentire molto male.
Ormai quando lavoro con i cani cerco sempre di tenere presente le emozioni che sottostanno alla comunicazione e la comunicazione che può aprire alle emozioni che favoriscono il raggiungimento del mio obbiettivo per il recupero dell'equilibrio del cane, o perché no, della coppia uomo/cane.
Per noi esseri umani è molto difficile controllare volontariamente la comunicazione del corpo perché siamo molto concentrati sul viso e sulla voce.
E' importante invece ricordare che per comunicare correttamente con il cane è fondamentale sapere controllare la cinetica, le posture, la prossemica e la mimica: il cane osserva attentamente quanto alziamo le spalle, dove sono direzionati i nostri piedi, in che modo è reclinata la nostra testa, la direzione dello sguardo.

Avete mai fatto caso a che cosa osservate maggiormente nel vostro interlocutore?

Probabilmente lo fissate negli occhi, ascoltate le sue parole ed il tono della sua voce, poi, forse vi ricordate di dare uno sguardo a come tiene le mani, se gesticola, se è seduto o in piedi.........ma tanto per i fini della nostra comunicazione non sarebbero "notizie" rilevanti, perché in primo luogo noi ci fidiamo della voce, delle parole e dello sguardo.
I cani invece osservano ogni minimo dettaglio.

Allora siamo pronti a imparare qualcosa di nuovo nell'arte del comunicare?


Darwin si era accorto, durante gli anni elaborati a scrivere il suo trattato sulla teoria evolutiva, di quanto le emozioni si manifestino sui volti e nei gesti e noi non dovremmo dimenticarlo.
L' espressività del corpo è la chiave di accesso al mondo degli altri.
Esercitarsi all' empatia vuol dire rimanere in contatto continuo con se stessi, conoscersi intimamente per poter accettare le sfumature dell'altro. Implica inoltre avere un' ottima consapevolezza del proprio corpo per sapere in ogni momento quale muscolo stiamo muovendo e di conseguenza quale percezione sto trasmettendo al mio interlocutore.
Più diventiamo consapevoli delle nostre emozioni e dei nostri gesti, più avremo buone capacità comunicative.
Madre natura ci ha dotato di tutto il corredo necessario, cerchiamo di tenerlo a mente e ben spolverato, non chiuso nel cassetto, che non sarebbe di nessuna utilità. 
E tu, che tipo di rapporto hai col tuo cane?
Scrivimi nei commenti e raccontami la vostra storia di amicizia. 



dorian

sabato 23 novembre 2013

Alano arlecchino, adozione dall' associazione Alano Rescue

alano arlecchino




Lei è Erinni, Alano arlecchino, adottata all'età di circa 3 anni dal Rescue.

Ormai ha 6 anni suonati, per un cane della sua stazza è tanto, ma nello spirito rimane una bambina.
Ha voglia di giocare e di correre, anche se ormai si vede che non ha più la stessa resistenza di un paio di anni fa.
Viene da una brutta situazione, l'ho avuta in adozione dal rescue, ma forse per te che hai letto i post precedenti già lo sapevi.

Adottare cani adulti è sempre una grande emozione, una scoperta e una sorpresa tutti i giorni, non si finisce mai di scoprire qualche aspetto nuove del carattere.

Alle volte...bhe potrebbe rivelarsi anche una delusione, alle volte vediamo lati che non avremmo mai voluto vedere e alle volte, quasi sempre, lati del nostro carattere sono messi a dura prova.
Questo è il lato del mio lavoro che mi ha sempre affascinata e coinvolta fin nel profondo.
Non posso dire di aver conosciuto il carattere e le caratteristiche di tutti gli Alani, ma senza dubbio con lei a casa ho capito tanti aspetti.
Ti fanno innamorare, ti fanno letteralmente perdere la testa, diventano come un marchio sulla pelle che non se ne andrà mai e soprattutto che non vuoi più che se ne vada.
Lei, nonostante la vitaccia passata, è rimasta paziente, affettuosa e fiduciosa nei miei riguardi.
Nonostante tutto ha avuto la voglia di ricominciare insieme a me e di conoscere nuove situazioni, nuove persone e nuovi ambienti.
Pur di seguirmi è venuta persino in vacanza con noi al mare, lasciando la sicurezza di casa.

Questo è il lato che preferisco nei molossi: pur di stare vicino al proprio umano sono disposti ad affrontare i loro incubi peggiori, le loro paure, pur di starti vicino e di sentire il tuo calore abbandonano qualsiasi certezza.

Per loro l'unica certezza nella vita è seguire la loro persona.
E da qui si può costruire insieme un mondo intero, fatto di esperienze, di tentativi, di dubbi ed incertezze, ma costruito sempre e soltanto col sostegno reciproco.
Non è questione soltanto di affetto e di carezze, più che altro si tratta di essere l'uno l'appoggio dell'altra e questo va ben oltre il bocconcino, il gioco o il bravo.
I molossi sono tutto questo tipo di relazione e sinceramente un Alano lo è all'ennesima potenza.




Dopo aver stabilito un buon legame e un alto grado di fiducia reciproco è aperta, solare, di compagnia e ancora una "bimba"